Consiglio metodo residual earnings

Ivan787

Nuovo Utente
Registrato
11/11/18
Messaggi
488
Punti reazioni
284
Ciao a tutti,
sto eseguendo alcune valutazioni con il metodo dei residual earning, metodo con cui sino a poco fa (2019) mi sono sempre trovato molto bene.

Ora però mi trovo qualche problema in più, dovuto al fatto che per diverse aziende il lockdown significherà una tornata di utili sotto la media degli ultimi anni, con un conseguente abbattimento del ROE e della valutazione conseguente.

Sto lavorando, al momento, su JPM ma il discorso può essere fatto per tutte le aziende.
Sto impostando una valutazione no-growth, metodo Penman, usando l'EPS forecast 2020, ma mi trovo in difficoltà nella scelta del ROE a cui fare riferimento.
- Se prendo l'ultimo ROE del 10-k 2019 non è significativo poichè nel 2020 sicuramente sarà molto inferiore causa Covid e mi troverei JPM a forte sconto che non mi pare veritiero.
- Se annualizzo il ROE del primo semestre potrei sottostimare eventuali riprese.
- Se uso il ROE TTM siamo comunque a valori "drogati" dal Q3 e Q4 2019 che non credo si riverificheranno.

Quindi la domanda per gli esperti di questo metodo è: come vi comportate in un caso come quello attuale dove c'è un evento che causa un crollo della redditività per un periodo (speriamo) breve?

Spero di essermi spiegato.
 
  • Like
Reazioni: Mei
Ciao a tutti,
sto eseguendo alcune valutazioni con il metodo dei residual earning, metodo con cui sino a poco fa (2019) mi sono sempre trovato molto bene.

Ora però mi trovo qualche problema in più, dovuto al fatto che per diverse aziende il lockdown significherà una tornata di utili sotto la media degli ultimi anni, con un conseguente abbattimento del ROE e della valutazione conseguente.

Sto lavorando, al momento, su JPM ma il discorso può essere fatto per tutte le aziende.
Sto impostando una valutazione no-growth, metodo Penman, usando l'EPS forecast 2020, ma mi trovo in difficoltà nella scelta del ROE a cui fare riferimento.
- Se prendo l'ultimo ROE del 10-k 2019 non è significativo poichè nel 2020 sicuramente sarà molto inferiore causa Covid e mi troverei JPM a forte sconto che non mi pare veritiero.
- Se annualizzo il ROE del primo semestre potrei sottostimare eventuali riprese.
- Se uso il ROE TTM siamo comunque a valori "drogati" dal Q3 e Q4 2019 che non credo si riverificheranno.

Quindi la domanda per gli esperti di questo metodo è: come vi comportate in un caso come quello attuale dove c'è un evento che causa un crollo della redditività per un periodo (speriamo) breve?

Spero di essermi spiegato.

provo a risponderti: ritengo la logica dei re molto valida ma l'applicazione spesso porta a strani risultati. stimare la crescita del common equity è un'impresa molto ardua in quanto le società negli ultimi anni hanno effettuato massicci riacquisti di azioni proprie, per cui in alcuni casi/anni il book value è sceso. stimare i dividendi è plausibile ma stimare le common repurchase in quanto straordinarie diventa difficile. pertanto potrebbe accadere che dalle stime il book value aumenti in maniera esagerata rendendo nulli o negativi i residual earnings. pertanto il fair value è fortemente correlazionato al payout in maniera inversa. piu la società aumenta il payout complessivo e piu' scende il book value e di conseguenza i re. il comportamento dell'azienda è logico poichè l'azienda man mano che diventa sempre piu' matura riduce le marginalità in eccesso rispetto al costo dell'equity e pertanto distribuisce dividendi che non saprebbe come investire ad adeguati tassi di crescita.
allego due ipotesi su apple con differenti payout

riguardo ai tuoi dubbi su JPM, che orizzonte temporale utilizzi? in ogni caso JPM anche in passato (quindi su dati certi) aveva re negativi (usando l'attuale cost of equity)
 

