C’è un nemico dentro di noi?

A cura di Stefano
Calamita

 

I comportamenti più diffusi egli errori da evitare.

Il risultato di questa ricerca è il frutto di un lavoro su 5 mila trader, lo studio è stato effettuato da Van k. Tharp fondatore e presidente dell’INTERNATIONAL INSTITUTE OF TRADING, una società che offre prodotti e servizi per trader e investitori. E’ stato relatore di conferenze in tutto il mondo e il suo recente libro “trade your way to financial freedom” ha ricevuto recensioni positive da numerosi grosso operatori come Ed Seycota e Jack Schwager.

Quali sono i tratti del trader di successo? Può la nostra formazione sociale può essere un impedimento al successo?

LO SBAGLIO CHE MOLTI FANNO QUANDO INIZIANO A OPERARE SUI MERCATI FINANZIARI E’ CONCENTRARSI TROPPO SUL MERCATO DIMENTICANDO SE STESSI.

Ecco il parere di uno dei massimi esperti al mondo nel comportamento dell’investitore.

Van K Tharp

La mia ricerca è scaturita dal mio stesso comportamento. Quando ero alla graduate school iniziai a fare trading. Mi ci vollero sei mesi per perdere tutto il capitale. Ripetei lo stesso comportamento alcuni anni più tardi, scoprendo che si può ANCHE ANDARE SOTTO ZERO. Dicevo “Wall Street ha segnato le mie operazioni: quando Van fa una operazione tutti gli altri fanno l’opposto” E’ stato solo dopo la seconda perdita che ho capito che il mio comportamento era molto peggiore del caso e dunque doveva dipendere da me.

Cos’è davvero importante per il successo di un trader o di un investitore? “Come sviluppare di modelli, ho individuato quattro aree critiche per il successo del trader. La prima è il processo di trading, cioè quel che fanno i bravi trader. E’ l’area che si concentra sulla disciplina e il self control, ovvero ciò che la maggior parte di noi chiama psicologia. La seconda è il money management, che io chiamo “posizion sizing”. Ho fatto molti seminari con maghi del mercato come Ed Seykota e Tom Basso. Essi sottolineano continuamente l’importanza del “money management” per questo credo che la centralità di questo aspetto mi è divenuta ovvia. (entrate in posizione in maniera graduale, ndr)

E la terza area? La terza area che ho individuato è lo sviluppo di un sistema: la maggior parte delle persone fa la cosa sbagliata. Vuole controllare il mercato, così si concentra sul “punto di entrata” perché si può fare compiere ai mercati qualsiasi cosa prima di entrare. Sfortunatamente, una volta nel mercato si perde il controllo. L’unico controllo che rimane E’ USCIRE. Da questo dipende la dimensione dei profitti e delle perdite, che è importantissima E CHE NON HA NULLA A CHE FARE CON IL CONTROLLO DEL MERCATO.

Ma bisogna avere ragione per avere successo nei mercati finanziari? “Le persone hanno bisogno di avere ragione. Ci viene insegnato a scuola che non dobbiamo fare errori, che il 100% va bene e qualsiasi cosa sotto il 70% è un fallimento o quasi. Come risulta la maggior parte di noi porta con sé questo preconcetto nei mercati. Quando hai una perdita non la vuoi realizzare. Se non la prendi, probabilmente diventerà più grande e allora sarà persino più difficile da accettare. Abbastanza presto diventa così grande che ho diventi un investitore di lungo termine o sei forzato a realizzarla”

E quando al contrario l’operazione va nel verso giusto? “Se è importante avere ragione, allora si intende realizzare il profitto immediatamente per evitare che svanisca. Come risultato ora si stanno lasciando correre le perdite e si stanno tagliando i profitti: l’opposto della regola aurea del trading”

La maggior parte delle persone coinvolte nel trading si concentra sul prevedere più degli altri e più correttamente: questo dipende dalla nostra formazione che ci spinge a cercare di avere ragione? “FARE BUON TRADING NON HA NULLA A CHE FARE CON IL PREDIRE CORRETTAMENTE I MERCATI. Conosco molte persone che hanno sviluppato una buona abilità di prevedere dove andranno i prezzi ma non sono in grado di fare trading. Per contro i bravi trader potrebbero avere ragione solo nel 30% dei casi. Si può avere un ottimo successo vincendo nel 30% dei casi, se queste vincite hanno una dimensione cinque volte le perdite. E’ FONDAMENTALE CAPIRE IL TRADING E COME FUNZIONA.

