I consigli di Stefano Calamita per guadagnare in borsa


(…per chi ha già esperienza operativa nel trading)

1) LASCIA CHE SIANO GLI ALTRI AD AVERE QUASI SEMPRE RAGIONE SULLA BORSA. La capacità di guadagnare non ha niente a che fare con la capacità di analisi previsionale. E’ più importante "avere ragione" o "guadagnare soldi" in borsa? Il bisogno di dimostrare sempre di avere ragione, o che qualcun altro abbia torto sui TP di un titolo, sulle analisi, sulle prospettive di crescita di una azienda, impegna a difendere strenuamente le proprie posizioni, portandoci a sprecare un sacco di tempo e di energie per dimostrare di aver ragione e/o che gli altri hanno torto. Moltissimi più o meno consapevolmente ritengono sia compito loro dimostrare continuamente che gli altri sbagliano in merito a certe analisi, che hanno torto su determinate prospettive di crescita, ecc. ecc., e così facendo credono che gli altri gliene siano grati o perlomeno imparino… (la lezione?). SBAGLIATO. La molla che ci spinge ad un determinato comportamento di solito è solo una questione di EGO, che finisce per insinuarsi e rovinare la nostra OBIETTIVITA’ di giudizio. Bisogna eliminare l’abitudine a volere o sentire il bisogno di avere sempre ragione. Lasciate agli altri la gloria delle analisi e TENETEVI I GUADAGNI CHE SUBENTRERANNO ADOTTANDO UN SIMILE ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DEL MERCATO. Per quanto possa essere difficile cambiare, si deve lavorare su di noi in questa direzione.

2) CERCA DI ESSERE PIU’ PAZIENTE. Il dono della pazienza è molto importante per guadagnare in borsa. Io lo considero IL PIU’ IMPORTANTE! Più sei paziente, più sarai capace di "accettare la borsa così com’è", invece di insistere perché sia esattamente come tu vorresti che fosse. La pazienza aggiunge una dimensione di serenità e sicurezza al trading, proprio quelle caratteristiche che operatività del TOL tende ad minare. Io spesso utilizzo una metafora: "la borsa è una aula scolastica e la pazienza è la principale materia di insegnamento". Controllare il rischio, entrare sui titoli nei momenti a noi più favorevoli è la chiave per guadagnare. La pazienza è una di quelle rare qualità in cui il successo si nutre di se stesso. Una volta raggiunta una operazione in utile aspettando il momento giusto, riuscirà a far meglio metabolizzare e applicare questo concetto con più facilità. ESSERE PAZIENTI AIUTA A MANTENERE UNA CERTA OBIETTIVITA’ ANCHE IN SITUAZIONI DIFFICILI.

3) SCEGLI CON CURA LE TUE BATTAGLIE. La borsa è piena di occasioni sulle quali investire, sicuramente ripetitive. Se sceglierai con cura i titoli sui quali investire e quando farlo potrai trarne grossi vantaggi. Molti investitori investono praticamente su tutto, orientando i propri sforzi su operazioni in termini di prospettive, di poco conto; questo tipo di attività borsistica diventa frustrante e finisce con il far perdere di vista le operazioni veramente importanti. Investire in borsa è come DICHIARARE GUERRA AL MERCATO, il modo più corretto per vincere consiste, visto che a differenza delle guerre non metaforiche possiamo farlo, nel decidere consapevolmente quali battaglie vale la pena combattere e quali è meglio lasciar perdere: ossia uscire con uno stop loss ad esempio. Se il tuo scopo non è quello di vincere un campionato di trading, ma semplicemente di guadagnare, scoprirai che moltissimi investimenti avresti fatto meglio ad evitarli, perché oltre ad portarti procurato perdite hanno minano la tua serenità operativa. Urge una revisione delle priorità di investimento, una maggiore selettività nei titoli e dei momenti nei quali investire.

4) NON OPERARE SE SEI DI CATTIVO UMORE. Quando sei di cattivo umore (… non si può essere ogni giorno felicissimi anche se si dovrebbe!) la vita ti sembra intollerabile, grave e difficile. HAI POCHISSIMO SENSO DELLE PROPORZIONI. In quei giorni/momenti prendi le cose di petto, la minima divergenza ti sembra un affronto personale, spesso fraintendi chi ti sta vicino: come si possono prendere delle decisioni d’investimento obiettive con un simile stato d’animo? Ecco il guaio, la gente non capisce che gli umori vanno e vengono in continuazione, quando siamo di cattivo umore perdiamo le proporzioni e tutto diventa URGENTE, anche le nostre necessità di dover scegliere per forza un titolo sul quale investire, come se ce lo avesse ordinato il medico. Quando siamo giù invece di dare la colpa al cattivo umore come sarebbe giusto, tendiamo a pensare che la nostra vita sia tutta un disastro. E’ un sistema emotivamente suicida. Quando sei di mal umore impara a lascia correre: considerala una inevitabile condizione umana che con il tempo passerà se non ci badi troppo. E ricordati stai lontano dalla borsa in quei periodi, o molto probabilmente te ne pentirai in seguito. Con il buon umore, invece le brutte cose non ti sembrano poi tanto brutte, i problemi sembrano meno gravi e di più facile soluzione. Se ti criticano te la prendi con calma; la vita ti appare magnifica. Hai il senso delle proporzioni, buon senso e saggezza: è il periodo migliore nei quali valutare i titoli e il timing operativo.

