News Notizie Italia Tasi: Codacons, più chiarezza su detrazioni altrimenti rischia di essere più ingiusta dell’IMU

Tasi: Codacons, più chiarezza su detrazioni altrimenti rischia di essere più ingiusta dell’IMU

Pubblicato 4 Marzo 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:32
La Tasi, la nuova imposta sulla casa relativa ai servizi indivisibili, rischia di andare a incidere sui bilanci delle famiglie più dell'IMU. Il Codacons oggi chiede al governo maggiore chiarezza con la fissazione diretta dei paletti in merito alle detrazioni. "Se gli effetti devono essere equivalenti a quelli dell'Imu - rimarca l'associazione dei consumatori - tanto valeva ribadirli, a cominciare dalla detrazione di 200 euro per l'abitazione principale. Altrimenti è solo una scusa per lavarsene le mani con il pretesto del federalismo, attribuendo ai comuni la responsabilità di rendere la Tasi più ingiusta dell'Imu".

Il Codacons rimarca che, in assenza di detrazioni, anche senza innalzare ulteriormente l'aliquota della Tasi dal 2,5 al 3,3 per mille, pagheranno di più tutte le famiglie con una rendita catastale inferiore a 793 euro. In presenza di un figlio la soglia sale a 992 euro. Con due figli si sale a 1190 euro. Chi ha una rendita catastale di 400 euro pagava, di Imu, senza figli, 69 euro. Di Tasi ora ne pagherà 168, ossia 99 euro in più. Differenza che sale a 168 in presenza di 2 figli. Con rendita da 500 euro l'aggravio nel passaggio da Imu a Tasi va da 74, senza figli, a 174, con due figli. Si fa presente che queste differenze sono con aliquota al 2,5 per mille. "Se salissimo al 3,3 per mille la stangata salirebbe ulteriormente", avverte il Codacons.