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Unimpresa: nuovo Governo colga debole segnale di speranza

Pubblicato 14 Febbraio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:32
La lettura preliminare del Pil del quarto trimestre diffusi quest'oggi dall'Istat hanno visto il Prodotto Interno Lordo italiano tornare a crescere dopo oltre due anni di recessione. Certo, seppur in linea con le previsioni degli analisti, la crescita è stata modesta: rispetto al terzo trimestre del 2013 il Pil è cresciuto dello 0,1%.

Proprio partendo da questi ultimi dati e in vista dell'ormai imminente cambio al vertice del Governo italiano, con la staffetta Letta- Renzi che attende solo la definitiva ufficializzazione che dovrebbe avvenire a inizio della prossima settimana, Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa ha voluto evidenziare come in questa fase "bisogna rimanere con i piedi per terra: il Pil italiano che è tornato a crescere nella coda dello scorso anno non è un segno di svolta né segna l'inizio della ripresa".

Il numero uno dell'Associazione ha per questo spronato il prossimo esecutivo: "Di fatto l'Italia è in stagnazione, ma il debole segnale di speranza relativo al Prodotto Interno Lordo deve essere colto dal nuovo Governo per consentire alla nostra economia di agganciare definitivamente la crescita".

"La sensazione è che la nuova compagine governativa voglia partire col piede diverso, con intenzioni che paiono positive", ha aggiunto Longobardi, ricordando come per ora "non possiamo che dare fiducia, pur rimarcando due aspetti cruciali per le imprese e pure per le famiglie: fisco e credito".

Secondo il presidente di Unimpresa "il programma del nuovo Governo, che auspichiamo possa camminare fino al termine della legislatura, cioè fino al 2018, non può che ripartire dall'obiettivo di assicurare meno tasse e più finanziamenti bancari".