S&P 500 sopravvalutato ?

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Ciao a tutti e buon anno.
Da un anno ho cominciato ad appassionarmi all'analisi fondamentale, e piano piano sto imparando cose nuove ogni giorno. Volevo farvi una domanda a voi che siete piu' esperti di me. Premetto che investo in azioni di societa' americane, essenzialmente perche' trovo piu' facilmente online i dati che mi servono, di qui la mia domanda : si parla tanto di mercato in crescita, che la ripresa e' appena cominciata ecc...ma non vi sembra che ancora adesso, rispetto a valori storici, il mercato, l' S&P 500 in particolare, sia ancora molto sopravvalutato ? Per esempio mi risulta che attualmente il suo P/E ratio sia oltre 20, ancora decisamente alto.
Grazie per i vostri pareri e ciao
 
Se parliamo di valutazione e prendiamo in considerazione solo il P/E devi sempre tenere a mente che all'inizio di un nuovo ciclo economico il P/E saranno sempre sopra la media. Il mercato azionario infatti anticipa la ripresa economica e fa salire i prezzi prima che la ripresa di materializzi, cosicchè il P/E sale su livelli sopra la media in queste fasi del ciclo; perchè la ripresa degli utili delle società arriva a scoppio ritardato rispetto alla ripresa delle quotazioni dei titoli.
 
Ciao a tutti e buon anno.
Da un anno ho cominciato ad appassionarmi all'analisi fondamentale, e piano piano sto imparando cose nuove ogni giorno. Volevo farvi una domanda a voi che siete piu' esperti di me. Premetto che investo in azioni di societa' americane, essenzialmente perche' trovo piu' facilmente online i dati che mi servono, di qui la mia domanda : si parla tanto di mercato in crescita, che la ripresa e' appena cominciata ecc...ma non vi sembra che ancora adesso, rispetto a valori storici, il mercato, l' S&P 500 in particolare, sia ancora molto sopravvalutato ? Per esempio mi risulta che attualmente il suo P/E ratio sia oltre 20, ancora decisamente alto.
Grazie per i vostri pareri e ciao

eh...intanto Bernanke ...gonfia la bolla...:
http://opinionidalmondo.investireoggi.it/la-guardia-ferrea-della-fed-al-mercato-2143.html
 
Se parliamo di valutazione e prendiamo in considerazione solo il P/E devi sempre tenere a mente che all'inizio di un nuovo ciclo economico il P/E saranno sempre sopra la media. Il mercato azionario infatti anticipa la ripresa economica e fa salire i prezzi prima che la ripresa di materializzi, cosicchè il P/E sale su livelli sopra la media in queste fasi del ciclo; perchè la ripresa degli utili delle società arriva a scoppio ritardato rispetto alla ripresa delle quotazioni dei titoli.

mi ricordo che quando la crisi iniziò si faceva il ragionamento contrario e si diceva che le azioni erano a buon mercato.
 
mi ricordo che quando la crisi iniziò si faceva il ragionamento contrario e si diceva che le azioni erano a buon mercato.

Esatto, il meccanismo è lo stesso:). I prezzi cominciarono a scendere prima degli utili, abbassando il P/E. Leggendo in maniera meccanica quell'indicatore si doveva entrare, peccato che poi mancavano 3/4 del trend al ribasso. :D
 
Se parliamo di valutazione e prendiamo in considerazione solo il P/E devi sempre tenere a mente che all'inizio di un nuovo ciclo economico il P/E saranno sempre sopra la media. Il mercato azionario infatti anticipa la ripresa economica e fa salire i prezzi prima che la ripresa di materializzi, cosicchè il P/E sale su livelli sopra la media in queste fasi del ciclo; perchè la ripresa degli utili delle società arriva a scoppio ritardato rispetto alla ripresa delle quotazioni dei titoli.


Ho capito quello che intendi , Seven. Io ho trovato questo sito

http://www.multpl.com/

se clicchi su Robert Shiller, viene spiegato come viene ricavato il grafico, usando per gli EPS dati mensili dalle ultime trimestrali e non quelli annuali (credo che poi faccia una media) . Che ne pensate? Grazie
 
Ho capito quello che intendi , Seven. Io ho trovato questo sito

http://www.multpl.com/

se clicchi su Robert Shiller, viene spiegato come viene ricavato il grafico, usando per gli EPS dati mensili dalle ultime trimestrali e non quelli annuali (credo che poi faccia una media) . Che ne pensate? Grazie

che questi grafici "cyclical adjusted" rappresentano il miglior strumento per valutare la situazione generale dei prezzi.
Attualmente il mercato è TROPPO CARO!

KO! KO! KO! KO!
 
