Giappone: Pil I trimestre -3,9% a ritmo annualizzato, per il paese prevista altra recessione con restrizioni da Covid-19
Nel primo trimestre del 2021, il Pil del Giappone si è contratto in misura inferiore rispetto a quanto inizialmente riportato, scendendo al ritmo annualizzato del 3,9% rispetto al quarto trimestre del 2020, meno della flessione pari a -5,1% inizialmente riportata.
Il dato è stato migliore delle attese: gli analisti avevano previsto infatti un calo del 5%.
Su base trimetrale, il Pil si è contratto dell'1% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Andando a esaminare le componenti del dato, da segnalare che i consumi privati sono scesi nel primo trimestre dell'1,5% su base trimestrale, facendo peggio del -1,4% atteso. Gli investimenti aziendali sono diminuiti dell'1,2%, in linea con le previsioni. Le scorte hanno inciso positivamente sul Pil per 0,4 punti percentuali, meglio dei 0,3 punti percentuali attesi dagli economisti. Le esportazioni nette di beni e servizi hanno sottratto invece 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil, in linea con il consensus.
In generale, sebbene migliore delle attese, il Pil del Giappone, comunque in fase di contrazione, conferma l'arrivo di una recessione tecnica nel paese.
L'economista di Bloomberg Yuki Masujima ha commentato infatti che "probabilmente, il Giappone si appresta a riportare un'altra recessione, con il Pil che dovrebbe contrarsi anche nel secondo trimestre, a causa delle pressioni sull'attività economica che arrivano dalle restrizioni imposte (di nuovo) per contenere il diffondersi del coronavirus".
Sempre nella giornata di oggi è stato diramato in Giappone un altro dato che ha indicato come, nel mese di aprile, i salari siano saliti al ritmo più veloce dalla fine del 2018, sulla scia del balzo degli straordinari percepiti dai lavoratori giapponesi. I salari sono aumentati dell'1,6% su base annua, il doppio rispetto alle attese.
Il dato è stato migliore delle attese: gli analisti avevano previsto infatti un calo del 5%.
Su base trimetrale, il Pil si è contratto dell'1% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Andando a esaminare le componenti del dato, da segnalare che i consumi privati sono scesi nel primo trimestre dell'1,5% su base trimestrale, facendo peggio del -1,4% atteso. Gli investimenti aziendali sono diminuiti dell'1,2%, in linea con le previsioni. Le scorte hanno inciso positivamente sul Pil per 0,4 punti percentuali, meglio dei 0,3 punti percentuali attesi dagli economisti. Le esportazioni nette di beni e servizi hanno sottratto invece 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil, in linea con il consensus.
In generale, sebbene migliore delle attese, il Pil del Giappone, comunque in fase di contrazione, conferma l'arrivo di una recessione tecnica nel paese.
L'economista di Bloomberg Yuki Masujima ha commentato infatti che "probabilmente, il Giappone si appresta a riportare un'altra recessione, con il Pil che dovrebbe contrarsi anche nel secondo trimestre, a causa delle pressioni sull'attività economica che arrivano dalle restrizioni imposte (di nuovo) per contenere il diffondersi del coronavirus".
Sempre nella giornata di oggi è stato diramato in Giappone un altro dato che ha indicato come, nel mese di aprile, i salari siano saliti al ritmo più veloce dalla fine del 2018, sulla scia del balzo degli straordinari percepiti dai lavoratori giapponesi. I salari sono aumentati dell'1,6% su base annua, il doppio rispetto alle attese.