Curiosità sul trading: quanto guadagna un trader / ore di lavoro / stress etc.

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Ciao a tutti,

Scrivo qui per avere un'opionione di persone che fanno del trading la loro fonte di reddito principale, oppure che riescono ad affiancarlo al proprio lavoro ed ottenere un guadagno nel tempo.

Leggo qui su FOL ed altrove online del trading come fonte di guadagno. La realtà immagino sia ben differente. Immagino la vita lavorativa di un trader come qualcuno che faccia 15-20 operazione di buy/sell al giorno?

Vi chiedo: quante/quali competenze bisogna acquisire (e quanto tempo ci vuole) prima di riuscire a trarre profitto con costanza ogni mese? Quanto capitale si deve dedicare al trading per ottenere profitto nell'ordine di 1k/2k al mese in media?

Scusate la domanda soft, sarei curioso di ascoltare le vostre esperienze in merito.
 
minimo minimo 10 anni, senza questa clausola non servono nemmeno le altre
chi ti dice che ci arriva in meno....e' solo nell'outlier...quindi e' pronto a restituire tutto...con gli interessi :p


guarda Crastes, e' riuscito a bruciare anni e anni di rendimenti in un mese....con alle spalle una "grande" carriera...la laurea in matematica non e' bastata
 
Ciao a tutti,

Scrivo qui per avere un'opionione di persone che fanno del trading la loro fonte di reddito principale, oppure che riescono ad affiancarlo al proprio lavoro ed ottenere un guadagno nel tempo.

Leggo qui su FOL ed altrove online del trading come fonte di guadagno. La realtà immagino sia ben differente. Immagino la vita lavorativa di un trader come qualcuno che faccia 15-20 operazione di buy/sell al giorno?

Vi chiedo: quante/quali competenze bisogna acquisire (e quanto tempo ci vuole) prima di riuscire a trarre profitto con costanza ogni mese? Quanto capitale si deve dedicare al trading per ottenere profitto nell'ordine di 1k/2k al mese in media?

Scusate la domanda soft, sarei curioso di ascoltare le vostre esperienze in merito.

ti rispondo per la mia esperienza ormai più che decennale, ma ognuno è un caso a se

-lo stress, nel mio caso, è praticamente prossimo allo zero...anche questo mese che è stato il peggiore della mia carriera, il primo mese in perdita ( ho perso circa l' 1,5% del capitale questo mese) in oltre 10 anni di attività...perdita causata da negligenza e noia nel rispettare i segnali forniti dai miei sistemi...ho preso una bella legnata sull' obbligazioario, che è il mercato nettamente più facile, solo parzialmente compensata dagli introiti su azionario e futures..cma anche questo mese stress prossimo a zero...lavoro circa 2-3-4 ore al giorno...dalle 9.30 alle 11.30 e poi dalle 13 alle 14 e qualche volta dalle 15.30 alle 16.30 a seconda della giornata

-per i guadagni a cui miri , 1-2 k mensili, ci vogliono 100-200 k di capitale e una notevole esperienza, facendo un numero di operazioni nell' ordine di quelle che citi in modo da avere elevati sharpe ratio cioè poca volatilità nella curva dei profitti

- competenze di base : per quanto mi riguarda , almeno per il mio stile di trading, ci vogliono buone conoscenze della matematica generale superiore di base (analisi matematica e algebra lineare) della statistica ( descrittiva , calcolo di probabilità ed inferenza)...queste basi culturali si acquisiscono in genere nei bienni iniziali delle lauree stem ( matematica fisica ingegneria statistica)...con queste competenze puoi studiare le teorie che stanno alla base dei mercati finanziari come l' analisi delle serie storiche , le basi della finanza quantitativa e della relazione fra prezzo e volatilità e le principali teorie sull' andamento dei prezzi nei mercati finanziari...una volta che sei in possesso di questa formazione di base si passa all' osservazione diretta e studio dei mercati e all' elaborazione di tecniche di trading...questo è il percorso che ho seguito, con un certo successo, io...in bocca l lupo
 
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ti rispondo per la mia esperienza ormai più che decennale, ma ognuno è un caso a se

