News Notizie Italia Settore auto: Anfia, aumento accise benzina è segnale negativo che non aiuta ripresa

Settore auto: Anfia, aumento accise benzina è segnale negativo che non aiuta ripresa

Pubblicato 24 Marzo 2011 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:13
Si accende la polemica sull'aumento delle accise sulla benzina di uno o due centesimi annunciato ieri dal governo per liberare risorse destinate a reintegrare il Fondo Unico per lo Spettacolo. Decisione inaspettata, rimarca oggi l'Anfia, che desta preoccupazione per le ricadute negative che un simile segnale può avere sui ritmi di ripresa del nostro Paese. "Il provvedimento che servirà, in particolare, a garantire il tax credit per il cinema abolendo l'annunciata la tassa di un Euro sul biglietto d'ingresso si scontra con il rincaro dei prezzi dei carburanti a cui abbiamo assistito nell'ultimo mese, con il prezzo del greggio in continua ascesa a causa della situazione di instabilità politica del Sud del Mediterraneo, aggravata dalla recente crisi libica", ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. L'associazione dei costruttori di veicoli in Italia rimarca come il settore automotive in Italia è il comparto che dà il contributo più significativo alle entrate fiscali dello Stato, con oltre 67 miliardi di euro nel 2009, pari al 4,5% del pil. "Infine - ha concluso Razelli - siamo preoccupati per le conseguenze che questo rincaro potrebbe produrre in termini di aumento dell'inflazione e riduzione dei consumi, proprio in un momento in cui, invece, per far ripartire il mercato, occorrerebbe risollevare la fiducia dei consumatori. In questa direzione vanno le misure per la ripresa varate da altri Paesi europei come la Gran Bretagna che, ad esempio, ha ridotto di un penny l'accisa sul carburante".