Allegati

  • Schermata 2020-09-04 alle 18.45.19.jpg
    Schermata 2020-09-04 alle 18.45.19.jpg
    71 KB · Visite: 27
  • Schermata 2020-09-04 alle 18.45.34.jpg
    Schermata 2020-09-04 alle 18.45.34.jpg
    71,3 KB · Visite: 23
  • Schermata 2020-09-04 alle 18.49.17.jpg
    Schermata 2020-09-04 alle 18.49.17.jpg
    67,2 KB · Visite: 22
  • Schermata 2020-09-04 alle 18.54.22.jpg
    Schermata 2020-09-04 alle 18.54.22.jpg
    184,2 KB · Visite: 22
  • Like
Reazioni: Mei
provo a risponderti: ritengo la logica dei re molto valida ma l'applicazione spesso porta a strani risultati. stimare la crescita del common equity è un'impresa molto ardua in quanto le società negli ultimi anni hanno effettuato massicci riacquisti di azioni proprie, per cui in alcuni casi/anni il book value è sceso. stimare i dividendi è plausibile ma stimare le common repurchase in quanto straordinarie diventa difficile. pertanto potrebbe accadere che dalle stime il book value aumenti in maniera esagerata rendendo nulli o negativi i residual earnings. pertanto il fair value è fortemente correlazionato al payout in maniera inversa. piu la società aumenta il payout complessivo e piu' scende il book value e di conseguenza i re. il comportamento dell'azienda è logico poichè l'azienda man mano che diventa sempre piu' matura riduce le marginalità in eccesso rispetto al costo dell'equity e pertanto distribuisce dividendi che non saprebbe come investire ad adeguati tassi di crescita.
allego due ipotesi su apple con differenti payout

riguardo ai tuoi dubbi su JPM, che orizzonte temporale utilizzi? in ogni caso JPM anche in passato (quindi su dati certi) aveva re negativi (usando l'attuale cost of equity)

Ciao e grazie.
Io uso un approccio un po' differente. Non tento di calcolare il Fair value perché ritengo questo processo troppo esposto alla "speculazione" inteso come a dover stimare dati dove la possibilità di errore è alta.
Io utilizzo la stima degli analisti dell'eps per il prossimo anno poi calcolo il Re dall'ultimo book value.
A questo punto anziché calcolare un Fair value metto il prezzo attuale e risolvo in due modi:
1. Quale è la crescita dei RE che l'azienda dovrebbe avere affinché il prezzo attuale sia "Fair"? È sostenibile? Per JPM mi viene circa un 9% annuo considerando rendimento richiesto 8% e stime EPS a 5,77 dollari per il 2020. Una crescita del 9% da qui all'infinito mi pare eccessiva quindi per me ora jpm è cara.

2. Risolvo in funzione del rendimento atteso per una crescita dei RE tra 0% e 5%. È accettabile questo?
 
Ciao e grazie.
Io uso un approccio un po' differente. Non tento di calcolare il Fair value perché ritengo questo processo troppo esposto alla "speculazione" inteso come a dover stimare dati dove la possibilità di errore è alta.
Io utilizzo la stima degli analisti dell'eps per il prossimo anno poi calcolo il Re dall'ultimo book value.
A questo punto anziché calcolare un Fair value metto il prezzo attuale e risolvo in due modi:
1. Quale è la crescita dei RE che l'azienda dovrebbe avere affinché il prezzo attuale sia "Fair"? È sostenibile? Per JPM mi viene circa un 9% annuo considerando rendimento richiesto 8% e stime EPS a 5,77 dollari per il 2020. Una crescita del 9% da qui all'infinito mi pare eccessiva quindi per me ora jpm è cara.

2. Risolvo in funzione del rendimento atteso per una crescita dei RE tra 0% e 5%. È accettabile questo?

con il reverse engineering arrivi alla mia stessa conclusione: jpm è cara!
riguardo al tasso di crescita dei RE: è interessante incrociare vari metodi di valutazione per farsi un'idea di come ragiona il mercato (lungi da me fidarmi ciecamente), quindi benvenga RE piuttosto che ddm incrociato con la tua analisi (corretta). io pero' mi fermerei prima poichè come primo screening ragionerei sulle aspettative di crescita degli analisti a medio termine - jpm stime eps 5y cagr -2,4%. questo è il primo dato che guardo, se le stime degli analisti vedono utili in calo, sorvolo e cerco un altro titolo (i re potranno aumentare solo se diminuisce il costo dell'equity/rendimento atteso o il book value e pertanto per eventi estranei alla creazione di valore vera e propria e cio' non mi piace).
nel caso di jpm il mio provider mi stima un costo equity al 15,9% perchè il beta è molto elevato.
 
Posso chiederti che provider utilizzi?
 
Indietro