-lo stress, nel mio caso, è praticamente prossimo allo zero...anche questo mese che è stato il peggiore della mia carriera, il primo mese in perdita ( ho perso circa l' 1,5% del capitale questo mese) in oltre 10 anni di attività...perdita causata da negligenza e noia nel rispettare i segnali forniti dai miei sistemi...ho preso una bella legnata sull' obbligazioario, che è il mercato nettamente più facile, solo parzialmente compensata dagli introiti su azionario e futures..cma anche questo mese stress prossimo a zero...lavoro circa 2-3-4 ore al giorno...dalle 9.30 alle 11.30 e poi dalle 13 alle 14 e qualche volta dalle 15.30 alle 16.30 a seconda della giornata

-per i guadagni a cui miri , 1-2 k mensili, ci vogliono 100-200 k di capitale e una notevole esperienza, facendo un numero di operazioni nell' ordine di quelle che citi in modo da avere elevati sharpe ratio cioè poca volatilità nella curva dei profitti

- competenze di base : per quanto mi riguarda , almeno per il mio stile di trading, ci vogliono buone conoscenze della matematica generale superiore di base (analisi matematica e algebra lineare) della statistica ( descrittiva , calcolo di probabilità ed inferenza)...queste basi culturali si acquisiscono in genere nei bienni iniziali delle lauree stem ( matematica fisica ingegneria statistica)...con queste competenze puoi studiare le teorie che stanno alla base dei mercati finanziari come l' analisi delle serie storiche , le basi della finanza quantitativa e della relazione fra prezzo e volatilità e le principali teorie sull' andamento dei prezzi nei mercati finanziari...una volta che sei in possesso di questa formazione di base si passa all' osservazione diretta e studio dei mercati e all' elaborazione di tecniche di trading...questo è il percorso che ho seguito, con un certo successo, io...in bocca l lupo

Grazie dell'interessantissimo post.
Da come descrivi le "barriere all'entrata" sono molto elevate: sia per il tempo da dedicarci (non può essere un hobby a questo punto), sia per le competenze di base, sia per un successivo percorso di self training (che immagino possa essere più o meno di successo). Inoltre penso che un ruolo cardine lo giochino anche le commissioni ed i costi correlati al trading nei vari mercati.

- Con questi presupposti consiglieresti di iniziare a studiare il trading con l'obiettivo di avere una rendita extralavorativa (per qualcuno che come me lavora 8-14 o 14-20)? L'obiettivo minimo sarebbe quello di fare profit ogni mese con guadagno orario di almeno 10-15 eur/ora dedicata al trading?

- Seconda domanda: quando ero più giovane giocavo a poker online (esperienza decennale), in maniera semi-professionale (5-6 ore ogni giorno), riuscendo a portare a casa guadagni con costanza. Nel tempo i guadagni sono andati riducendosi per progressivo allontanamento dei giocatori più scarsi (che apportavano soldi facili al sistema poker) e selezione naturale dei giocatori rimasti (rimanevano solo i più ostici). Hai assistito allo stesso fenomeno nel trading con l'avvento di società di trading automatizzato e/o con intelligenza artificiale e/o comunque con più mezzi/personale del semplice trader casalingo?

- Terza domanda per conferma: affermi che per guadagnare 1-2k al mese (20k annui circa), è necessario un capitale di 100-200k (150k ad esempio). Stimi quindi un rendimento del 10% circa annuo (netto?). Il capitale iniziale è un gran problema quindi... se si parte con 10k ci si può attendere, avendo le migliori competenze, all'incirca 1k di profitto a fine anno? 80 euro al mese?
 
