Trend, trendline, canali, supporti e resistenze

3.1 Trend

Il concetto di trend è uno dei fondamenti su cui si basano tutti i principi dell’analisi tecnica. Il "Trend" o tendenza è quindi definito come la direzione lungo cui si muove il grafico delle quotazioni di un determinato titolo, valuta, materia prima etc…

Esistono tre tipi di Trend fondamentali che caratterizzano il grafico di un determinato titolo in un arco temporale: quello primario, quello intermedio e quello di breve termine.
Solitamente ad una prima analisi non si riesce d interpretare correttamente i diversi tipi di movimento in atto poichè il movimento del titolo appare semplicemente come una serie di oscillazioni erratiche.
Osservando attentamente l’andamento di un grafico di lungo periodo, che abbraccia un arco temporale superiore ad 1 anno, possiamo spesso intravedere una tendenza di massima ben definita, intervallata da finestre temporali ridotte durante le quali il movimento assume una direzione opposta a quella principale. E’ in questo semplice concetto che risiede la distinzione tra Trend Primario e Trend Secondario.

Analizzando ora un arco temporale più ridotto, si può vedere come all’interno del movimento secondario si possano osservare una serie di movimenti di entità più contenuta e di tendenza erratica: sono questi i trend di breve periodo.

Da queste semplici intuizioni si deduce che per poter individuare una tendenza in atto, il trend, è necessario definire l’arco temporale di osservazione, per evitare per esempio di etichettare come tendenza al ribasso una semplice correzione di breve periodo ( Trend Secondario), racchiusa all’interno di un Trend Primario rialzista.

Quindi si può definire:
– Trend Primario: un movimento avente una durata temporale superiore ad un anno.
– Trend Secondario: un movimento avente una durata temporale da qualche settimana ad un anno.
– Trend di breve: un movimento avente una durata temporale da qualche giorno a poche settimane.

Possiamo avere tre diverse tendenze a seconda della direzione del mercato.
· Trend rialzista (in inglese Up-Trend) quando le quotazioni presentano un grafico caratterizzato da minimi e massimi crescenti

· Trend Ribassista (Down-Trend) quando le quotazioni presentano un il grafico caratterizzato da massimi e minimi decrescenti.

· Trend Neutrale o assenza di Trend (Sideways-Trend) quando le quotazioni presentano un grafico caratterizzato da massimi e minimi che tendono a rimanere sempre sullo stesso livello.

L’individuazione del trend è quindi di estrema utilità, in quanto uno dei fondamenti dell’analisi tecnica presuppone che i prezzi tendono a conservare la direzione assunta (follow trend) per un certo periodo di tempo.

3.2 Trendline

Una volta riconosciuto il trend, si passa ad individuare le TrendLine che ne delimitano il movimento.

-Una trendline che congiunga minimi e massimi crescenti, si definisce Rialzista.
-Una trendline che congiunga massimi e minimi decrescenti, si definisce Ribassista.

Una trendline per essere ritenuta valida necessita, una volta disegnata collegando due punti sul grafico, che venga testata nuovamente almeno una terza volta; più punti toccano la TrendLine e più questa è ritenuta valida.

La violazione o perdita di una trend line è un chiaro segnale che il movimento in atto è esaurito.
Nel caso di movimento Rialzista, la discesa del grafico al di sotto della trendline che sostiene il rialzo è un chiaro segnale di inversione del trend in atto e preannuncia il probabile inizio di una fase ribassista.
Discorso opposto nel caso fossimo in presenza di un movimento Ribassista.

Spesso la rottura di una trend line (ricordiamo: tanto più significativa quante più volte è riuscita ad interrompere precedenti tentativi di violazione) è seguita da un particolare movimento, definito di Pull-back, che altro non è che un ritorno dei prezzi in prossimità del livello di supporto o di resistenza appena violato.Terminato il quale, i prezzi riprendono la nuova direzione appena definita.

3.3 Canali

Il concetto di canale è la naturale evoluzione della trend line. Il canale si costruisce semplicemente creando una retta parallela alla trend line previamente definita. Tale retta deve passare almeno per un punto di massimo relativo nel caso di trend rialzista e per almeno un punto di minimo relativo nel caso di trend ribassista. Il canale, rispetto alla trend line, fornisce il concetto di profondità del mercato, delimitando, quindi, una ben definita banda di oscillazione (ampiezza del canale) entro cui le quotazioni tenderanno a muoversi.

La logica impone che i canali abbiano maggiore importanza e quindi maggiore probabilità di fornire segnali operativi validi, quante più volte il grafico del titolo si appoggia sulle estremità del canale stesso senza uscirne.

3.4 Supporti e Resistenze

Analizzando un grafico si nota subito come movimenti al ribasso o al rialzo si fermino in coincidenza di determinati livelli in grado di interrompere momentaneamente il trend.

Nel caso di un trend discendente, il livello nel quale si assiste ad una interruzione del movimento ribassista si definisce Supporto.
Nel caso di trend al rialzo, il livello nel quale si assiste ad una interruzione del movimento rialzista viene definito Resistenza.

Un Supporto è quindi un livello in prossimità del quale la pressione dei compratori è più alta di quella dei venditori, determinando un rialzo dei prezzi.

Una Resistenza è quindi un livello in prossimità del quale la pressione dei venditori è più alta di quella dei compratori, determinando un ribasso dei prezzi.

Quando si ha la violazione di un livello di supporto/resistenza, si assiste solitamente ad una accelerazione del movimento del trend principale.
La violazione di un Supporto racchiude implicazioni negative per il successivo andamento delle quotazioni, dovute al fatto che, una volta sconfitte "le forze" (compratori) che si opponevano alla discesa del titolo, il sentiment sullo stesso volge rapidamente al negativo provocando una accelerazione della discesa.
La violazione di una Resistenza racchiude implicazioni positive per il successivo andamento delle quotazioni, dovute al fatto che, una volta sconfitte "le forze" (venditori) che si opponevano al rialzo del titolo, il sentiment sullo stesso volge rapidamente al positivo provocando una accelerazione della salita.
Una volta avvenuta la violazione di un supporto (resistenza) questo si trasformerà in resistenza (supporto), capace quindi di ostacolare successivi rialzi (ribassi) dei prezzi.
Un supporto (resistenza) ha maggiore validità quante più volte nel passato è riuscito a interrompere la discesa (rialzo) dei prezzi.
Un supporto (resistenza) assume maggiore validità se in corrispondenza di esso si hanno picchi volumetrici.

Supporti e resistenze, per come sono stati analizzati fin’ora, vengono definiti Statici in quanto il loro valore numerico rimane fisso nel tempo.

Supporti e resistenze vengono definiti Dinamici quando il loro valore numerico muta con il passare del tempo e sono più semplicemente definiti con il termine TrendLine.
Si parlerà in questo caso di supporto dinamico nel caso di trendline rialzista e di resistenza nel caso di trendline ribassista.

 

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