La chiave del successo nel trading

E’ oramai chiaro che consiste nel raggiungimento dell’obiettività totale nelle valutazioni.

Questo è più semplice da dirsi che da farsi, l’equilibrio mentale ci vede combattere con le nostre vecchie esperienze, il nostro vissuto, ma soprattutto con le influenze esterne.

Malgrado le difficoltà comunque, è indispensabile aumentare il nostro livello di imparzialità nelle valutazioni, se vogliamo guadagnare in borsa.

L’influenza delle forze esogene, la stampa, le considerazione degli amici investitori, degli esperti, dei guru, rappresentano il maggior ostacolo al raggiungimento dei nostri obiettivi di investimento.

Effettivamente in una società tecnologicamente evoluta, la tendenza all’isolamento, condizione necessaria per "un pensiero chiaro ed indipendente" risulta difficile da attuare.

Da quanto affermato da PRING, la "soluzione ideale" potrebbe essere quella di spostarsi in una parte isolata del mondo, ignorare quasi tutte le informazioni, e non leggere giornali: così le nostre considerazioni, non verrebbero distorte e condizionate da eventi esterni: inutile dire che questa soluzione è di fatto inapplicabile, però concettualmente rende bene l’idea.

Una volta metabolizzato che mentalmente "questo rumore esterno ci confonde", CONSAPEVOLMENTE dobbiamo correre ai ripari.

"Jesse LIVERMORE" il più grande speculatore della storia, da tutti riconosciuto, ha basato la sua abilità di fare soldi sul mercato principalmente, nella CAPACITA’ DI ISOLARSI DA INFLUENZE ESTERNE e non considerare le opinioni degli altri. Gli si riconosceva la capacità di agire non sull’onda delle emozioni, ma su attente e pacate riflessioni. (L’immagine del trader vero e vincente, in somma è completamente diversa da quella che viene fuori dal film WALL STREET.)
Dai suoi consigli emerge che ognuno deve trovare il proprio metodo di trading, la propria filosofia di investimento, ossia quella che per caratteristiche meglio a noi si adatta.

Un aspetto che ha contraddistinto i alcuni dei miti di WALL STREET è la loro "capacità di fare cambiamenti importanti" nella loro "LIFESTYLE", come ad esempio la capacità di ritornare a studiare quasi come studenti, o di curare l’attività fisica per un ritorno ad un corretto equilibrio mentale.
Un classico esempio rimane proprio "Livermore" quando ritornò a studiare assiduamente psicologia, dopo aver capito che i prezzi erano influenzati da fattori psicologici, più che economici.
Indispensabili a suo dire, anche la PAZIENZA oltre che ovviamente la necessaria CONOSCENZA.

Sono state anche catalogate alcune influenze esterne che minano la tranquillità mentale e sono:

1) Price-News, o effetto droga
2) L’opinione degli esperti
3) Effetto pascolo

Price-news,
l’accesso ad un tremendo flusso di dati on line, praticamente dappertutto, in casa, in ufficio, ecc. con le opinioni dell’esperto di turno sugli ultimi sviluppi. Questo esperto il più delle volte fa considerazioni gratis, o meglio per auto-promozione e per …l’accrescimento del suo EGO!

Questo è uno dei peggiori nemici a riguardo della capacità di minare le prospettive iniziali di investimento e far perdere la abilità a pensare indipendentemente; psicologicamente si innesca un processo devastante: IL DESIDERIO PER LE NOTIZIE E I PREZZI DIVENTANO UNA SORTA DI CIBO, DETTATO DALL’ESIGENZA ALIMENTARE DEL SUO EGO, DEL SUO STATO EMOTIVO, TUTTO CIÒ SINO AL PUNTO DI TRASCURARE GLI ALTRI SANI INTERESSI CHE LA VITA, DOPO IL LAVORO, OFFRE.