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- Seconda domanda: quando ero più giovane giocavo a poker online (esperienza decennale), in maniera semi-professionale (5-6 ore ogni giorno), riuscendo a portare a casa guadagni con costanza. Nel tempo i guadagni sono andati riducendosi per progressivo allontanamento dei giocatori più scarsi (che apportavano soldi facili al sistema poker) e selezione naturale dei giocatori rimasti (rimanevano solo i più ostici). Hai assistito allo stesso fenomeno nel trading con l'avvento di società di trading automatizzato e/o con intelligenza artificiale e/o comunque con più mezzi/personale del semplice trader casalingo?

a questa ti rispondo io
i mercati rispetto al passato sono + veloci...il motivo e' ovvio
c'e' poi una modifica strutturale dovuta agli investimenti passivi..sta a te scoprire cosa e come....e come portarla a tuo vantaggio
 
. se si parte con 10k ci si può attendere, avendo le migliori competenze, all'incirca 1k di profitto a fine anno? 80 euro al mese?

devi fare una distinzione
denaro destinato al trading (che puoi perdere) e quell'altro
su quello per il trading puoi operare con leva
se operi con estrema diversificazione e algoritmi puoi reggere leva 10(c'e' chi ha venduto leva 7 al retail)...quindi anche 10% mese
 
Grazie dell'interessantissimo post.
Da come descrivi le "barriere all'entrata" sono molto elevate: sia per il tempo da dedicarci (non può essere un hobby a questo punto), sia per le competenze di base, sia per un successivo percorso di self training (che immagino possa essere più o meno di successo). Inoltre penso che un ruolo cardine lo giochino anche le commissioni ed i costi correlati al trading nei vari mercati.

- Con questi presupposti consiglieresti di iniziare a studiare il trading con l'obiettivo di avere una rendita extralavorativa (per qualcuno che come me lavora 8-14 o 14-20)? L'obiettivo minimo sarebbe quello di fare profit ogni mese con guadagno orario di almeno 10-15 eur/ora dedicata al trading?

- Seconda domanda: quando ero più giovane giocavo a poker online (esperienza decennale), in maniera semi-professionale (5-6 ore ogni giorno), riuscendo a portare a casa guadagni con costanza. Nel tempo i guadagni sono andati riducendosi per progressivo allontanamento dei giocatori più scarsi (che apportavano soldi facili al sistema poker) e selezione naturale dei giocatori rimasti (rimanevano solo i più ostici). Hai assistito allo stesso fenomeno nel trading con l'avvento di società di trading automatizzato e/o con intelligenza artificiale e/o comunque con più mezzi/personale del semplice trader casalingo?

- Terza domanda per conferma: affermi che per guadagnare 1-2k al mese (20k annui circa), è necessario un capitale di 100-200k (150k ad esempio). Stimi quindi un rendimento del 10% circa annuo (netto?). Il capitale iniziale è un gran problema quindi... se si parte con 10k ci si può attendere, avendo le migliori competenze, all'incirca 1k di profitto a fine anno? 80 euro al mese?

mi sembra che tu abbia già le idee abbastanza chiare , cmq (dando per scontato il possedere la cultura di base di cui parlavo...altrimenti le possibilità di sucesso, già scarse, diventano infinitesimali)

1) ...si può fare solo con trading su timeframe dal giornaliero in su operando su dati daily come minimo...ciò comporta meno operazioni, più capitale da impiegare per ogni trade e sicuramente un netto calo dello sharpe index a parità di profitto annuo %, quindi drawdown più lunghi e profondi da sopportare...di converso all' aumentare del time frame è più facile trovare tecniche di trading profittevoli

2) si , i mercati diventano sempre più efficienti ma c'è un limite...i titoli su cui lavorare sono tantissimi e si riesce sempre a trovaren qualcuno che , date certe condizioni al contorno, esprima una inefficienza di comportamento momentum o mean reverting un minimo sfuttabile

3) si, più o meno quello è l' ordine di grandezza da attendersi se non si vuole rischiare l' osso de collo con le leve finanziarie...tale rendimento è storoicamente ottenibile anche mediante investimento passivo i portafoglio di lungo termine ben bilanciato negi asset finanziari mondili principali, ma al prezzo di drawdown 5-10 volte superiori a quelli che ottengo facendo trading, quindi con sharpe index piuttosto scarsi...con 10 k a mio avviso è meglio lasciar perdere poichè le commissioni si mangiano tutti i guadagni oppure bisogna puntare tutto il capitale i ogni singola operazione rischiando almeno il 3-5% di questo in ogni trade per ottenere un profitto medio tale da coprire i costi commissioni+slippage...se tai va male un afila di 5- 6 operazioni sei già in drawdown del 15-20%, non hai alcuna diversificazione de rischio....con quella cifra o punti sui futures rischiando la distruzioe del capitale i brevissimo termine o , l' unica cosa sensata, è investimento passivo diversificato per asset class finanziarie di lung termine di cui parlavo..nella sezione etf trovi tanti siggeriment i questo senso
 
