Notizie Notizie Italia Test sull’applicazione immediata di Basilea 3, impatto su banche italiane da 40 mld di euro

Test sull’applicazione immediata di Basilea 3, impatto su banche italiane da 40 mld di euro

16 Dicembre 2010 13:25

E se le nuove regole di Basilea 3 venissero applicate immediatamente? Secondo un comunicato diffuso dalla Banca d’Italia, i gruppi bancari italiani avrebbero bisogno di 40 miliardi di euro per mantenere il Core Tier sopra il 7%. La simulazione ha coinvolto circa il 75% del comparto bancario italiano sui dati di bilancio a fine giugno, tenendo conto del rafforzamento patrimoniale già realizzato dal alcuni istituti di credito. La stima, ovviamente, non incorpora alcuna previsione circa il contributo che i redditi futuri potranno fornire al rafforzamento patrimoniale né delle strategie aziendali che le banche potranno adottare per adeguarsi alla nuova regolamentazione.


Nuove norme pubblicate oggi dal Comitato di Basilea, in linea con le richieste dei leader del G20 e con le indicazioni del Financial Stability Board. Le linee fondamentali della riforma erano state approvate lo scorso 12 settembre, per poi essere ratificate a novembre durante il G20 di Seul. Le nuove regole di Basilea 3 hanno sostanzialmente 4 obiettivi: perseguire il rafforzamento della qualità e della quantità del capitale bancario; contenere la leva finanziaria del sistema; attenuare i possibili effetti pro ciclici delle regole prudenziali; controllare più attentamente il rischio di liquidità. I nuovi standard entreranno in vigore con gradualità dal primo gennaio del 2013.


Il primo commento ai dati diffusi dal Comitato di Basilea è arrivato dal direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomani. “Le banche italiane sono solide e in grado di sostenere l’impatto di applicazione delle nuove regole”, ha dichiarato Saccomani aggiungendo che “rispetto alle iniziali valutazioni, Bankitalia è riuscita ad ottenere una significativa attenuazione dell’iniziale rigore su alcune specificità nazionali come le partecipazioni in aziende bancarie o assicurative”.


L’effetto della riforma sulle banche è stato stimato attraverso un articolato studio d’impatto quantitativo (Quantitative Impact Study). Se la riforma fosse entrata interamente in vigore a fine 2009, le banche dei Paesi del G20 avrebbero mostrato esigenze di capitalizzazione per circa 600 miliardi di euro.