Quality Investing

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Ivan787

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Ciao a tutti e buon Natale.
Nelle riflessioni post-pranzo mi trovo a pensare a ciò che viene definito come quality Investing.

Ma cosa si intende veramente per "quality"? Aziende profittevoli? Aziende con poco debito? Aziende prevedibili?

E soprattutto esistono criteri utilizzabili per tutti i settori?

Mi piacerebbe avviare una discussione su questo tipo di strategia, che per alcuni aspetti si contrappone alla dividend e alla value, ma che ne ha anche tratti in comune.

Che ne dite?
 
L'ho letto.
Non mi è piaciuto molto a dire la verità, l'ho trovato molto "qualitativo" e poco "quantitativo".
Mi spiego: le valutazioni che ho trovato in questo libro, dove si fanno anche diversi esempi per spiegare il concetto di Quality Investing, li ho trovati applicabili forse per un grande fondo di investimento, come quello gestito dagli autori, perchè in possesso di informazioni e vision non paragonabile a quella di un investitore singolo.

Ora sapere che (esempio) una data azienda può aumentare il prezzo dei suoi beni di un 6% annuo senza vedere erose quote di mercato, oppure che quell'altra azienda ha politiche di training e fidelizzazione verso i propri clienti che mette in atto regolarmente in fase di contrazioni delle vendite, è un qualcosa che penso sia un po' difficile appurare per una persona "normale".

Tu mi dirai: beh è per quello che esistono i fondi di investimento, ed è per quello che si fanno pagare.

Probabilmente hai ragione, però la mia idea era quella di un approccio che potesse essere utile anche all'investitore individuale.
Qualcosa che possa essere tradotto in una analisi numerica.
 
Ultima modifica:
Io sono un investitore terra-terra, con una conoscenza mediata dalla rete del mercato. Qualunque sia il parametro di redditività o pre-redditività che prendo in considerazione per le mie azioni (fatturato, cash flow, utile, dividendo), so che il mio risultato sarà dato dalla variazione di questo parametro moltiplicato la variazione della sua valutazione più gli eventuali dividendi. Di conseguenza, per me la qualità di una società è data dalla consistenza, regolarità, prevedibilità e durata futura della crescita di questo parametro.
 
L'ho letto.
Non mi è piaciuto molto a dire la verità, l'ho trovato molto "qualitativo" e poco "quantitativo".

In realtà l'ho appena iniziato, ma se come dici tu è poco quantitativo e molto qualitativo per questo è un aspetto molto positivo.
Le analisi sui numeri è facile farle, ma per capire se questi numeri siano sostenibili secondo me il modo più sensato è cercare di far ragionamenti qualitativi ...che vanno al di là dei numeri (per esempio per me è estremamente importante cercare di capire se il management mi piace ed è affidabile. I numeri ti possono dare una mano ...guardando ad esempio come e quanto si paga di stipendio, stock options, etc.. ma sicuramente occorre andare più in profondità ...spara spezzo ******te, è sbruffone, tende a dire una cosa e a farne un'altra, etc...)

Se dovessi valutare la qualità di uno studente non mi baserei solo sui voti che prende, ma sarei molto più interessato sul suo processo di studio/apprendimento, di quanto è curioso, se è una persona semplicemente mnemonica o più interessata a capire i principi che stanno alla base degli argomenti che affronta....

Tu mi dirai: beh è per quello che esistono i fondi di investimento, ed è per quello che si fanno pagare.

Probabilmente hai ragione, però la mia idea era quella di un approccio che potesse essere utile anche all'investitore individuale.
Qualcosa che possa essere tradotto in una analisi numerica.

