Notizie Commodity currencies ancora sotto pressione, aussie aggiorna minimi dal 2010

Commodity currencies ancora sotto pressione, aussie aggiorna minimi dal 2010

9 Dicembre 2014 09:12

Si confermano le pressioni ribassiste sulle principali commodity currencies che pagano il calo dei prezzi delle materie prime. Questa mattina il petrolio Brent e Wti sono scivolati sui nuovi minimi a oltre 5 anni con il Brent che quota a Londra poco sopra la soglia dei 65 dollari al barile. 

Gli interventi della banca centrale russa hanno solo in parte tamponato la discesa del rublo che questa mattina si è riportato a ridosso dei minimi storici contro il dollaro Usa in calo di quasi l’1%. Venerdì scorso l’istituto centrale di Mosca è intervenuto con vendite di valuta estera per 1,93 miliardi di dollari provocando un rimbalzo di oltre il 35 del rublo. La scorsa settimana il totale degli interventi della banca centrale è ammontato a 4,53 mld di dollari. Da inizio anno il rublo segna un tonfo di circa il 67%.  Il presidente russo, Vladimir Putin, ha caldeggiato azioni forti per contrastare la speculazione contro il rublo. Attesa in tal senso anche una nuova stretta monetaria nelle riunione di giovedì della banca centrale. 

Tra le valute più legate al petrolio si segnala la debolezza del dollaro canadese, con cross usd/cad salito fino a quota 1,15. Nei pressi dei minimi dal 2009 la corona norvegese con il governo di Oslo che si appresta a tagliare le stime di crescita anche se il premier Erna Solberg ritiene che l’impatto del calo del petrolio nel breve termine “non sarà così grande”. 

Si conferma infine il momento molto difficile per il dollaro australiano sceso a minimi da giugno 2010. La coppia aus/usd ha rotto al ribasso quota 0,83 spingendosi fino a un minimo a 0,8241. Indicazioni negative per la divisa australiana sono arrivate negli ultimi giorni dai due suoi principali partner commerciali, Cina e Giappone. In particolare l’export della Cina ha segnato a novembre un modesto +4,7% annuo rispetto al +8% atteso. Inoltre l’indice sulla fiducia delle imprese australiane diffuso dalla National Australia Bank è scivolato a 1 punto a novembre dai 4 precedenti.