Notizie Certificates Tria blinda impegno su discesa debito. Ftse Mib festeggia asta Bot, ma le banche arrancano

Tria blinda impegno su discesa debito. Ftse Mib festeggia asta Bot, ma le banche arrancano

29 Gennaio 2019 17:49

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, interviene oggi sui conti pubblici ribadendo l‘impegno del governo a ridurre il debito. “Il debito pubblico alto in Italia è un’eredità del passato” – ha detto il ministro  intervenendo a Washington al Peterson Institute for International Economics. Tuttavia il debito alto, assicura il titolare del dicastero di via XX Settembre, è “totalmente sostenibile”, ribadendo così l’impegno del Governo a “ridurlo in modo continuo e progressivo”.

 

Parole che insieme all’asta Bot hanno contribuito a sostenere l’umore di Piazza Affari che ha archiviato la seduta con un buon recupero. Il Ftse Mib è andato a chiudere in rialzo dello 0,48% a quota 19.701 punti, segnalandosi come il migliore tra i maggiori indici europei. In attesa di sviluppi sul fronte Brexit e dei conti di Apple, gli investitori in Italia si sono concentrati sulla forte domanda evidenziata dall’asta Bot. Il Tesoro ha assegnato titoli a sei mesi per complessivi 6,5 miliardi di euro al rendimento medio di -0,025%. Si tratta del rendimento più basso da aprile 2018. Indicazioni molto forti dalla domanda che è stata di 11,83 miliardi (rapporto di copertura è stato pari a 1,82 volte).

Ubi guida cali delle banche

L’asta Bot ha favorito l’ulteriore discesa dello spread ai minimi a oltre 4 mesi. Indicazioni positive dall’obbligazionario che non hanno però trainato il settore bancario con chiusure miste per i testimonial del settore: -1% circa per Unicredit e Banco BPM, peggio ha fatto Ubi (-1,93%), mentre Intesa Sanpaolo è salita dello 0,15%; quest’ultima ha fatto l’ingresso nel mondo dell’insurtech. Il big bancario guidato da Carlo Messina è entrato nel capitale di Yolo, gruppo italiano di servizi e d’intermediazione assicurativa digitale, fondato da Simone Ranucci Brandimarte e Gianluca De Cobelli nel 2017.

Sul parterre di Piazza Affari ennesima seduta in rialzo per Azimut, salita di quasi il 3 per cento. Perde quota invece la Juventus (-6,75%) con l’affiorare di prese di profitto dopo il balzo del 50% da quanto il titolo è entrato a far parte del Ftse Mib il 28 dicembre scorso.