Ricucci si confessa per 8 ore dai Pm
Interrogatorio fiume per Stefano Ricucci in Procura a Milano sentito per oltre otto ore, e il cui verbale è stato secretato. Arrivato in mattinata al quarto piano del Palazzo di Giustizia, l'immobiliarista romano accusato di aggiotaggio, insider trading e ostacolo dell'attività degli organi di vigilanza, è stato sentito dai pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, titolari delle indagini, anche alla presenza del procuratore aggiunto Francesco Greco. E' stato un Ricucci-show con un fiume in piena a cui era difficile anche porre le domande. Durante l'interrogatorio, durato fino a sera, l'immobiliarista ha prodotto alcuni documenti e fornito la sua versione dei fatti. L'avvocato Corso Bovio, difensore insieme alla collega Grazia Volo, nei giorni scorsi aveva chiesto ai magistrati milanesi il confronto. Lo scopo sarebbe non solo di ottenere il dissequestro del suo pacchetto di azioni Antonveneta ed evitare che i pm chiedano la proroga del provvedimento interdittivo ma anche evitare il sequestro delle plusvalenze realizzate cedendo la quota ad Abn. Ad animare l'interrogatorio ci sarebbe stata anche la questione Rcs. "Abbiamo Parlato di tutto. Non ho nulla da nascondere" ha detto Ricucci all'uscita dalla Procura.