Notizie Notizie Italia Prometeia: la ripresa si consolida nel 2015, Pil visto a +0,7% in media. Jobs Act spingerà occupazione

Prometeia: la ripresa si consolida nel 2015, Pil visto a +0,7% in media. Jobs Act spingerà occupazione

29 Gennaio 2015 11:11
In Italia assisteremo ad un consolidamento della ripresa economica nel corso del 2015. E’ quanto emerge dal Rapporto di Previsione di gennaio sulle prospettive di breve-medio termine stilato da Prometeia. Ancora timidamente nel corso di questo primo trimestre (+0,1%), ma con più vigore a partire dai trimestri centrali, favoriti anche dagli effetti dell’afflusso turistico per l’Expo milanese, la ripresa si consoliderà e porterà la crescita del Pil allo 0,7% nella media dell’anno, due decimi in più rispetto a quanto stimato tre mesi fa. L’accelerazione più forte si manifesterebbe nel corso di quest’anno quando la crescita tendenziale negativa (-0,4%) dell’ultimo trimestre del 2014 diventa positiva all’1,3% nell’ultimo trimestre del 2015. Gli effetti espansivi dello scenario descritto si rafforzeranno nel corso del 2016, quando la crescita del Pil raggiungerebbe l’1,4%, per poi proseguire su ritmi analoghi sino al termine del 2017.
L’inflazione rimarrà molto bassa per tutto l’anno ma l’aumento delle quotazioni del petrolio e la ripresa ciclica la riporteranno superiore all’1% nel 2016. Spinte limitate dall’estero ma, soprattutto, margini di capacità produttiva inutilizzata che rimangono ampi conterranno l’inflazione largamente al di sotto del 2% per tutto l’orizzonte di previsione. Una ripresa trainata da esportazioni e consumi, dunque, mentre gli investimenti si risolleveranno più gradualmente, una volta che la crescita della domanda aggregata si sarà consolidata. Favorita dalle misure di riduzione del cuneo fiscale, l’occupazione tornerà a crescere, anche se il processo di riduzione della disoccupazione procederà con lentezza e il tasso di disoccupazione sarà ancora superiore all’11% nel 2017.
Con focus sugli investimenti, per Prometeia sembrerebbe probabile che questi riprendano ad aumentare già dai primi mesi del 2015, con effetti visibili soprattutto nei dati del prossimo anno a causa di un effetto di trascinamento del 2014 per il 2015 negativo e significativo (-1% secondo le stime di Prometeia). L’incremento medio annuo sarebbe, infatti, modesto nel 2015 (0,4%) e supererebbe il 3% sia nel 2016 sia nel 2017.
Sul fronte lavoro, se l’attesa della decontribuzione sui nuovi assunti può essere all’origine di parte della caduta di occupazione dei mesi finali del 2014, simmetricamente ci si può aspettare un rimbalzo positivo in questi primi mesi dell’anno, quando i nuovi assunti a tempo indeterminato beneficeranno dello sgravio. Al netto di inattesi movimenti dell’offerta di lavoro, quindi, benefici fiscali e miglioramento delle prospettive macroeconomiche faranno sì che il 13,4% risulti un punto di massimo del tasso di disoccupazione. Ma la ripresa dell’occupazione, una volta consolidatasi quella della domanda, procederà con estrema lentezza e la riduzione del tasso di disoccupazione sarà frenata dalla crescita dell’offerta di lavoro. Nel 2015 il tasso di disoccupazione rimarrà al 12,8%, fermo al livello medio del 2014, pur a fronte di un aumento di circa 110 mila occupati.
Sull’orizzonte di previsione si cominceranno a dispiegare gli effetti del Jobs Act, una riforma strutturale potenzialmente di ampia portata. Approvata a inizio dicembre dal Parlamento, delega il Governo (che ha sei mesi di tempo) a legiferare su tutti gli aspetti del mercato del lavoro, dalla normativa sugli ammortizzatori sociali, sui servizi per l’impiego, sulle politiche attive e passive alla disciplina dei contratti (introduzione del contratto a tutele crescenti) e alla conciliazione tra lavoro e famiglia. L’impatto effettivo potrà quindi essere compiutamente valutato solo una volta che il processo di approvazione dei decreti delegati sia terminato, processo che si è avviato alla vigilia di Natale con riferimento alle modalità di introduzione del contratto a tutele crescenti e alle norme sui licenziamenti.