Non mi sognerei di dirtelo. Probabilmente il 99% dei Fondi che sono sul mercato è meglio evitarli ...un piccolo investitore curioso di ciò che gli sta intorno nel lungo termine può battere "facilmente" questi Fondi

Per me ci sono comunque Fondi molto validi, che seguo regolarmente per il loro approccio incentrato sulla Qualità delle società/business in cui investono. Sui solo siti (ma anche su Youtube) si trova materiale di gran qualità, interviste, lettere agli investitori, e molto altro
Tipo:
- Rober Vinall di RV Capital RV Capital | Business Owner Fund
- Terry Smith di FundSmith e volendo anche SmithSon FACTSHEET
- Paul Black di WCM Investment Management
- Baillie Gifford Asset Management and Investment Trusts | Baillie Gifford
- John Huber di Saber Capital https://sabercapitalmgt.com/saber-notes/
- Joe Frankenfield di SagaPartners Investor Letters / Media copy | Saga Partners
- Fred Liu di Hayden Capital https://www.haydencapital.com/investor-letters/ https://www.youtube.com/watch?v=WzTRDy1nVrQ&list=PLX3zKMm7i-mISunCgSDElvqs34OwyJcj9&index=50


Comunque riguardo gli aspetti quantitativi per determinare se una società sia di qualità o meno, dubito ci siano criteri validi per tutti i settori.
Mia opinione è che prima di tutto bisogna analizzare una società ed il suo business in relazione a quale momento si trova del proprio ciclo di vita (soprattutto riguardo al settore). Per alcune quindi non ha senso guardare agli utili o flussi di cassa (ma molto meglio concentrarsi sulla conquista del mercato e della creazione di barriere nei confronti dei concorrenti ...attuali e potenziali), mentre per altre il mantenimento di una certa redditività è importante (margini operativi, redditività sui capitali, intelligente ed opportunistico utilizzo della leva finanziaria)

Un libro che ho appena letto sull'argomento è mi è piaciuto abbastanza è 7 Powers https://www.amazon.com/7-Powers-Foundations-Business-Strategy/dp/0998116319
Anche questo video se non ricordo male non è così male al riguardo https://www.youtube.com/watch?v=c20_S-QgvsA&t=1386s
 
non ho letto il libro ma intervengo per discutere degli aspetti qualitativi e quantitativi.
seguo i mercati da oltre 30 anni, ho testato tutto quello che la letteratura proponeva riguardo all'analisi tecnica convincendomi che c'e' molta fuffa.
sono passato all'analisi fondamentale che sicuramente passa per una profonda valutazione qualitativa dell'azienda, prima di affrontare gli aspetti quantitativi.
sono d'accordo con entrambi ma purtroppo devo ammettere che analizzare gli aspetti qualitativi è quasi impossibile per un operatore retail.
di seguito trovate quanto afferma Penman riguardo all'analisi preliminare di un'azienda nell'immenso testo Financial Statement Analysis and Security Valuation
qualcuno è in grado di valutare il punto 1 b c d e?
il punto 2-3-4?
un'analisi appronfondita del mangement? (soprattutto in società straniere)

pensate che ci sono servizi di analisi settoriali che costano dai 2.000 ai 10.000 USD per un'analisi di una sub-industry (GICS - Global Industry Classification Standard - MSCI), quest'analisi se la comperate, dopo 3/4 mesi è da buttare!!!

ammesso di avere le competenze per un'analisi del genere, non avrei ne il tempo ne i mezzi economici per affrontarle (non ci sarebbero neanche le economie di scala per affrontare tali spese finalizzate all'acquisto di una manciata di titoli)
quindi, consapevole dell'importanza di tali aspetti, leggo news qua e la per farmi una "molto vaga" idea, leggo qualche bilancio mentre affronto in profondità gli aspetti quantitativi (oggi a differenza di qualche anno fa, ci sono molti fornitori dati a prezzi abbordabili, a patto di saperli elaborare)
E' pur vero che questi servizi forniscono proiezioni future molto valide in quanto sintesi di analisi di chi, quegli aspetti qualitativi, li riesce ad analizzare e vi garantisco che i dati non arrivano da un pinco pallino qualunque (Home | S&P Global Market Intelligence).

Questo mi permette di avere un giusto compromesso tra tempo/costo e qualità delle mie analisi, nella consapevolezza di non processare tutte le informazioni necessarie.

