Notizie Notizie Italia Serie A, Agcom avverte Dazn: possibili provvedimenti urgenti. Quali impatto su Telecom Italia: TIM Vision asso nella manica

Serie A, Agcom avverte Dazn: possibili provvedimenti urgenti. Quali impatto su Telecom Italia: TIM Vision asso nella manica

26 Agosto 2021 09:18

E meno male che c’è Tim Vision, penseranno i vertici di TIM, dopo il chiaro monito a Dazn lanciato da parte dell’Agcom.

Dopo la bufera dei disservizi che ha colpito la piattaforma di streaming proprio al fischio di inizio della prima partita, sabato 21 agosto, della nuova stagione della serie A di calcio, dopo le varie proteste e segnalazioni arrivate da una nutrita platea di utenti e da diverse associazioni a tutela dei consumatori, l’Agcom ha diramato un comunicato.

Disservizi Dazn, arriva il monito dell'Agcom, pronta a intervenire anche con provvedimenti di urgenzaSi tratta di un avvertimento vero e proprio, in quanto l’autorità ha chiarito di riservarsi il potere di intervenire con provvedimenti anche urgenti.

Così si legge nella nota, il cui titolo già non è di buon auspicio per la piattaforma, che ha ottenuto i diritti per la Serie A per il triennio 2021-2024. “Agcom: Dazn, costante attenzione su qualità del servizio a tutela dei consumatori”.

Si ricorda che, in partnership con Tim, Dazn si è assicurata i diritti di tutte le 10 partite a settimana del massimo campionato, per 840 milioni a stagione.

Ma l’esordio, per chi sperava di godersi le prime partite in tranquillità, non è stato il massimo, anzi.

Prima della prima partita della nuova stagione, diversi utenti hanno segnalato assenze di segnale, blackout e abbassamento della definizione, inondando i social di messaggi di protesta.

Disservizi analoghi si sono verificati anche nella trasmissione di altri incontri.

Dazn ha spiegato che il problema è stato provocato da un picco di accessi, confermando le perplessità relative alle strumentazioni tecniche impiegate dalla piattaforma nel sostenere un numero tanto elevato di collegamenti.

La questione ha assunto una portata tale da indurre persino la Lega di Serie A a trasmettere una comunicazione formale al broadcaster, per chiedere conto di quanto accaduto, soprattutto perché nel fine settimana del 12 settembre si giocheranno Milan-Lazio e Juventus-Napoli, che sicuramente faranno registrare un esponenziale aumento degli accessi.

Federconsumatori ha denunciato la scarsa qualità del servizio,  la Codacons ha chiesto rimborsi automatici per gli abbonati e l’UNC ha presentato un esposto all’Antitrust e all’Agcom.

Proprio l’Agcom ha fatto sentire la sua voce nelle ultime ore.

Agcom: possibili provvedimenti anche di urgenza

Di seguito il testo del comunicato dell’Agcom.

“Il Consiglio di Agcom, nella riunione di oggi, si è occupato della questione della trasmissione delle partite del campionato di calcio di serie A sulla piattaforma DAZN. Come si ricorderà, lo scorso 24 giugno l’Autorità aveva adottato un atto di indirizzo richiamando tutti gli operatori alla necessità di evitare, in occasione della trasmissione delle partite di calcio, un sovraccarico della rete, tale da bloccare o comunque da rallentare il traffico dei dati da parte della generalità degli utenti, anche compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali. A seguito di quell’atto di indirizzo, DAZN ha realizzato una serie di infrastrutture che ad oggi hanno contribuito ad evitare la congestione della Rete. Con ciò, peraltro, la piattaforma ha accettato l’indirizzo e la vigilanza dell’Autorità”.

La nota continua:

“L’Autorità prosegue l’azione di costante monitoraggio dell’intera vicenda, che può rappresentare un importante volano per la digitalizzazione dell’intero Paese. Ad oggi si sono svolti due incontri tecnici con DAZN e tutti gli operatori a cui ne seguirà un altro il 30, dopo la seconda giornata di campionato. Restano aperti, e saranno oggetto di una costante attenzione dell’Autorità, i temi della qualità del servizio offerto agli abbonati, dell’incremento dell’informazione e della tutela dei singoli consumatori, e della pari opportunità di tutti gli operatori di poter distribuire lo streaming delle partite alle medesime condizioni di qualità e velocità. AGCOM si riserva di intervenire con appositi provvedimenti, anche di urgenza, ove ve ne fosse la necessità”.

