A cura di Stefano
Calamita
Principio fondamentale è che quando la maggioranza degli operatori, professionali e non, sono d’accordo sul futuro andamento del mercato, generalmente questi sbaglianoCome sistema per misurare la pressione di vendita e/o di acquisto residua nel mercato
Si consideri il mercato come una complesso di persone, operatori professionali e piccoli risparmiatori, convinti che il mercato vada in una direzione. Supponiamo che la maggioranza di questi, diciamo un 85%, ritenga che il movimento del mercato sia rialzista per la settimana successiva. A questo punto risulta evidente che questi, di fatto (e quindi operativamente) o per sentiment, hanno già preso una posizione nel mercato. A questo punto occorre chiedersi come potrà essere rialzista il mercato se coloro che dovevano sostenerne la spinta (vale a dire l’85% degli operatori) lo hanno già fatto, assumendo già una posizione?Oppure…
come sistema per misurare la presenza nel mercato di "mani forti" e di "mani deboli
Riprendiamo l’esempio citato più sopra e supponiamo che la maggioranza degli operatori (85%) ritenga che il mercato sia rialzista. Partiamo dal presupposto per cui il mercato è il luogo "virtuale" dove si incontra domanda ed offerta e che, quindi, ad ogni offerta corrisponde una domanda e viceversa. Se l’85% degli operatori hanno assunto posizioni "long" nel mercato ciò significa che il restante 15% deve essere una mano c.d. "forte", con una notevole disponibilità finanziaria, e perciò in grado di assorbire l’eccesso di domanda. La c.d. "mano debole" in quanto tale sarà quindi soggetta a chiudere la propria posizione non appena il mercato muterà direzione.
Una considerazione finale riguardo all’Open Interest e alle sue incidenze sul contrary opinion: come rilevato da J. Murphy nel libro Technycal Analisys of Futures Markets, l’open Interest assume un ruolo determinante nel contrary opinion. Infatti maggiore sarà l’open interest maggiori saranno le possibilità di assumere una posizione profittevole in senso contrario al trend di mercato.
Open Interest ovvero un ulteriore modo di valutare lo stato del Mercato.
L’Open Interest è il complesso dei contratti a termine posti quotidianamente, esso rappresenta l’insieme delle vendite a termine controbilanciato dagli acquisti a termine, misura nei mercati "futures" il saldo delle posizioni aperte (Corte o Lunghe). Il dato è particolarmente valido in quanto fornisce una misura dei Volumi, depurati dall’operatività giornaliera che ha saldo "zero" in termini di posizioni realmente aperte. L’esame sistematico dell’Open Interest è abbinato a quello dei Volumi ed insieme all’esame dei Prezzi fornisce una serie di informazioni di tipo quantitativo, facendo il punto della situazione dei mercati "futures" e
quindi delle "aspettative" del Mercato su basi oggettive che se correttamente valutate depurano di molto la componente soggettiva cioè psicologica spesso messa a dura prova dalla Volatilità intraday . Da uno studio coordinato con il Prezzo si ottengono le seguenti considerazioni operative: A) Se i Prezzi (p) e Open interest (o.i.) sono crescenti significa Acquisti di operatori rialzisti. Mercato
Impostato al rialzo.
B) Se p e o.i. sono decrescenti significa Vendite da parte di operatori rialzisti.Il mercato stà perdendo la sua connotazione rialzista.
C) Se il p è crescente e l’o.i. invariato significa che il mercato è impostato decisamente al rialzo. Acquisti sia di rialzisti che di ribassisti.
D) Se il p è crescente e l’o.i. decrescente significa acquisti da parte di operatori ribassisti. il mercato stà perdendo la sua connotazione ribassista.
E) Se il p decresce e l’o.i. cresce significa vendite da parte di operatori ribassisti, mercato impostato al ribasso.
F) Se il p decresce e l’o.i. invariato significa vendite da parte di operatori sia ribassisti che rialzisti. Mercato impostato decisamente al ribasso.
G) Se il p è invariato e l’o.i. incrementato significa contemporanea entrata sul mercato di operatori sia rialzisti che ribassisti. Mercato incerto.
H) Se il p e l’o.i. sono invariati significa Mercato piatto. Scarsa operatività, scarse aspettative.
I) Se il p è invariato e l’o.i. si riduce significa acquistidi operatori ribassisti e vendite da parte di rialzisti. Mercato incerto. Infine combinando l’esame dei prezzi, dei volumi e dell’"open interest" è possibile stabilire che: – se il movimento dei prezzi è orientato al rialzo o al ribasso ed è accompagnato da volumi e "open
interest" in aumento , la tendenza in atto è da considerare "ben assestata ed affidabile".
– se il movimento dei prezzi è orientato al rialzo o al ribasso ed è accompagnato da volumi ed "open
Interest" in diminuizione, la tendenza in atto è da considerare "in indebolimento e quindi prelude ad inversione del trend".
Queste considerazioni ,liberamente tratte da un libro di A. Fornasini pioniere dell’A.T. italiana, adattate alla situazione attuale ci forniscono questo quadro della situazione. Data scad. Prezzo Volumi Open Interest FIB 30 26/05/00 6/00 45358 16843 19111
26/05/00 9/00 45318 1056 6163 02/06/00 6/00 47392 17711 18254
02/06/00 9/00 47367 1093 7821
Sul contratto di 6/00 il prezzo è crescente + 2034 tick pari a (2034*5*1936,27) + 19.691.866 lire Open interest in aumento, tenuto conto del contratto di 9/00 + 801 contratti aperti, rientriamo nell’ipotesi A) cioè mercato impostato al rialzo per acquisti di operatori rialzisti, se poi vogliamo considerarlo + 801 contratti sostanzialmente stabile l’o.i. allora rientriamo nell’ipotesi C) ovvero mercato impostato decisamente al rialzo.
Un ulteriore aiuto ce l’ho può fornire l’analisi dell’" open interest" di Telecom,il prezzo da venerdì 26/05 a 02/06 è passato da 14,141 a 15,294 ,l’o.i. sul derivato è passato da 48255 contratti aperti a 50326 con un incremento di 1981 contratti. Ciò significa 50.326.000 di azioni di cui la sola giornata di venerdi è stata negoziata una operazione da 1000 call base 15 + 0,68 scadenza 06/00 . Anche qui rientriamo nell’ipotesi C) con aspettativa sul titolo decisamente impostato al rialzo. Si parla di target di 19,50 bene i movimenti dell’o.i. lo lasciano intuire. Poi se ci ricordiamo il movimento al rialzo di Ottobre ’99 èpartito