la caratteristica + importante e' avere una competenza informatica
quindi la possibilita' di fare esperimenti immediatamente dopo un'intuizione

senza la vedo dura...ovviabile solo con un carattere particolare
 
Grazie siete stati molto chiari.

Un'ulteriore curiosità, quando parlate di efficienza del mercato mi immagino che facciate riferiemento a determinate situazioni, che analizzate nell'ottica di criteri noti ai traders (citate mean reverting e momentum), appaiano profittevoli. Al presentarsi di queste situazioni i traders si apprestano ad effettuare l'azione per trarre profitto (buy/sell) ed i primi che arrivano sono quelli che beneficiano maggiormente dalla situazione perchè poi il prezzo si spinge verso livelli con meno margine di guadagno. E' più o meno corretto?

Quanto detto in questa discussione comunque mi spinge ad allontanarmi dal trading. Al momento già investo in ETF azionario world con commissioni minime (e livello di competenza richiesto nullo) e ROI annua di circa il 6,5% netto storicamente se non sbaglio.
 
guarda, i mercati paradossalmente si stanno semplificando(eccetto la velocita')...sta aumentando l'autocorrelazione in maniera sensibile...lascia stare il mean reverting..che andava meglio un tempo
cmq sei sveglio perche' hai capito subito che non bisogna farsi illusioni...continua a fare l'investitore..il trader e' troppo pericoloso
 
Premetto che sono un investitore , quindi il mio parere conta come il 2 di denari quando regna coppe....
Però vorrei dire che non sono tanto d'accordo su tutte queste presunte barriere d'ingresso...
Chiaro che una preparazione universitaria in matematica sia importante ma fino ad un certo punto....Perchè la psicologia giusta conta molto di più IMHO

I metodi che funzionano esistono se approfonditi e rifiniti negli anni.... Tanto per dire, per i futures sugli indici, lo avrei trovato da almeno 5 anni , ma non riesco ad andare a dama per l'emotività che mi rovina tutto..... è inutile girarci intorno....

E questo nonostante sia un metodo con stop stretto.
In pratica rovino tutto perchè chiudo troppo in anticipo e non riesco a tenere come vorrei....
Tutti i sabati e domeniche mi dico: "Da Lunedì sarà diverso" ma poi sistematicamente me la faccio sotto. Una gravissima situazione Fantozziana direi, altro che Zen

E purtroppo non è un problema risolvibile con i TS automatici, perchè il pattern giusto lo riconosco solo io ad occhio nudo che ho passato una vita ad osservare ....

Sta tutto lì il motivo per cui faccio investing con discreto successo da quasi 20 anni...
 
ti rispondo per la mia esperienza ormai più che decennale, ma ognuno è un caso a se

-lo stress, nel mio caso, è praticamente prossimo allo zero...anche questo mese che è stato il peggiore della mia carriera, il primo mese in perdita ( ho perso circa l' 1,5% del capitale questo mese) in oltre 10 anni di attività...perdita causata da negligenza e noia nel rispettare i segnali forniti dai miei sistemi...ho preso una bella legnata sull' obbligazioario, che è il mercato nettamente più facile, solo parzialmente compensata dagli introiti su azionario e futures..cma anche questo mese stress prossimo a zero...lavoro circa 2-3-4 ore al giorno...dalle 9.30 alle 11.30 e poi dalle 13 alle 14 e qualche volta dalle 15.30 alle 16.30 a seconda della giornata

-per i guadagni a cui miri , 1-2 k mensili, ci vogliono 100-200 k di capitale e una notevole esperienza, facendo un numero di operazioni nell' ordine di quelle che citi in modo da avere elevati sharpe ratio cioè poca volatilità nella curva dei profitti

