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Cos'è un panigiri ?(pronuncia: panighiri)
Immaginate una festa paesana, tipicamente in onore di un santo patrono, mangiate, canti e balli.
Su una piccola isola, in particolare, é la comunità che si ritrova, fa festa, condivide cibo, musica e danze con chi arriva, da turista o in barca dalle isole vicine per la ricorrenza (é anche l'occasione di conoscersi tra ragazzi e ragazze al di fuori di una comunità ristretta).
Si inizia nella chiesetta bianca, nel pomeriggio, con i canti del culto ortodosso e la distribuzione di pane dolce all'uscita. Un buon auspicio col sapore del glisaniko (anice).
Nel frattempo le signore della comunità hanno cucinato katziki (capra) con patate in quantità industriali e ciascuno si mette in fila davanti al municipio per prendere la propria porzione e un bicchiere di vino...si mangia sparsi qui e lì, seduti su un muretto o su uno scalino con i gatti da cui guardarsi (rimedio incruento ma efficace contro i gatti troppo intraprendenti: si intingono tre dita nell'acqua di un bicchiere e li si spruzza con la mano bagnata , all'inizio sono increduli che qualcuno abbia osato tanto.....poi vanno ad insidiare qualche altro commensale ).
Verso le 10:00 al porto é già pieno di gente in attesa che inizi la musica sul palchetto di legno 5x2 m. con tre sedie da taverna e due altoparlanti. Musica nisiotika (delle isole), strumenti fissi: un bouzouki e un violino (alle volte una tastiera) e la cantante. Si inizia....il bouzouki arpeggia la melodia, il violino ritma, prima lento, poi sempre più veloce con strappi che salgono al cuore mentre la voce piange la lontananza dei marinai e ride la gioia del ritorno in un profluvio di quarti e ottavi di tono tra il grave e l'acuto.
I suonatori sono professionisti delle feste, partono alle 10:00 di sera e terminano, con un solo breve intervallo, alle 4:00 di mattina per i pochi sopravvissuti alla notte e all'alcool.
Musica implica danza. Ballos, syrtos e l'affascinante e ipnotico ikariotikos si ballano tutti insieme, legati braccio a braccio, come una catena che si avvolge in spire concentriche per poter entrare tutti tra il palco e le sedie e i tavolini. Molti conoscono solo i passi dello sta tria, il più semplice, altri guidano la catena sfoggiando passi difficili ed eleganti. Le coppie più anziane, lei abbondante, lui francamente panzone sviluppano un'insospettabile leggerezza in una danza tradizionale fatta di passi e giravolte, a braccia tese, l'uno davanti all'altra, che mima l'ardore di lui che la rincorre e il pudibondo e allegro sottrarsi di lei.
A tarda sera danno spettacolo i giovani uomini che si esibiscono con passi e salti complessi, ma sempre come a trattenere la forza e la potenza del gesto per non rinunciare all'eleganza (un tempo l'esibizione avrebbe forse rimediato una moglie, oggi.....i tempi sono cambiati anche qui).
Si va a dormire.....o meglio....ci si butta in spiaggia sonnecchiando in attesa dell'alba.
Kalinikta sas.
P.S. il post doveva partire stanotte ma.......rete mobile assente per più di mezza giornata
Immaginate una festa paesana, tipicamente in onore di un santo patrono, mangiate, canti e balli.
Su una piccola isola, in particolare, é la comunità che si ritrova, fa festa, condivide cibo, musica e danze con chi arriva, da turista o in barca dalle isole vicine per la ricorrenza (é anche l'occasione di conoscersi tra ragazzi e ragazze al di fuori di una comunità ristretta).
Si inizia nella chiesetta bianca, nel pomeriggio, con i canti del culto ortodosso e la distribuzione di pane dolce all'uscita. Un buon auspicio col sapore del glisaniko (anice).
Nel frattempo le signore della comunità hanno cucinato katziki (capra) con patate in quantità industriali e ciascuno si mette in fila davanti al municipio per prendere la propria porzione e un bicchiere di vino...si mangia sparsi qui e lì, seduti su un muretto o su uno scalino con i gatti da cui guardarsi (rimedio incruento ma efficace contro i gatti troppo intraprendenti: si intingono tre dita nell'acqua di un bicchiere e li si spruzza con la mano bagnata , all'inizio sono increduli che qualcuno abbia osato tanto.....poi vanno ad insidiare qualche altro commensale ).
Verso le 10:00 al porto é già pieno di gente in attesa che inizi la musica sul palchetto di legno 5x2 m. con tre sedie da taverna e due altoparlanti. Musica nisiotika (delle isole), strumenti fissi: un bouzouki e un violino (alle volte una tastiera) e la cantante. Si inizia....il bouzouki arpeggia la melodia, il violino ritma, prima lento, poi sempre più veloce con strappi che salgono al cuore mentre la voce piange la lontananza dei marinai e ride la gioia del ritorno in un profluvio di quarti e ottavi di tono tra il grave e l'acuto.
I suonatori sono professionisti delle feste, partono alle 10:00 di sera e terminano, con un solo breve intervallo, alle 4:00 di mattina per i pochi sopravvissuti alla notte e all'alcool.
Musica implica danza. Ballos, syrtos e l'affascinante e ipnotico ikariotikos si ballano tutti insieme, legati braccio a braccio, come una catena che si avvolge in spire concentriche per poter entrare tutti tra il palco e le sedie e i tavolini. Molti conoscono solo i passi dello sta tria, il più semplice, altri guidano la catena sfoggiando passi difficili ed eleganti. Le coppie più anziane, lei abbondante, lui francamente panzone sviluppano un'insospettabile leggerezza in una danza tradizionale fatta di passi e giravolte, a braccia tese, l'uno davanti all'altra, che mima l'ardore di lui che la rincorre e il pudibondo e allegro sottrarsi di lei.
A tarda sera danno spettacolo i giovani uomini che si esibiscono con passi e salti complessi, ma sempre come a trattenere la forza e la potenza del gesto per non rinunciare all'eleganza (un tempo l'esibizione avrebbe forse rimediato una moglie, oggi.....i tempi sono cambiati anche qui).
Si va a dormire.....o meglio....ci si butta in spiaggia sonnecchiando in attesa dell'alba.
Kalinikta sas.
P.S. il post doveva partire stanotte ma.......rete mobile assente per più di mezza giornata