A cura di Stefano Calamita
Iniziamo con una premessa. Il comportamento di un investitore è il riflesso della sua personalità.
Questa a sua volta è appresa attraverso una serie di esperienze vissute dall’individuo.
Il comportamento è pertanto modificabile attraverso una serie di azioni, che l’investitore deve decidere di compiere per migliorare la propria operatività.
In particolare, l’investitore è in grado di modificare la propria reazione a determinati impulsi. Se decide di farlo è probabile che riesca a portarsi al di fuori della grande categoria degli investitori che perde regolarmente, a favore di pochi grandi operatori che beneficiano degli errori di molti.
Ciò è possibile attraverso un dettagliato programma basato su più aspetti: che guarderemo nei dettagli in seguito, francamente non pensavo di sollevare tanto interesse con il mio post.
Tutto ciò mi obbliga a darvi qualche delucidazione su cosa andremo a “lavorare”.
E’ un sistema di miglioramento del trading efficacissimo e ad appannaggio dei professionisti di settore più affermati negli USA e nel mondo in generale.
Io pensavo quando ho scritto il post ad inviarvi solamente
“LA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL TRADING”
che viene utilizzata per una auto-analisi o analisi esterna del TRADING in modo che ognuno avesse uno spunto di riflessione sul quale approfondire le analisi del suo metodo.
Infatti la scheda ti obbliga a riempire dei “campi” per ogni titolo acquistato. Alla luce delle schede raccolte e esaminate a posteriori è molto più facile capire dove si sbaglia infatti molti errori tendiamo a ripeterli: ormai fanno parte del nostro sistema di trading!
Il tutto è finalizzato a IMPORRE una disciplina operativa, e supportarla con uno strumento di analisi comportamentale che, ripeto ci permetta di individuare, o far individuare, se faceva parte del training, dal team di professionisti, i punti di debolezza del nostro trading per diventare VINCENTI sul mercato borsistico.
La scheda, che compilerete una per ogni titolo acquistato, anzi per ogni operazione eseguita, (ossia per esempio anche tre schede da compilare per tre operazioni fatte sullo stesso titolo nella stessa giornata) fa capire chiaramente che è necessaria una metodologia di trading che possa essere archiviata e studiata attentamente in momenti di tranquillità
Però alla luce dell’estremo interesse suscitato, mi sento quasi obbligato a continuare con tutti gli step successivi, anche se questo mi comporterà un notevole impegno.
Infatti tutto il materiale in mio possesso è in inglese, solo la scheda che io utilizzo, la tradussi in italiano dovendola utilizzare frequentemente.
Per chi invece avrà la pazienza di seguirmi, ho in mente di proporre l’intero programma di “MODELING TRADER”. Vi chiedo solo un po’ di pazienza.
Vi descrivo come viene presentato il MODELING TRADER in inglese, solo perché è più intuitivo a livello di potenzialità.
WHAT DOES IT TAKE TO BE A TOP TRADER?
WHAT CAN “MODELING TRADER” DO FOR ME
Successivamente vi invierò il TRADER’S EVALUATION ( a powerful tool for identifying your psychological trading liabilities).
The TRADER’S EVALUATION has been developed by “MODELING TRADER” to give you a tool to determine if you are sabotaging your trading success. In addition, you will be able to pinpoint areas of your trading life, as well as your personal life, where these self-sabotaging behaviors are evident and working against your well being.
Questi sono gli alcuni degli argomenti che tratterò più in là, appena li appronto, vi ripeto, se avrete la pazienza di aspettarmi un po’.
SECTION ONE: psychological Issues for traders
Trader Psychology
Self Sabotage
Emotional vs Logic in Trading
Emotional Volatility
Emotional Addictions
Negative Emotional states
Emotional vs markets
…..
SECTION TWO: advancing trading performance
The Psychology of day trading
Psychology of rules for traders Psychology of trading system
…….. ……
SECTION THREE: Character Issues for trader
Discipline (maximizing profit, minimizing losses)
Self discipline – Part I (prelude to discipline)
Self discipline – Part II (seven steps to discipline)
Losses
….. ….
SECTION FOUR: strategies for overcoming trading barriers
…… …..
SECTION FIVE: profile of successful traders
……. …..
Qui sotto potrete trovare un post che ho preso dal forum di uno di voi, (per la precisione è di LASTZERO) che risponde ad un quesito sullo stop loss, mi sembra davvero una ottima risposta alla quale fare riferimento.
Successivamente approfondiremo l’argomento.
Lo stop loss è questione di metodo, è uno dei componenti del grande “cocktail” del trade tecnico che aiuta a ridurre il rischio ai minimi termini, con lo scopo iniziale di proteggere il proprio capitale e successivamente di proteggere il profitto generato dal trade (trailing stop).
non si può mettere uno stop loss “a caso”, magari in misura percentuale fissa, ma lo si deve amalgamare alla tipologia dei segnali tecnici che si seguono nell’operatività. (evidenziazione è mia ndr)
Poichè non esiste un unico metodo per operare in borsa, ma ognuno tende a personalizzare il suo approccio credo che il tuo vero problema consiste forse nel verificare esattamente dove sbagli a impostare “tutto” il tuo trade.
Infatti non è detto che l’errore nell’utilizzo dello stop loss, anzi, lo dici tu stesso:
“…ho iniziato ad applicarli, ed ho perso ugualmente molti soldi…”
Quindi anche prima…e scusami se metto il dito nella piaga.
devi trovare un equilibrio fra le diverse componenti del tuo metodo.
forse lo devi ancora definire come sistema organico
mettiti il cuore in pace: si impiegano anni e non si smette mai.
Sostanzialmente lo stop loss corrisponde al livello in cui i presupposti del trade (grafici, algoritmici o semplicemente motivazionali) decadono ed annullano il castello di ipotesi razionali che hai pianificato.
Domanda: entri sul mercato dopo esserti fatto uno schema (scritto) dei fattori favorevoli e sfavorevoli al raggiungimento dei tuoi target?
Ad essi devi riferire il valore di uscita dal mercato affinchè sia a loro coerente, cercando di restringere il rischio via via che il trade matura
A quel valore di stop va aggiunto un margine sottile di tolleranza, frazionale, dato dal l’esperienza in generale e da quella su quel particolare strumento finanziario.
Purtoppo i miei non sono suggerimenti immediatamente operativi, ma sono stimoli di riflessione sul tuo modo di fare trade, anche perchè non è chiaro come, perchè e con che prospettive sei entrato e uscito in acea o sei rimasto incastrato in opengate, nè tantomeno è chiaro quale sia il tuo orizzonte temporale di operatività o perchè tu abbia scelto quei titoli e non altri… (l’evidenziazione è mia ndr)
L’unica cosa veramente “fisiologica” è che la borsa sale e scende in continuazione.
lo stop loss deve cogliere e contemplare queste oscillazioni valutando sulla base di esse se è davvero opportuno fare quel tipo di trade.
Molto spesso no che non conviene…paradossalmente te lo dice proprio il livello di stop loss (ovvero il livello in cui decadono le motivazioni al trade) che è meglio aspettare un’occasione migliore.
Insomma, lo stop loss non può proteggere da un trade sballato in partenza…