l'udì Febo e scese dalle cime d'Olimpo in gran disdegno

Arne Saknussemm

poco di buono
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con l'arco sulle spalle e la faretra tutta chiusa.
Mettean le frecce orrendo sugli omeri all'irato un tintinio al mutar dei gran passi, ed ei simìle a fosca notte giù venìa.
Piantossi delle navi al cospetto, indi uno strale liberò dalla corda ed un ronzìo terribile mandò l'arco d'argento.
Prima i giumenti e i presti veltri assalse, indi a ferir le schiere prese, vibrando le mortifere punte, onde per tutto degli esanimi corpi ardean le pire.

in tempi di virus cinese mi sembrano i versi giusti.
 
cuanta grassa inioranza in cuesto forums
nemmanco i versi di 'o mero riconoscono
 
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come vedi, solo non fosti, il Pastore Solitario vigila.
 
e pensare che al liceo il greco mi piaceva molto ma a tradurre ero una frana.
 
.. qualche scheggia di cultura classica per ridestare l'attenzione degli Arenicoli..:o:D


DSCN2099-R.jpg
 
Anabasi come se piovesse, è già stato detto?
 
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