- competenze di base : per quanto mi riguarda , almeno per il mio stile di trading, ci vogliono buone conoscenze della matematica generale superiore di base (analisi matematica e algebra lineare) della statistica ( descrittiva , calcolo di probabilità ed inferenza)...queste basi culturali si acquisiscono in genere nei bienni iniziali delle lauree stem ( matematica fisica ingegneria statistica)...con queste competenze puoi studiare le teorie che stanno alla base dei mercati finanziari come l' analisi delle serie storiche , le basi della finanza quantitativa e della relazione fra prezzo e volatilità e le principali teorie sull' andamento dei prezzi nei mercati finanziari...una volta che sei in possesso di questa formazione di base si passa all' osservazione diretta e studio dei mercati e all' elaborazione di tecniche di trading...questo è il percorso che ho seguito, con un certo successo, io...in bocca l lupo

Ciao , seguendo con attenzione il tuo post, per quali motivi (tecnici o psicologici) il trading obbligazionario risulta più facile di quello azionario?
 
Sta tutto lì il motivo per cui faccio investing con discreto successo da quasi 20 anni...

Rispetto al trading quali sono le ragioni (tecniche e a\o altro) del tuo successo nell'investing? Quali fattori per esempio ti risultano meno complicati anche "emozionalmente" rispetto al trading?
 
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la caratteristica + importante e' avere una competenza informatica
quindi la possibilita' di fare esperimenti immediatamente dopo un'intuizione

senza la vedo dura...ovviabile solo con un carattere particolare

Quando parli di competenze informatiche a quali linguaggi di programmazione ti riferisci?
 
una volta che sei in possesso di questa formazione di base si passa all' osservazione diretta e studio dei mercati e all' elaborazione di tecniche di trading...
Non so, forse non ho capito qualcosa di quello che dici, ma detta così sembra: "se ti preparari vai sul mercato e guadagni", un po' come preparare un esame universitario. A me sembra da un lato più facile (non credo servano grandi competenze matematiche), e dall'altro più difficile: devi trovare la regola da porre a base del trading system e questo è una sorta di atto creativo; e sperare che la regola continui a funzionare in futuro perchè il vero problema è che le regolarità si trovano ma poi smettono di funzionare.

Salvo che tu ti riferisca a tecniche particolari, tipo opzioni, arbitraggi ecc. però allora dovremmo entrare un po' nel dettaglio altrimenti così la discussione rimane fumosa. Ad. es. parli di obbligazionario come mercato facile. Che vuol dire? A me sembra un mercato come gli altri, se la previsione è sbagliata perdi lo stesso e non mi sembra più facile degli altri fare previsioni sia nel breve che nel lungo periodo.
Poi parli di inefficienze. Io per inefficienze intendo arbitraggi puri o arbitraggi statistici (bund che sale troppo rispetto al Tnote). Gli arbitraggi puri non ci sono o se ci sono, sono minimi e possono essere sfruttati solo da grosse istituzioni. Gli arbitraggi statisitici hanno comunque i loro rischi. O c’è altro?:confused::confused:
 
ciao a tutti,

se posso aggiungo la mia view, in linea con il nick :D

Il trader casalingo - utilizzo la formula qui usata, grossolana ma rende perfettamente l'idea e il profilo della maggior parte degli utenti qui sul FOL - si avvicina al trading con poche basi, pochi strumenti, poca conoscenza e tanta speranza, perchè nella vita fa dell'altro, o tutt'altro e punta sull'integrazione dello stipendio.