Riguardo ai fondi, tanto di cappello alle loro analisi, c'e' molto da imparare ma resta il fatto che difficilmente nel medio periodo il risparmio gestito batte i benchmark/indici, la maggior parte dei fondi non fanno altro, per un buona parte del portafoglio , che replicare i benchmark e vincono sempre con le commissioni.

p.s. l'ultimo link riguardo al video di youtube è di un tale prof. Damodaran considerato un benchmark per le valutazioni d'aziende

saluti e buon natale

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Mastering the Details
Once the business is clearly in mind, the analyst turns to master the details. There are many details of the business to discover, but you can think of them under six categories.
I. Know the firm's products.
a. Typesofproducts.
b. Consumer demand for the products.
c. Price elasticity ofdemand for the products. Does the firm have pricing power?
d. Substitutes for each product. Is the product differentiated? On price? On quality?
e. Brand name association with products. f Patent protection for products.
2. Know the technology required to bring products to market.
a. Production process.
b. Marketing process.
c. Distribution channels.
d. Supplier network and how the supply chain operates. e. Cost structure.
f Economies ofscale.
3. Know the firm's knowledge base.
a. Direction and pace of technological change and the firm's grasp of it. b. Research and development program.
c. Tie-in to information networks.
d. Ability to innovate in product development.
e. Ability to innovate in production technology.
f Economies from learning.
4. Know the competitiveness of the industry.
a. Concentrationintheindustry,thenumberoffirms,andtheirsizes.
b. Barriers to entry in the industry and the likelihood of new entrants and substitute
products. Is there brand protection? Are customer switching costs large?
c. The firm's position in the industry. Is it a first mover or a follower in the industry?
Does it have a cost advantage?
d. Competitiveness of suppliers. Do suppliers have market power? Do labor unions
have power?
e. Capacity in the industry. Is there excess capacity or undercapacity? f Relationships and alliances with other firms.
5. Know the management.
a. What is management's track record?
b. Is management entrepreneurial?
c. Does management focus on shareholders? Do members of management have a
record of serving their own interests? Are they empire builders?
d. Do stock compensation plans serve shareholders' interests or manqgenients'
interests?
e. What are the details of the ethical charter under which the firm operates, and do man-
agers have a propensity to violate it?
f How strong are the corporate governance mechanisms?
6. Know the political, legal, regulatory, and ethical environment.
a. Thefirm'spoliticalinfluence.
b. Legal constraints on the firm, including antitrust law, consumer law, labor law, and environmental law.
c. Regulatory constraints on the firm, including product and price regulations. d. Taxation of the business.
These features are sometimes referred to as the economicfactors that drive the business. You have studied many o f these factors , and more , i n courses on business economics , strat- egy, marketing, and production.
 
Ciao, speravo in un tuo intervento quando ho aperto il thread.
E hai centrato il punto.

Siamo tutti d'accordo, penso, che la aziende denominate "quality" nel lungo periodo tendono a fare meglio di quelle low quality.
Ma per un investitore singolo, che magari fa un altro mestiere e non può dedicare 12 ore al giorno a pensare agli investimenti, incontrare management, ecc ecc...come può tradursi il concetto di "quality"?

Per quel po' che ne capisco per me quality vuol dire:
-aziende profittevoli quindi per me significa essenzialmente margine operativo, cash flow rispetto al capitale investito.
- aziende sane economicamente, quindi con buona capacità di pagare gli interessi, con un livello di debito sostenibile rispetto alla generazione di cash.
- azienda capace di allocare in modo positivo gli investimenti, e su questo trovo molto utile, più che il ROIC, vedere i ritorni sull'incremento di capitale.
-ultimo uno sguardo a come si trattano gli azionisti: divide di, buyback, riduzione debito ecc ecc...

Questo approccio rappresenta cosa io intendo per qualità. Ha un grosso limite, si basa su ciò che l'azienda ha fatto in passato per stimare cosa farà in futuro....
 
Ciao,
l'ho visto.
Il problema è che ci sono decine di ETF "Quality" e ognuno usa metriche e criteri differenti per valutare la qualità.

Si potrebbe confrontare i vari ETF ed estrarre solo i titoli presenti nelle prime posizioni
 
Ma questo servizio è anche per il retail o solo per aziende?

penso che forniscano servizi ad aziende o istituzionali. ci arrivi comunque con un servizio retail tipo quello a cui mi sono abbonato.
questo quello che compare nel loro sito
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in passato avevano un altro fornitore dati ma questo è decisamente il migliore.
 
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