La soluzione è non astenersi, ma rallentare i ritmi rispetto al flusso di notizie, ossia essere meno "monitor dipendenti", o internet dipendenti.
In genere se ciò avviene, arrivano ben presto dei miglioramenti, nella qualità della vita e nella redditività dei propri investimenti.Una bassa esposizione ai dati, abbassa il livello di disordine mentale, di confusione mentale.

Il massimo in termini di "lucidità operativa" sarebbe quella di riuscire a prendere decisioni, a mercato chiuso. Ossia prendere decisioni avendo il tempo adeguato per la riflessione e la contemplazione: così le decisioni avranno meno influenze, e determineranno meno comportamenti impulsivi sull’investitore.
Ottimo fare analisi e poi dare ordini condizionati al proprio broker, ossia basare tutto su criteri predeterminati avendo preso le decisioni "a freddo" e non su "caldi impulsi".
Conforontate tutto ciò con l’operatività imposta dai TOL e ditemi se non intuite adesso perché il 90% della gente che investe in borsa perde soldi.

Guru e Expert ‘s opinion.
In ogni testo di psicologia degli investimenti si dice di non prestare attenzione alle voci e dicerie varie, o soffiate.
Qualcuno afferma che oggi è più difficile difendersi, infatti giornali, TV, ed internet hanno istituzionalizzato le "chiacchiere".
Una variante di questo fenomeno è la crescente popolarità di GURU. Si pensi che molti guru sono sponsorizzati da grandi gruppi, affinché possano sostenere l’attività di trading, e le loro ovvie commissioni…
Tranne eccezioni, gli investitori che più guadagnano sono quelli che meglio riescono a cavalcare un trend: gli altri arricchiscono solo i broker…
Un broker o trader di clienti seri, penserà a limitarne l’operatività e a guadagnare con continuità nel tempo con l’arrivo di nuovi clienti portati da quelli soddisfatti.
Ancora due parole sugli "esperti".
Ricordiamoci che nessuno degli esperti di mercato è immune da "deviazioni personali" e da filtri personali.
Tommas Hoyne, avverte che è assurdo accettare a posteriori una azione passata, come un chiarimento autorevole", ma ciò avviene continuamente." I mezzi di comunicazione devono riempire i loro spazi…! Devono trovare delle diverse angolazioni per le notizie in modo da poter vendere più copie e migliorare le stime Nielsen.

I mezzi di comunicazione di massa hanno sempre bisogno giustificare movimenti del prezzo con una ragione logica così il guru di turno li presenta con un razionalismo perfetto. Un detto americano dice che la differenza "tra le chiacchiere insignificanti, e gli articoli promulgati dai mezzi di comunicazione è che questi portano l’aurea d’autorità e perciò sono più credibili".

Mai prendere posizioni su "notizie o soffiate esclusive".
C.C. SELDEN nei suoi testi ha pubblicato delle ricerche nelle quali si evince che le "soffiate" sono spesso la prima causa di perdita per gli investitori, purtroppo il fascino del possedere la notizia esclusiva e segreta colpisce sempre.

L’effetto "pascoli più verdi"
Un’altra delle trappole mentali che ci coinvolgono è quella di valutare le performance massime che il mercato ha fatto e confrontarle con i nostri investimenti ricavandone la sensazione di perdere un mucchio di soldi perché stiamo sottoperformando con i nostri risparmi.
La stampa finanziaria e non, enfatizza i massimi rendimenti e noi sistematicamente li confrontiamo con i nostri asset e con le nostre allocazioni.
Anche qui è necessario avere il giusto atteggiamento: meglio capire che cosa fà la media del mercato e non osservare le punte che quasi mai si ripetono e che diventano forvianti.
Una strategia corretta è quella di budgettare le performance come fa ogni imprenditore che "lavora" con i suoi soldi, nella sua azienda, non curandosi che una azienda sua concorrente rispetto alle altre migliaia ha avuto una redditività sul capitale investito al di fuori della "norma"