Piu spesso che no le operazioni si configurano in termini di rr come gaming, non a caso l'utente tirava in mezzo il poker (che è pur professionale)... ci sta, sono liberista sull'approccio di ciascuno ma, se il caso, per giocare bisogna essere almeno consci delle proprie capacità/mezzi e su quelli fasarci. Per dire si può anche tradare a somma zero o perderci un zic ogni tanto se l'attività da piacere personale e/o ai fini di studio.quanta gente paga soldoni per l'upgrade dell'ultimo videogame o per comprarsi i follower su IG ? per dire.. ognuno butta i soldi come gli pare :D

con rif al post di @ciroascarone, certamente trader navigato e in possesso di una notevole cassetta degli attrezzi, credo che ben pochi qui abbiano la possibilità, anche in termini di tempo di approfondire tutti i temi da lui sollevati, certamente pertinenti ma estremamente time consuming, che poi necessitano di confronto, guida etc, l'autodidatta va bene fino ad un certo punto. E poi va da se che se devo studiare diciamo 1000-2000h per fare 80euro/mese forse il gioco non vale la candela, che fare allora?

non sono sicuro che il primo consiglio sia, come in wargames, non giocare affatto, perchè dai, il trading in fondo per chi lo apprezza è anche divertente, ti porta ad informarti a confrontarti etcetc, insomma può benissimo essere un hobby anche part time.

quello che per esperienza succede a chi si approccia cosi è:

- un'ampia scrematura tra contendenti, si, i conti si bruciano e tutti hanno perso un bel po di picciuli all'inizio dell'esperienza, anche durante, ma meno.. ora ci arrivo..
- dopo le scottature iniziali si comincia a riflettere sui perchè, e ci vuole tanto tempo..
- si scopre col tempo che l'errore principale e ricorrente non sono le entrate long/short ma il money management, la capacità di conservare il capitale
- si approfondisce l'AT facendo esperienza sul campo, osservando il monitor per ore e ore, io per dire suggerirei il real da subito perchè la simulazione non da quello stress emotivo che è necessario imparare a identificare, scoprirne le radici e gestire da subito.
- si fa lavoro introspettivo riflettendo sulla propria psicologia di approccio ai trade
- dopo molto tempo si comincia a capire qual'e il proprio stile, il modo del tutto soggettivo di approciarsi ai mkt. quello stile è personale e una volta capito ci si troverà a proprio agio operando in certi contesti/strumenti/timeframe. solo provando e riprovando si può scoprire. per dire io faccio scalping 1m,5m,15m, porto multiday solo operazioni particolarmente ben posizionate e raramente oltre la settimana

e quindi?
- mettete in conto perdite, possono anche essere ingenti, ma devono essere sempre relegate ad un budget personale che potete perdere, perchè lo perderete, poco ma sicuro.
- detto da tutti, quoto e sottolineo, leva bassa, margine e pazienza.
- la riduzione dello stress è fondamentale, quoto in pieno ciroascarone, la sua tranquillità deriva dalla conoscenza, degli strumenti e di se stesso.
- quindi pochi strumenti per iniziare, due major sul forex, uno o due indici, anche ,meglio uno e uno.
- aggiungo vendi e pentiti, il mkt non scappa il capitale si.
- divertirsi, se non vi divertite andate a giocare a pallone

salumi :D
 
ciao a tutti,

se posso aggiungo la mia view, in linea con il nick :D

Il trader casalingo - utilizzo la formula qui usata, grossolana ma rende perfettamente l'idea e il profilo della maggior parte degli utenti qui sul FOL - si avvicina al trading con poche basi, pochi strumenti, poca conoscenza e tanta speranza, perchè nella vita fa dell'altro, o tutt'altro e punta sull'integrazione dello stipendio.

Piu spesso che no le operazioni si configurano in termini di rr come gaming, non a caso l'utente tirava in mezzo il poker (che è pur professionale)... ci sta, sono liberista sull'approccio di ciascuno ma, se il caso, per giocare bisogna essere almeno consci delle proprie capacità/mezzi e su quelli fasarci. Per dire si può anche tradare a somma zero o perderci un zic ogni tanto se l'attività da piacere personale e/o ai fini di studio.quanta gente paga soldoni per l'upgrade dell'ultimo videogame o per comprarsi i follower su IG ? per dire.. ognuno butta i soldi come gli pare :D

con rif al post di @ciroascarone, certamente trader navigato e in possesso di una notevole cassetta degli attrezzi, credo che ben pochi qui abbiano la possibilità, anche in termini di tempo di approfondire tutti i temi da lui sollevati, certamente pertinenti ma estremamente time consuming, che poi necessitano di confronto, guida etc, l'autodidatta va bene fino ad un certo punto. E poi va da se che se devo studiare diciamo 1000-2000h per fare 80euro/mese forse il gioco non vale la candela, che fare allora?

