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FOS - La Borsa perde la testa per il gioiellino iper tecnologico: +40%
FOS (FOS.MI), azienda innovativa attiva da vent’anni nell’informatica, nelle telecomunicazioni e nell’ingegneria dei processi industriali, ha debuttato oggi a Piazza Affari con un mirabolante rialzo: il titolo è stato più volte sospeso nel corso della mattinata, in questo momento segna un rialzo teorico del 40%, pari ad un prezzo teorico di 3,17 euro.
Mentre nella sala di Borsa italiana si sente ancora l’eco del suono della campanella, l’amministratore delegato e socio di riferimento, Enrico Botte parla già di come saranno impiegate le risorse arrivate con la quotazione: 5 milioni di euro. “La maggior parte saranno destinate alla crescita attraverso acquisizioni, diciamo in ragione di due terzi del totale. La ricerca è stata avviata ed abbiamo trattative in corso con soggetti del Nord Italia attivi nell’informatica e nelle telecomunicazioni”.
All’azienda genovese le munizioni non mancano, la struttura finanziaria, oggi più che solida, può essere sollecitata senza generare stress: “a giugno di quest’anno eravamo ad un rapporto uno a uno in termini di debito/Ebitda, un ratio molto prudente, se lo si paragona all’indebitamento medio delle aziende del settore”, aggiunge Botte.
La prudenza è stata la cifra esistenziale di FOS per tutta la prima parte della sua esistenza: “abbiamo lavorato per costruire basi solide, tralasciando le scorciatoie ed i volumi facili, in questo modo siamo riusciti ad essere un gioellino tecnologico che sfiora il 20% a livello di Ebitda margin, più alto della media del settore: ora la sfida è il mantenimento di questa marginalità, in una fase di aumento del giro d’affari”, prosegue l’amministratore delegato.
Negli ultimi due anni, riferisce il manager, FOS ha accelerato, registrando tassi di crescita dei ricavi di circa il 10%, più del triplo del mercato italiano di riferimento. Nel 2018 il valore della produzione è stato pari a 10,7 milioni di euro, con 1,7 milioni di euro di Ebitda ed un milione di euro di Ebit. Gli analisti si aspettano per l’anno in corso il superamento di quota 11 milioni di euro, con 2,3 milioni di euro di Ebitda.
A guidare l’espansione è stata anche la domanda di soluzioni in arrivo dai soggetti che devono, o vogliono, puntare sui nuovi mondi, quelli dell’interconnessione infinita tra gli oggetti e della convergenza tra informatica e telecomunicazioni, della telefonia 5G.