pmc
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Per merito della crisi economica nata dai mutui subprime, è andata pressochè a cadere la famosissima frase "Too Big To Fail". O meglio, non è proprio caduta del tutto, più che altro si è diventati consapevoli che anche le più grandi aziende possono correre il rischio di fallire e chiudere i battenti.
I fattori che portano alla chiusura di una attività sono molteplici: bancarotta, vendite in calo costante, mancanza di aggiornamenti dei propri prodotti, gestione scarsa o inesistente, errori d'investimento, ecc...
Qualsiasi tipo di investimento è a rischio, sia esso in azioni, obbligazioni o titoli di stato.
Too Safe to Fail
Lo scopo di questa discussione è scovare quelle aziende o in generale investimenti che, quasi certamente molto grandi e ben consolidate, li rendano Too Safe to Fail ovvero "Troppo Sicuri per Fallire".
Va precisato che per troppo sicure non significa essere indifferenti alle oscillazioni di mercato, ma che in qualsiasi situazione di mercato, sia in toro, orso, recessione o boom economico, diano una certa tranquillità nel sapere che comunque vadano le cose prima o poi possa riprendersi, meglio ancora se nel frattempo continui a dare comunque un ritorno in dividendi da utilizzare o reinvestire a proprio piacimento.
Fra questi io tenderei ad escludere settori come moda, auto e bevande in genere. Per quanto Coca Cola sia da sempre ritenuta un punto di riferimento per questo genere di investimenti, io comunque la escluderei per il semplice fatto che i gusti e la qualità di ciò che mangia e beve la gente potrebbe portare ad un declino dell'azienda. Una piccola dimostrazione di questo lo si può notare dalle vendite, calate anche nel periodo di miglioramento dell'economia e passate da 48B del 2012 ai 32B del 2018.
Qualche spunto
A mio avviso metterei di certo gli ETF, nello specifico quelli con replica degli indici. Difficilmente si riescono ad avere ritorni superiori, danno dei dividendi periodici e il fallimento di un ETF con replica Ftse Mib (tanto per fare un esempio) significa chiusura di tutte le aziende del paniere. Nulla è impossibile ma difficile è dire poco.
Parlando di singoli titoli, uno di questi potrebbe essere SPGI, ovvero S&P Global della McGraw Hill Financial. Aree principali di attività le informazioni finanziarie e tende di fatto a seguire una mole di 500 delle più grosse aziende USA.
Tratto da Wikipedia: ...Lanciato il 2 luglio 2012, S&P Dow Jones Indices è la più grande risorsa globale al mondo per concetti, dati e ricerca basati su indici. Produce la S&P 500 e la Dow Jones Industrial Average...
Nella mia valutazione sarebbero nella lista anche le utilities, come ad esempio le italiane Terna e Snam.
Un'altra Italiana potrebbe essere Atlantia, anche se come si è visto dalla catastrofe avvenuta l'anno scorso, potrebbe avere il rischio che lo stato possa revocare la concessione. Può farlo? Non può farlo? Ci sarebbero vantaggi o svantaggi per la rete autostradale? Nel caso in cui fosse revocata la concessione che fine potrebbe fare l'azienda?
Per questo titolo sarei un pò incerto.
Annotazioni
Nella lista si può parlare di qualsiasi opinione, anche se principalmente la tendenza sarà per aziende (ed eventualmente ETF) italiane, europee ed USA.
I fattori che portano alla chiusura di una attività sono molteplici: bancarotta, vendite in calo costante, mancanza di aggiornamenti dei propri prodotti, gestione scarsa o inesistente, errori d'investimento, ecc...
Qualsiasi tipo di investimento è a rischio, sia esso in azioni, obbligazioni o titoli di stato.
Too Safe to Fail
Lo scopo di questa discussione è scovare quelle aziende o in generale investimenti che, quasi certamente molto grandi e ben consolidate, li rendano Too Safe to Fail ovvero "Troppo Sicuri per Fallire".
Va precisato che per troppo sicure non significa essere indifferenti alle oscillazioni di mercato, ma che in qualsiasi situazione di mercato, sia in toro, orso, recessione o boom economico, diano una certa tranquillità nel sapere che comunque vadano le cose prima o poi possa riprendersi, meglio ancora se nel frattempo continui a dare comunque un ritorno in dividendi da utilizzare o reinvestire a proprio piacimento.
Fra questi io tenderei ad escludere settori come moda, auto e bevande in genere. Per quanto Coca Cola sia da sempre ritenuta un punto di riferimento per questo genere di investimenti, io comunque la escluderei per il semplice fatto che i gusti e la qualità di ciò che mangia e beve la gente potrebbe portare ad un declino dell'azienda. Una piccola dimostrazione di questo lo si può notare dalle vendite, calate anche nel periodo di miglioramento dell'economia e passate da 48B del 2012 ai 32B del 2018.
Qualche spunto
A mio avviso metterei di certo gli ETF, nello specifico quelli con replica degli indici. Difficilmente si riescono ad avere ritorni superiori, danno dei dividendi periodici e il fallimento di un ETF con replica Ftse Mib (tanto per fare un esempio) significa chiusura di tutte le aziende del paniere. Nulla è impossibile ma difficile è dire poco.
Parlando di singoli titoli, uno di questi potrebbe essere SPGI, ovvero S&P Global della McGraw Hill Financial. Aree principali di attività le informazioni finanziarie e tende di fatto a seguire una mole di 500 delle più grosse aziende USA.
Tratto da Wikipedia: ...Lanciato il 2 luglio 2012, S&P Dow Jones Indices è la più grande risorsa globale al mondo per concetti, dati e ricerca basati su indici. Produce la S&P 500 e la Dow Jones Industrial Average...
Nella mia valutazione sarebbero nella lista anche le utilities, come ad esempio le italiane Terna e Snam.
Un'altra Italiana potrebbe essere Atlantia, anche se come si è visto dalla catastrofe avvenuta l'anno scorso, potrebbe avere il rischio che lo stato possa revocare la concessione. Può farlo? Non può farlo? Ci sarebbero vantaggi o svantaggi per la rete autostradale? Nel caso in cui fosse revocata la concessione che fine potrebbe fare l'azienda?
Per questo titolo sarei un pò incerto.
Annotazioni
Nella lista si può parlare di qualsiasi opinione, anche se principalmente la tendenza sarà per aziende (ed eventualmente ETF) italiane, europee ed USA.