Ciao a tutti e buon anno.
Da un anno ho cominciato ad appassionarmi all'analisi fondamentale, e piano piano sto imparando cose nuove ogni giorno. Volevo farvi una domanda a voi che siete piu' esperti di me. Premetto che investo in azioni di societa' americane, essenzialmente perche' trovo piu' facilmente online i dati che mi servono, di qui la mia domanda : si parla tanto di mercato in crescita, che la ripresa e' appena cominciata ecc...ma non vi sembra che ancora adesso, rispetto a valori storici, il mercato, l' S&P 500 in particolare, sia ancora molto sopravvalutato ? Per esempio mi risulta che attualmente il suo P/E ratio sia oltre 20, ancora decisamente alto.
Grazie per i vostri pareri e ciao

Questo articolo mi sembra offrire una rsposta interessante al tuo quesito
 

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Secondo questo articolo di John Hussman:

http://www.hussmanfunds.com/wmc/wmc100201.htm

"Presently, stocks remain richly valued on the basis of normalized earnings, book values, dividends, revenues and other metrics. Investors now rely on the renewed attainment of bubble valuations in order to achieve acceptable returns."

"the valuation levels we observe today are comparable with the highest levels achieved in history, except for the bubble period since the mid-1990's."

Di questo articolo mi piace molto il richiamo che fa Hussman sul fatto che i risultati si devono vedere nei dividendi e nel patrimonio netto.
Personalmente, segno sempre il price/book di un titolo quando lo compro, per capire quanto del guadagno (o della perdita) dipende dalla redditività e quanto dalla valutazione di mr.Market.
(Attualmente, tutti i titoli su cui sto guadagnando devono la loro performance in gran parte a mr.Market. Caso eclatante è Terna, che avevo comprato ad un p/b poco superiore a 2 e adesso ha superato il 3, mentre il suo patrimonio netto è rimasto praticamente lo stesso).

E' da notare come Hussman sia decisamente più pessimista di Buffett, che definì la valutazione dello S&P500 ad ottobre 2008, intorno ai 900 punti, un buon livello per entrare per il lungo termine.
 
sul fatto che i risultati si devono vedere nei dividendi

su questo (anche se è un po' generico):
http://www.businessweek.com/investor/content/mar2010/pi20100316_086903.htm

E' da notare come Hussman sia decisamente più pessimista di Buffett, che definì la valutazione dello S&P500 ad ottobre 2008, intorno ai 900 punti, un buon livello per entrare per il lungo termine.

Buffett parlava di azioni, non dello S&P
avevo tradotto (non benissimo :D) l'articolo del NYT:
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=940956&highlight=buffett&page=37
 
su questo (anche se è un po' generico):
http://www.businessweek.com/investor/content/mar2010/pi20100316_086903.htm



Buffett parlava di azioni, non dello S&P
avevo tradotto (non benissimo :D) l'articolo del NYT:
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=940956&highlight=buffett&page=37

Già, è vero. L'articolo era anche stato commentato dallo stesso Hussman, dando ragione a Buffett:

http://www.hussmanfunds.com/wmc/wmc081020.htm

così come è vero che da allora le azioni hanno reso decisamente più della liquidità.

Però l'entusiasmo attuale dei mercati (anche oggi) mi lascia alquanto perplesso e ho iniziato a portare a casa il profitto di qualche titolo che mi sembra sia salito troppo.
 
Sul fatto che non siamo -ancora- in una bolla concordo anch'io. Tuttavia mi preoccupa il fatto che il mercato dai minimi del 5 Febbraio abbia performato un 14%, senza una reale pausa.
Possibile che un tasso di disoccupazione di poco superiore al 9% (che coincide con il massimo toccato grazie alla bolla del dot.com negli anni 2000-2002) possa rendere così felici i mercati?!
Per questo ritengo che sia molto probabile, nonchè necessario, uno storno che faccia rivedere i tassi di crescita di crescita..altrimenti saranno guai..

Del resto anche gli indicatori statistici cercano di farcelo capire :D
 

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Sul fatto che non siamo -ancora- in una bolla concordo anch'io. Tuttavia mi preoccupa il fatto che il mercato dai minimi del 5 Febbraio abbia performato un 14%, senza una reale pausa.
Possibile che un tasso di disoccupazione di poco superiore al 9% (che coincide con il massimo toccato grazie alla bolla del dot.com negli anni 2000-2002) possa rendere così felici i mercati?!
Per questo ritengo che sia molto probabile, nonchè necessario, uno storno che faccia rivedere i tassi di crescita di crescita..altrimenti saranno guai..

Del resto anche gli indicatori statistici cercano di farcelo capire :D

Tiè :p :
http://analisifondamentale.investireoggi.it/economia-reale-e-mercati-finanziari-il-punto-della-situazione-802.html
 

Io invece nel lungo sono molto ottimista sugli USA, moderatamente ottimista sull'Europa e pessimista sulla Cina, che ha una crescita drogata dall'esplosione del credito ai privati (film già visto? Temo di si. USA anni '20, USA anni '00, Giappone anni '80, Svezia anni '90) e dal cambio forzatamente tenuto dalla banca centrale cinese su valori ridicoli.
 
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