non sono sicuro che il primo consiglio sia, come in wargames, non giocare affatto, perchè dai, il trading in fondo per chi lo apprezza è anche divertente, ti porta ad informarti a confrontarti etcetc, insomma può benissimo essere un hobby anche part time.

quello che per esperienza succede a chi si approccia cosi è:

- un'ampia scrematura tra contendenti, si, i conti si bruciano e tutti hanno perso un bel po di picciuli all'inizio dell'esperienza, anche durante, ma meno.. ora ci arrivo..
- dopo le scottature iniziali si comincia a riflettere sui perchè, e ci vuole tanto tempo..
- si scopre col tempo che l'errore principale e ricorrente non sono le entrate long/short ma il money management, la capacità di conservare il capitale
- si approfondisce l'AT facendo esperienza sul campo, osservando il monitor per ore e ore, io per dire suggerirei il real da subito perchè la simulazione non da quello stress emotivo che è necessario imparare a identificare, scoprirne le radici e gestire da subito.
- si fa lavoro introspettivo riflettendo sulla propria psicologia di approccio ai trade
- dopo molto tempo si comincia a capire qual'e il proprio stile, il modo del tutto soggettivo di approciarsi ai mkt. quello stile è personale e una volta capito ci si troverà a proprio agio operando in certi contesti/strumenti/timeframe. solo provando e riprovando si può scoprire. per dire io faccio scalping 1m,5m,15m, porto multiday solo operazioni particolarmente ben posizionate e raramente oltre la settimana

e quindi?
- mettete in conto perdite, possono anche essere ingenti, ma devono essere sempre relegate ad un budget personale che potete perdere, perchè lo perderete, poco ma sicuro.
- detto da tutti, quoto e sottolineo, leva bassa, margine e pazienza.
- la riduzione dello stress è fondamentale, quoto in pieno ciroascarone, la sua tranquillità deriva dalla conoscenza, degli strumenti e di se stesso.
- quindi pochi strumenti per iniziare, due major sul forex, uno o due indici, anche ,meglio uno e uno.
- aggiungo vendi e pentiti, il mkt non scappa il capitale si.
- divertirsi, se non vi divertite andate a giocare a pallone

salumi :D

Grazie per il tuo punto di vista. Nella tua personale esperienza facendo scalping riesci a chiudere ogni mese in attivo al netto delle commissioni? Che percentuale di ROI/mensile si riesce ad ottenere? Qual'è un capitale adatto a generare non 80e/mese ma 800-1000e al mese con costanza?
 
non puoi chiedere il ROI ad un trader...sono numeri che non puoi confrontare con il ROI di un investitore
il trader puo' girare una piccola cifra con leva mostruosa, e ti puo' dare un numero che non capisci
chiedi lo sharpe
se < 1..meglio fare l'investitore..il gioco non vale la candela
dai mercati si puo' cavare "agevolmente" un numero che va da 10 a 15/20%....lo sp500 fa il 7% e rotti da 50 anni
puoi usare leva(max 2 per non rischiare troppo)...vedi tu quanto capitale serve per fare i 1000 euro
 
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Ciao , seguendo con attenzione il tuo post, per quali motivi (tecnici o psicologici) il trading obbligazionario risulta più facile di quello azionario?

Mi inserisco per dire che se devo operare con 100k o più preferisco l'obbligazionario. E lo faccio con lo scopo primario di preservare il capitale.
Si fanno meno operazioni e i guadagni sono inferiori. E' più facile perché comunque hai come riferimento il tasso di interesse e quindi la cedola. Il rischio più grande è il fallimento della società. Con cifre basse non ha senso.
Per le azioni invece puoi avere tutta la preparazione teorica e tecnica di questo mondo, ma se non hai la mentalità e il sangue freddo del pokerista prendi le briciole. La velocità è tutto e devi seguire molte ore al giorno, il che può diventare stressante.
 
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