News Notizie Italia Turismo: Confcommercio, aumenta propensione ai viaggi. Un quarto degli italiani si aspetta un 2016 migliore

Turismo: Confcommercio, aumenta propensione ai viaggi. Un quarto degli italiani si aspetta un 2016 migliore

Pubblicato 30 Dicembre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:56
Segnali positivi arrivano dal turismo in Italia. Secondo l'indagine sull'indice di fiducia del viaggiatore italiano, condotta nel mese di dicembre, elaborata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'istituto Piepoli, il valore dell'indice di propensione al viaggio degli italiani raggiunge nel mese di dicembre un valore di 59 punti (+5% rispetto a dicembre 2014). Un quarto degli italiani, anche grazie alle misure del Governo, si aspetta un 2016 migliore del 2015.
In vista del Capodanno, quasi un italiano su due viaggerà in coppia con il proprio partner, mentre aumenta la dimensione media dei gruppi da 3,9 persone a 4,6 persone. Città d'arte e località di montagna, per l'inizio del 2016, sono le mete più gettonate, in cima alle preferenze di oltre tre Italiani su quattro. La cultura, anche durante il periodo invernale, rimane un traino per il settore turistico italiano. Al tempo stesso, il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi cresce del 12 per cento rispetto a dicembre del 2014, attestandosi a 3,8 notti per viaggio. A livello di destinazione per i prossimi tre mesi, in Italia la meta preferita è il Trentino Alto Adige - per effetto stagione invernale/sciistica che trascina nelle prime posizioni della classifica anche il Veneto - seguito da Toscana e Lombardia. La Spagna rimane in posizione di leadership a livello europeo, come lo scorso mese, davanti a Regno Unito e Francia. Il Nord Africa, a distanza di soli due mesi dall'abbattimento dell'aereo russo in Sinai, torna in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo, scavalcando Stati Uniti e Caraibi che avevano recentemente guidato la classifica. Il successo di EXPO è stato un traino per tutta l'economia italiana e la fiducia che l'Italia sia uscita realmente dalla recessione è condivisa da quattro italiani su dieci. Al contempo sono proprio i giovani che credono maggiormente nella crescita economica nazionale.