Notizie Notizie Italia Rcs: l’assemblea approva l’aumento. Sì di Rotelli, contrario Della Valle

Rcs: l’assemblea approva l’aumento. Sì di Rotelli, contrario Della Valle

31 Maggio 2013 07:25

Rcs può tirare un sospiro di sollievo. L’assemblea riunitasi ieri ha infatti approvato l’aumento di capitale fino a 600 milioni di euro, 400 milioni da sottoscrivere entro la metà di luglio e i restanti 200 entro la fine del 2015, nonostante il no giunto dai delegati di Diego Della Valle (8,7%), tra cui l’avvocato Sergio Erede. Alla riunione era presente l’86,7% del capitale, a favore ha votato l’82,1% del capitale in assemblea, il 10,02% ha espresso voto contrario e il 7,8% si è astenuto, tra cui Paolo Merloni (2%) ed Edizione (4,7%) della famiglia Benetton. Sì alla ricapitalizzazione invece da Giuseppe Rotelli (16,6%). Reagisce bene il titolo questa mattina a Piazza Affari dove segna un rialzo dell’1,55% a 0,721 euro.

Soddisfazione per il presidente di Rcs, Angelo Provasoli. “Sebbene i soci ci hanno fatto un po’ sudare alla fine siamo felici di aver avuto ampio consenso”, ha commentato al termine dell’assemblea durata oltre nove ore. Ora, ha spiegato Provasoli, c’è da attuare il piano mentre le sottoscrizioni all’aumento inizieranno nel mese di giugno, augurandosi che tutto proceda bene nell’interesse della società e di tutti gli azionisti. “Sono convinto che i risultati ci saranno”. Parole di apertura verso Della Valle, che ha proposto rivisitazioni del piano industriale dell’amministratore delegato, Pietro Scott Jovane: “La rivisitazione del piano, se sarà necessaria, la faremo. L’affinamento in corso d’opera era previsto dall’inizio”, ha detto il presidente.

L’Ad aveva dipinto un fosco quadro in caso l’aumento di capitale non fosse passato in assemblea: la preparazione urgente di un piano alternativo, la proposta di un nuovo aumento di capitale e la ristrutturazione del proprio indebitamento. Piano che  avrebbe dovuto contemplare anche la dismissione di asset no core, oltre alla discussione con le banche di una rimodulazione della struttura dell’indebitamento. “Anche se il patrimonio netto è positivo – ha spiegato Jovane – la società ha bisogno di incrementare il proprio patrimonio e il Cda dovrebbe valutare un nuovo aumento di capitale da presentare ai soci”.