5) UMILTA’ E OBIETTIVITA’ VANNO A BRACCETTO. Umiltà, guadagni in borsa e serenità interiore vanno a braccetto. Meno senti il bisogno di vantarti dei tuoi successi, più ti sentirai in pace con te stesso; più sentirai il bisogno di analizzare e parlare dei tuoi insuccessi, più ti sentirai sereno e capace. L’idea di dover sempre dimostrare quanto si vale è una trappola pericolosa. Tanto per iniziare è uno spreco di energia stare continuamente a vantarti, a far notare agli altri le tue operazioni di successo in borsa, a cercare di dimostrare quanto vali come essere umano. E’ una forma di insicurezza interiore se si sentisse sempre il bisogno di gloriarsi dei propri investimenti, delle proprie imprese borsistiche e non. Gli operatori sicuri di se non sentono il bisogno di mettersi in mostra, di dimostrare di avere sempre ragione, di rubare continuamente la scena agli altri (come avviene nei forum? O nei vecchi borsini?).

6) GUARDA "LA BORSA" CON GLI OCCHI DELL’ANTROPOLOGO. C’è una sottile linea di confine tra guardare con interesse e/o studiare il parco buoi, e osservarlo con arroganza, con sufficienza, con senso di superiorità cioè con l’intima convinzione che l’unico modo corretto di operare sia il tuo, a maggior ragione se questo tuo modo non porta realmente risultati soddisfacenti. L’antropologia è la scienza che si occupa dell’uomo e delle suo origini, io però la considero in questo caso, come la capacità di "guardare con interesse il modo in cui gli altri investitori decidono i loro investimenti, come reagiscono, come si comportano, di osservarli con sguardo obiettivo e senza pregiudizi". "Fare l’antropologo di borsa" è un modo per non lasciarsi condizionare dal comportamento degli altri. Cercare di CAPIRE il punto di vista degli altri non significa doverlo o volerlo condividere, anzi. Questo porterebbe molti studiosi a capire che la ricerca del SANTO GRAAL è qualcosa di "interno" di innato, che nell’ambito borsistico si tramuta nella ricerca del trading sistem ideale: il SANTO GRAAL DELLA BORSA. Sebbene possa sembrare complicato, fare soldi in borsa è semplice. PAZIENZA DISCIPLINA E METODO sono gli ingredienti essenziali. Investire in borsa è stressante e frustrante se fatto nella maniera errata, oltre che dannoso da un punto di vista economico ( ma questo può essere in alcuni casi ripagato con il piacere ludico dell’attività…!) l’eccesso di informazione deve essere assolutamente evitato: stop ora gli ingredienti ci sono tutti (do per scontato che ci sia un minimo di competenza tecnica, ovviamente). Ma non bisogna incorrere nell’errore di confondere SEMPLICE con FACILE. Infatti la formula per perdere di peso è semplice: mangia meno e fai più esercizio fisico, "metterla in pratica invece è difficilissimo" visto che obiettivamente abbiamo una società che tende all’obesità….

7) E’ INSENSATO FARE LA STESSA COSA ALLO STESSO MODO E ASPETTARSI RISULTATI DIVERSI. Se fate ciò che avete sempre fatto, avrete sempre ciò che avete avuto. Poiché la maggior parte dei trader ( e delle persone…) continua a fare le stesse cose nella stessa maniera, è abbastanza facile prevedere che continuerà ad avere gli stessi risultati. Il nostro futuro operativo non deve essere la risultante lineare prevedibile originata dall’andamento storico del titolo: esso sarà il risultato delle scelte che operiamo in base AL LIVELLO DI CONSAPEVOLEZZA CHE AVREMO RAGGIUNTO. Il nuovo modo di operare DEVE ESSERE DISSIMILE rispetto a quello adottato nel passato. Le apparenze che abbiamo sotto gli occhi, costituiscono un indicatore poco attendibile per costruire analisi revisionali: meglio affidarsi a valutazioni OGGETTIVE E RIPETITIVE.

8) QUANDO SEI INCERTO STAI FUORI. Quando fai trading è determinante avere una fiducia completa nelle posizioni che si assumono. Se prendi posizione su un titolo con poca o peggio ancora pochissima fiducia, avrai alle notizie negative delle fortissime reazioni emotive che ti creeranno ancor più confusione operativa: inizierai a sostituire la razionalità e lucidità operativa con la speranza, e la speranza in borsa porta solo perdite. Fai le tue valutazioni pensando in maniera sia positiva che negativa, ossia formula la tua ipotesi, l’andamento del prezzo deve essere o meno la confera alla tua corretta o errata ipotesi iniziale. Sarai così nella condizione di capire se si tratta di una correzione o di una inversione di trend. Slegato emotivamente e guardando il prezzo come sistema di conferma alla tua ipotesi, sarà più facile tagliare le perdite.

9) I GRAFICI CREANO UNA "ILLUSIONE OTTICA MENTALE". Disegnare "trend lines" può anche risultare divertente, ma se si "opera" in funzione di ciò che si disegna è necessario ricordarsi che quelle quote rappresentano soldi veri. In effetti spesso ci si dimentica di "calcolare" in "soldi" e non in percentuali a quanto corrispondono le somme investite. E’ necessario calcolare il rischio in "soldi veri" e investire quando il rapporto rischio rendimento è fortemente sbilanciato a favore di quest’ultimo. Il segreto di molti trader di successo è che vanno a caccia delle migliori opportunità che i mercati offrono.

10) IL TRADING E’ UN LAVORO MASSACRANTE PSICOLOGICAMENTE. Molti giovani "scalpers" a Wall Street sono distrutti psicologicamente a trent’anni, e cambiano mestiere nel peggiore dei modi! Il ciclo dei grandi traders non è un ciclo operativo intraday. Bisogna cercare il giusto ciclo in funzione dell’ottimale e personale "confort mentale" La gradualità di incremento e decremento delle posizioni investite è spesso una regola di buon money management sistematicamente ignorata e invece determinante ai fini di una corretta e professionale gestione finanziaria: sicuramente più importante rispetto ad una elevata frequenza operativa.