Notizie Notizie Italia Sky inizia la guerra dei prezzi con Mediaset per la prossima Serie A

Sky inizia la guerra dei prezzi con Mediaset per la prossima Serie A

28 Giugno 2010 09:30

Sky Italia inizierà oggi la guerra dei prezzi sulla televisione italiana, in modo da contenere le perdite di abbonamenti nei confronti della rivale Mediaset. La notizia è stata riportata dal Financial Times, secondo cui la conferma ufficiale dovrebbe essere annunciata oggi.


La battaglia tra le due emittenti ruota attorno al prossimo campionato di calcio di Serie A. L’emittente di Rupert Murdoch è pronta a ridurre il prezzo del suo abbonamento per le partite della massima divisione italiana: un taglio del 25% che porterebbe il costo dell’abbonamento dagli attuali 39 euro a 29 euro al mese.


“Il taglio dei prezzi è inevitabile in uno scenario così competitivo”, commenta un’analista di Bernstein Research al Financial Times. Infatti Sky si porterebbe più vicino ai prezzi di Mediaset Premium, la pay per view del gruppo di Cologno Monzese. “Al momento l’offerta di Mediaset rimarrebbe con un pricing inferiore a 19 euro”, sottolinea Equita sim che si attende per il Biscione “600 mila nuove tessere all’anno nel 2010-2011 con un contributo a livello di Ebit dello 0% nel 2010 e del 2% nel 2011”.


Equita mantiene una view positiva su Mediaset con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 6,3 euro. A Piazza Affari, il titolo sembra aver risentito della notizia riportata dal quotidiano britannico. L’azione, infatti, guadagna al momento lo 0,16% a 4,82 euro mentre l’indice di riferimento Ftse Mib balza dell’1,10% a 20.179 punti.


“Non la chiamerei guerra dei prezzi, ma proponiamo invece un’offerta molto superiore al prezzo più basso dell’offerta Mediaset”, afferma al Financial Times Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, che si aspetta “una buona crescita negli abbonamenti trainata dall’effetto Coppa del Mondo”. Infine Sky dovrebbe adottare per la divisione italiana lo stesso simbolo di British Sky Broadcasting. Una mossa che rafforza le supposizioni secondo cui il magnate australiano potrebbe mettere sotto lo stesso ombrello le controllate italiana e inglese e pure quella tedesca (Sky Deutschland).