Ad esempio? “Supponiamo di avere un sacchetto con 99 palline nere e una bianca. Le palline nere perdono 1 a 1 e la bianca vince 1000 a 1. Le palline sono estratte casualmente e poi riposte. Chi farebbe questo gioco? Se si avessero abbastanza opportunità di estrarre palline si dovrebbe giocare di buon grado. E’ meglio di qualsiasi sistema di trading. Si potrebbero avere 200 o 300 perdite di fila, ma rischiando un solo dollaro su ciascuna estrazione la perdita sarebbe di 200-300 dollari. Improvvisamente l’estrazione della pallina vincente porterebbe una vincita di 1000 dollari. Ora l’ipotetico giocatore sarebbe sopra di 700 dollari, sebbene abbia avuto un risultato peggiore di quello atteso. Al secondo giro POTREBBE addirittura perdere solo 50 dollari prima di prendere la pallina da 1000. E sto considerando uno schema elementare di money managment dove si rischia solo un dollaro per ogni operazione.

Qual è il punto? “Il punto è che FARE DENARO NON HA NIENTE A CHE FARE CON IL PREVEDERE, invece ha tutto a che fare con il lasciar correre i profitti e tagliare le perdite”.

Quali sono i tratti che fanno un buon trader? “In primo luogo PRENDERSI LA PIENA RESPONSABILITA’ PER QUELLO CHE ACCADE. Se si dà la colpa di qualcosa al mondo esterno, allora SI RIPETERANNO DI CONTINUO GLI STESSI ERRORI. Non si imparerà mai.CI SARA’ SEMPRE QUALCUNO A CUI DARE LA COLPA”. Il secondo elemento chiave e analizzare se stessi. Il trading è una performance umana tanto QUANTO IL TENTATIVO DI UN’ATLETA. Ogni trader dovrebbe spendere cinque minuti al giorno analizzando se stesso. Cinque minuti ogni ora potrebbe essere meglio”.

E’ un approccio sistematico? “Si dovresti determinare se hai realmente un sistema. SE HAI DELLE REGOLE DI USCITA nel tuo sistema; o si tratta solo di comperare, tenere e biasimare il processo di selezione se perdi? QUANDO APRI UNA POSIZIONE SAI QUANDO USCIRE PER PROTEGGERE IL CAPITALE?

Cioè hai degli stopp loss? Esatto. La maggior parte delle persone non li ha e ciò è abbastanza sorprendente. Ancora quando apri una posizione sai quando uscire per proteggere i profitti? Nell’odierno mercato azionario, ad esenpio, la gente ottiene di frequente grossi guadagni sulla carta, solamente per vedere questi profitti sparire e trasformarsi in una grossa perdita.

Un altro punto importante? Un altro punto importante è capire se si riesce a fare trading solo sulla base di ciò in cui si crede, non sul mercato. Occorre scoprire, quali sono le nostre idee e SE REALMENTE CI SONO DI AIUTO. Che cosa ne pensi del mercato? Scrivi tutto ciò che credi e poi chiediti se si tratta di cose reali di opinioni o di fantasia. Per capire che cosa ci orienta dobbiamo però di nuovo analizzare noi stessi? “Certo, perché gli aspetti più importanti in verità non hanno nulla a che fare con il mercato, ma con noi stessi”.

Ad esempio? “Cosa pensi di essere capace di fare? Sei un perfezionista? Perché perfezionismo vuol dire che probabilmente non ti deciderai mai a fare trading. E’ importante il successo? Cosa pensi del denaro? Se il denaro per te è sicurezza allora perderai sicurezza ogni volta che perderai nel mercato. E guarda che se non puoi reggere 10 perdite consecutive, allora hai un problema reale e dovresti chiedere aiuto o trovare qualche altro modo per guadagnarti da vivere”

Come mai di solito gli investitori tendono a muoversi come un gregge? “Se non si sa quello che si sta facendo allora sembra più sicuro fare ciò che fanno gli altri. Come ho detto, la maggior parte delle persone non ha un accorto sistema di trading, SI CONCENTRA INVECE SULLA PREVISIONE.

Ed allora come si può passare da un comportamento collettivo a uno indipendente? “ASSUMERSI LA PIENA RESPONSABILITA’, ANALIZZARE SE STESSI, CAPIRE CIO’ IN CUI SI CREDE, SVILUPPARE UN METODO, IMPARARE LE STRATEGIE DI POSIZION SIZING.

(The Investment Psychology Inventory, è un metodo di valutazione