Le scuse di DAZN, in tutta questa vicenda, erano arrivate qualche giorno fa. Così la società:

“Siamo ovviamente dispiaciuti, consapevoli dell’alto valore del Campionato di calcio di Serie A TIM, delle squadre impegnate e della grande passione di tutti i tifosi. Continuiamo a lavorare, proseguendo nel costante dialogo e collaborazione con l’Autorità e i partner, fondamentali in questo progetto di cambiamento senza precedenti, così come nello sviluppo e nel potenziamento di DAZN Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le CDN globali”.

Ancora DAZN:

“In questi mesi sono state implementate nuove tecnologie e portati avanti importanti cambiamenti a fronte dei quali, già alla fine della prima giornata, sono stati raggiunti ottimi risultati quali l’incremento dell’audience cumulata rispetto agli anni precedenti, parametri migliori relativi all’utente finale, maggiore copertura territoriale. In questo contesto si inserisce quanto accaduto nel corso della partita tra FC Internazionale e Genoa (sabato 21 Agosto), quando si è registrato un picco di traffico, limitato ad un’unica Cdn, risolto nel giro di pochi minuti e che ha avuto un impatto limitato su un gruppo di utenti che hanno poi potuto assistere alle altre partite, dal momento che il problema è stato risolto velocemente”.

Disservizi Dazn, l’impatto su Telecom Italia

Ma che significa tutto questo per Tim? Fortunatamente c’è Tim Vision.

Così Domenico Ghilotti di Equita SIM nella nota del 23 agosto scorso:

“Molti utenti di DaZN hanno lamentato disservizi e una qualità dell’immagine scadente nella prima giornata di SerieA. Secondo Repubblica, gli utilizzatori della piattaforma Tim Vision avrebbero invece avuto meno problemi. Se confermato, questa differenza tra le due piattaforme potrebbe aiutare Tim a raccogliere abbonati a Tim vision, un elemento in aggiunta a un’offerta economica molto interessante con l’accoppiamento con la Champions League di Infinity+ allo stesso prezzo proposto da DaZN per la sola Serie A. È importante però che i problemi tecnici di DaZN vengano superati rapidamente perché si sta creando malumore per la scelta della Lega di Serie A di affidare i diritti alla piattaforma di streaming. Non sono emersi al momento elementi sul numero di clienti che hanno sottoscritto il contratto e, ancora più importante, sulla capacità di questo servizio di portare a nuove attivazioni di contratti UBB. Le nostre stime ipotizzano 1,5 milioni di clienti TIM Vision e 333.000 net adds broadband nel 2021. Il maggior valore aggiunto a nostro avviso arriva proprio da questi ultimi, visto il costo dei contenuti calcio”.

Nelle ultime ore l’Unione nazionale dei consumatori si è fatta sentire di nuovo, indicando nella sua nota il contenuto del comunicato dell’Agcom:

“L’Agcom sulla vicenda Dazn ha annunciato che prosegue l’azione di costante monitoraggio, che è previsto un incontro con l’azienda dopo la seconda giornata di campionato e che saranno oggetto di una costante attenzione i temi della qualità del servizio offerto agli abbonati e, infine, che si riserva di intervenire con appositi provvedimenti, anche di urgenza, ove ve ne fosse la necessità.

“La necessità di intervenire non può che dipendere direttamente dai disservizi che si verificheranno. Se ci fossero di nuovo problemi nella trasmissione delle partite, sarebbe un obbligo emanare provvedimenti d’urgenza per porvi rimedio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Diciamo questo a titolo precauzionale. Non vorremo, insomma, che la mera accettazione da parte di DAZN degli atti di indirizzo o il fatto di aver realizzato una serie di infrastrutture, fosse sufficiente di per sè per far passare in secondo piano il diritto degli spettatori paganti di poter vedere un servizio lautamente pagato” prosegue Dona. “Ovviamente poi la materia è anche di competenza dell’Antitrust, per la parte relativa alla pratica commerciale” conclude Dona.