News Notizie Italia SanPaolo Imi: Iozzo, non ci siamo venduti a Milano

SanPaolo Imi: Iozzo, non ci siamo venduti a Milano

Pubblicato 16 Ottobre 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:15
"Se proprio dovessi lo definirei un accordo addirittura sbilanciato a favore di Torino. Sicurissimo". Alfonso Iozzo, amministratore delegato di SanPaolo Imi e gran negoziatore della fusione con Banca Intesa prova, senza giri di parole, a mettere a tacere quanti continuano a pensare che la superbanca sia il risultato di una vendita camuffata di Piazza San Carlo a Ca' de Sass. Alla domanda nell'intervista rilasciata a La Repubblica su dove trovi tanta sicurezza Iozzo risponde: "La prima è nel modello dell'azionariato che vede una prevalenza del SanPaolo rispetto a Intesa, nella quale Cariplo ha il 5 per cento, Generali un po' meno del 5, il gruppo bresciano meno del 2, mentre Agricole e Cariparma sono destinati ad uscire. Da questa parte restano la Compagnia SanPaolo, le Fondazioni di Padova e Bologna, Ifil, Reale. Anche senza il Santander la predominanza è evidente". Anche se gli spagnoli hanno detto no Iozzo si dice fiducioso sul fatto che si possa ancora discutere. "Il Santander è assieme a noi da dieci anni. Dopo tanto tempo si può trovare una linea di interessi comuni", argomenta il numero uno del SanPaolo. Mentre a proposito di Eurizon Iozzo parafrasa Corrado Passera dicendo che "Eurizon sarà il nostro rappresentante nel risparmio gestito qualunque cosa faremo in questo campo" e assicura "il progetto andrà avanti ed è sempre prevista la quotazione, anche se in tempi un po' più lunghi rispetto a quanto stabilito originariamente".