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04-02-16, 19:43 #12
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Ho ricontrollato e i miei risultati li confermo per quello che vale (certo che è come chiedere all'oste se il suo vino è buono), diciamo che sono in linea con tutte le equity di sistemi market neutral long/short che prendono in considerazione parametri di analisi fondamentale per lo stock piking. Ovvero funzionano bene solo fino al 2007 dopodiche poi la equity o è un disastro o è piatta, poco importa che sia il piotroski score o altri parametri, non so se dal 2009 in poi il mercato abbia smesso di comprare i buoni fondamentali o cosa..
Comunque non so questi sistemi di costruzione portafogli automatici come funzionino, sono un po delle scatole nere che non mi danno moltissima fiducia, ma puo benissimo essere che mi sbagli io
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10-01-21, 23:01 #13
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11-01-21, 00:02 #14
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12-01-21, 17:52 #15
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Ciao!
Da come hai posto la domanda deduco che tu sia un programmatore o data analyst, non un economista/analista finanziario. Questo perché chiedi lumi su quali possono essere le variabili che spieghino il rendimento futuro e perché, prima ancora di conoscerle, già stai programmando la strategia. In ogni caso complimenti, sono piuttosto convinto che il tuo lavoro verrà remunerato in termini di extra-rendimenti.
Io sto lavorando a un modello simile, con competenze di analisi finanziaria e un po' meno di programmazione e computazione. Dal mio punto di vista ti sconsiglio sia l'utilizzo del ROE che dell'indice di mercato P/B. Questo perché il primo è eccessivamente volatile (tra le imprese e per le stesse imprese nel tempo) a causa dell'elevata volatilità di base della voce contabile ''utile netto'', che non rappresenta bene la profittabilità dell'azienda. Tra l'altro guardare solo al ROE (che è proxy della remunerazione del rischio d'impresa) senza fare riferimento al rischio ha poco senso. Che un'impresa di biotecnologie abbia ROE > di un'impresa che opera nell'alimentare è normale, ma questo non significa che operi meglio e remuneri meglio i rischi. Il P/B è anch'esso un multiplo secondo me ormai poco informativo (uso ''ormai'' perché, come correttamente fatto notare nei commenti precedenti, nella letteratura è ampiamente dimostrato come fino agli anni '80 quel tipo di investimenti ha dato extra-rendimenti). Guardare al P/B senza fare allo stesso tempo attenzione a 1) rischio 2) profittabilità 3) prospettive 4) entità dell'indebitamento è un esercizio che ha poco senso. Poi il book value è in troppe aziende una pessima proxy del valore effettivo del patrimonio aziendale. Per il P/E vale quanto detto per il ROE e per il P/B.
Ora, esposte i limiti e le problematiche di questi due indicatori, provo a proporre alternative e soluzioni:
1) Piuttosto che il ROE utilizzerei il ROI (calcolato in modo rigoroso --> ti consiglio di utilizzare la metodologia di Mediobanca nel calcolo del ROI) perché molto meno volatile (al numeratore c'è l'utile operativo, non il netto) e maggiormente rappresentativo della profittabilità del business nel lungo termine. Potresti, per cogliere anche aspetti di maggiore/minore efficienza, utilizzare il rapporto tra ROI dell'azienda valutata e ROI medio del settore.
2) Piuttosto che il P/B utilizzerei, come multiplo di mercato, l'EV/ebit. Questo perché ciò tiene conto del diverso livello d'indebitamento finanziario tra le imprese e l'aggregato che meglio descrive il risultato caratteristico. Entrambi i termini di questo rapporto sono grandezze rappresentative e di mercato.
3) Introdurrei poi delle variabili che sappiano cogliere lo ''stato di salute'' del settore in cui opera l'impresa. Potresti guardare al tasso di crescita dei prezzi nel settore, nel tasso di crescita delle vendite etc.
4) Introdurrei anche delle variabili che sappiano cogliere il rischio. La volatilità dei prezzi dei titoli? La volatilità dei risultati operativi? La correlazione tra fatturato e PIL? La perdita di fatturato o ebit delle imprese di un certo settore durante le fasi di recessione?
Spero che il mio intervento ti abbia dato qualche spunto interessante. Visto che anche io sto facendo un lavoro simile (usando strumenti informatici più ''grezzi'') privilegiando aspetti più economico-finanziari, potrebbe essere una buona idea unire le nostre competenze per farne uscire qualcosa di migliore per entrambi.
Ciao!
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12-01-21, 17:55 #16
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Cacchio mica mi sono accorto che era un thread del 2015. Immagino tu abbia perfezionato il tuo modello e sia ormai multimilionario :P
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17-01-21, 19:52 #17
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Anzitutto grazie della risposta, ma non risolve il problema, per 2 motivi:
1) io cerco un database estraibile. ad esempio su chartmill posso impostare dei semplici filtri ed ottenere un database delle aziende americane bello e pronto, invece che cercarle una alla volta come sul sito da te consigliato
2) il sito in questione (al quale ero arrivato anche io, in quanto interessato al mercato tedesco) ha dati non aggioranti. Difatti sono tutti 2019, non sono TTM aggiornati all´ultimo quarter e quindi va da se che, oggi, sapere che nbel 2019 il Piotroski era quello che era, lascia il tempo che trova.
In pratica per la mia Strategia, il mio primo "cancello" e´ quello di analizzare solo aziende che hanno un Piotroski di 8 o 9. COme detto, per il mercato americano risulta facile trovare le info e trovarle aggiornate, per quello Italiano e Tedesco....io non sono in grado