Notizie Sterlina: parole Carney (BoE) non cambiano gli scenari di politica monetaria britannici

Sterlina: parole Carney (BoE) non cambiano gli scenari di politica monetaria britannici

27 Marzo 2015 15:10

Il governatore della Bank of England Mark Carney parrebbe aver smentito, con le dichiarazioni di stamattina, il capo economista dell’Istituto centrale britannico Andy Haldane. Carney ha affermato che “la prossima mossa sui tassi di interesse sarà al rialzo” mentre lo scorso 12 marzo Haldane aveva al contrario detto che “in caso di persistenza di bassa inflazione” i tassi di interesse avrebbero potuto essere tagliati. L’effetto delle parole del governatore della Bank of England è stato un recupero della sterlina. Marco Bò, esperto di mercati valutari di Alternativefinance, ricorda che “la sterlina ha vissuto gli ultimi due mesi sull’ottovolante della volatilità dapprima scontando un rialzo dei tassi prezzato dal mercato con il massimo a 1,5552 in data 27 febbraio nei confronti del dollaro, salvo poi perdere all’incirca il 6% e tornare ai minimi del 2013 in area 1,46 il 18 marzo”. Cosa aspettarsi ora?
 
Nonostante le dichiarazioni di Carney di stamane, secondo Marco Bò lo scenario all’interno del Comitato di politica monetaria della Bank of England (MPC) non è cambiato. 
 
Le previsioni di inflazione a zero nel breve termine (3 mesi) in Gran Bretagna – spiega Bò –  se non addirittura negative secondo le stime previste per aprile, hanno allontanato l’eventualità di un rialzo del costo del denaro in Uk. Le dichiarazioni di oggi da parte di Carney circa la volontà di alzare piuttosto che abbassare i tassi di interesse hanno ridato fiato al pound ma a mio avviso la prudenza che regna all’interno dell’MPC inglese (MPC) non farà modificare l’attuale politica monetaria durante il 2015. Sia il referendum scozzese che le prossime elezioni in Inghilterra sono fattori di rischio da ponderare prima di posizionarsi sulla sterlina, che rimane costruttiva nel breve periodo (1 settimana) soprattutto nei confronti di Aussie dollar e New Zeland dollar con obiettivi rispettivamente a 1,9330/1,938 e 1,99, neutrale nei confronti del dollaro con un trading range 1,48-1,51 e ribassista sul cross Eur/Gbp con target a 0,77″.