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19-05-10, 09:35 #12
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come interessato al settore banking sarei interessato a conoscere il vostro pensiero sui conti di deposito: è un periodo di ribassi sui tassi di interesse, ma è pur vero si tratta di prodotto facilmente fruibili da parte di persone non esperte in campo finanziario. C'è qualcosa in prospettiva da parte di BNL a riguardo?
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19-05-10, 09:35 #13
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Buongiorno a tutti,
vi segnalo che il dott. Marco Passafiume, Responsabile Rete Investment Solutions Italia BNL - Gruppo BNP Paribas, è arrivato presso i nostri uffici.
A breve partirà la sessione Live Meeting e inizieremo a pubblicare le risposte alle domande già pervenute.
Grazie a tutti
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19-05-10, 09:52 #14
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Innanzitutto, ciao a tutti!
Spero di riuscire a rispondere a tutte le vostre domande, comincio da quella di forto64 sull'offerta di BNL.
Credo che l'elemento più importante della nostra offerta sia la consulenza intesa come "servizio" e non come "prodotto". Per consulenza intendiamo assistenza e supporto nella valutazione dei bisogni finanziari del cliente e nella interpretazione dei mercati, indipendentemente dai prodotti offerti.
Mai come in questo periodo, per esempio, avere un interlocutore preparato e pronto a spiegare l'andamento dei mercati in modo semplice è secondo noi per un investitore retail un servizio a valore aggiunto.
I nostri consulenti in Agenzia ricevono informazioni approfondite ed aggiornate su come spiegare ai clienti l'andamento di prodotti e mercati, soprattutto in fase di post-vendita. Inoltre, molte considerazioni e raffronti si possono fare tra l'offerta di prodotti di BNL e la concorrenza.
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19-05-10, 10:08 #15
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Sicuramente le considerazioni di PB su Burundi e Mombasa sono condivisibili, quando però parlo di "articolati" intendo anche semplicemente prodotti come una obbligazione a tasso fisso ... che deve essere valutata secondo diversi parametri: rischio emittente, durata, liquidabilità, etc.
Spesso dietro il concetto di "garantito" (cascasse il mondo me li restituisci) in realtà si possono insinuare rischi anche elevati. Ad esempio due Banche, ma anche due Stati dell'Area Euro in questo momento, possono offrire un rendimento "garantito" ma associato ad un rischio molto diverso. E non stiamo ancora parlando di prodotti agganciati a specifici parametri.
Credo semplicemente che investire sia un affare non troppo facile per risparmiatori che non hanno la possibilità di dedicare adeguato tempo e risorse all'aggiornamento e alla analisi. Il lavoro che mi aspetto da un consulente è innanzitutto quello di saper spiegare in parole semplici questi concetti(al di là di caratteri, postille, etc.)
Spero di averti dato un altro punto di vista sul concetto di complessità.
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19-05-10, 10:21 #16
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A mio avviso per chi come te ha tempo, adeguata conoscenza dei mercati e dei prodotti, capacità di valutare il rischio e di decidere in autonomia ... il "fai-da-te" è senz'altro una soluzione.
In realtà, non tutti i risparmiatori sono uguali e soprattutto non tutti hanno la capacità di decidere in autonomia sui propri investimenti, proprio come noi tutti non siamo bravi a "curarci da soli" (ad esempio) ma ci affidiamo al nostro medico per diagnosi e terapia.
Considera che anche i criteri di offerta di prodotti di investimento seguono questo principio, perchè sul mercato cd retail si prediligono prodotti già "diversificati" e anche modalità di investimento più semplici (pensa ad esempio ai PAC sui fondi).
Sul tuo target, il vantaggio di lavorare con una Banca a mio avviso può essere quello di confrontarti con un consulente sul meglio dell'innovazione finanziaria (mi vengono in mente per esempio prodotti come i Certificates) oppure, come ho risposto in una domanda precedente, raccogliere un altro punto di vista sui mercati.
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19-05-10, 10:30 #17
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consulenza.
Buongiorno Dottor Passafiume.
Mi interessa approfondire le differenze che intercorrono tra la vostra visione del processo di consulenza rispetto a quanto "offerto" dagli altri player del mercato in Italia.
Io opero in qualità di Private Banker per una banca svizzera in Italia.
I concetti di "ASSET ALLOCATION", "REVISIONE PERIODICA DEGLI INVESTIMENTI", "VALUTAZIONI DI APPROPRIATEZZA ED ADEGUATEZZA (Mifid)", "ANALISI DEL RISCHIO" sono di per sé stessi abbastanza chiari e penso condivisi da chiunque investa del denaro,col "Fai da Te" piuttosto che son ampie "deleghe gestionali".
Ciò che a mio avviso può contraddistinguere e differenziare l'offerta di CONSULENZA è principalmente la qualità del servizio, ovvero, la capacità dei gestori e dei consulenti di effettuare scelte equilibrate, col giusto timing, con idee e motivazioni solide riguardo alle STRATEGIE ed alle TATTICHE.
Sia con consigli operativi (Buy Sell) sia con indicazioni e previsioni sui TRENDS dei MERCATI (che siano Azioni, Obbligazioni, strumenti alternativi, Governativi, etc etc).
Se Lei concorda su questi aspetti, mi potrebbe indicare quali sono gli strumenti che il consulente e l'investitore hanno a disposizione per raggiungere o almeno avvicinarsi a questo obbiettivo ambizioso e perfettibile, affidandosi al vostro Servizio?
Grazie
Francesco Rossi - Varese
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19-05-10, 10:32 #18
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L'elemento di novità più importante della MiFID è a mio avviso l'introduzione del servizio di "consulenza" inteso come un vero e proprio servizio di investimento, a prescindere dal prodotto che l'investitore sceglie di acquistare. In questo senso ogni Banca è vincolata a fornire un adeguato supporto all'investitore in tutte le fasi: pre-vendita, vendita e post-vendita.
Il servizio di consulenza, ad esempio, rende necessaria una più accurata verifica di "adeguatezza" su ogni operazione, la raccolta di maggiori informazioni sul cliente, una maggiore personalizzazione delle proposte ... tutto questo con l'obiettivo di offrire maggiore tutela ai risparmiatori.
La percezione di firmare molti documenti è sentita da buona parte dei clienti come te (te lo posso confermare) e spesso viene interpretata proprio in senso opposto al tenore della normativa: la MiFID ha l'obiettivo di assicurare maggiore tutela e trasparenza e non quello di aumentare la complessità.
Ancora una volta, il consulente a mio avviso deve spiegare in modo semplice i benefici per gli investitori legati alla nuova normativa.
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19-05-10, 10:36 #19
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Lo spunto di Rebelais mi permette di parlare del rischio di liquidità di alcuni strumenti finanziari. In genere, per come è organizzato il pricing e il funzionamento di prodotti come i CW citati, lo spread è collegato alla domanda e all'offerta di questi prodotti e non a specifiche politiche dell'emittente. I sistemi di pricing del Gruppo BNP sono automatici e prendono in considerazione specifici parametri di mercato.
Diversi possono essere gli esempi di ampliamento degli "spread" in alcune fasi di mercato legati esclusivamente alla domanda/offerta: le obbligazioni della Grecia, per esempio, sono un caso molto vicino nel tempo.
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19-05-10, 10:38 #20