Notizie Notizie Italia Pistorio presidente Telecom a mezzo servizio

Pistorio presidente Telecom a mezzo servizio

9 Maggio 2007 06:42

Pasquale Pistorio non molla le redini di Telecom Italia, ma dovrà accontentarsi delle sole deleghe già affidate al suo predecessore Guido Rossi. Il cda di ieri pomeriggio riunito per l’approvazione dei conti trimestrali ha infatti conservato le deleghe strategiche in capo al vicepresidente esecutivo Carlo Buora e all’amministratore delegato Riccardo Ruggiero. Pistorio fa comunque parte del comitato strategie, unitamente a Buora e Ruggiero e da ieri a Renato Magliaro, il condirettore generale di Mediobanca.


 


Pistorio può però contare su un appoggio a termine da parte dei nuovi azionisti riuniti in Telco, la società di nuova costituzione che ingloberà Olimpia e che controllerà con il 23,6% Telecom. Ieri ha parlato Corrado Passera, ad di uno dei soci di Telco, Intesa Sanpaolo. A chi gli chiedeva in merito a una eventuale sostituzione di Pistorio, Passera ha risposto che “questa è una decisione che sarà presa da tutti i soci italiani quando l’operazione sarà conclusa”, riferendosi esplicitamente al definitivo passaggio di mano di Olimpia.


 


Dal cda Telecom è emerso inoltre che del comitato per il controllo interno e per la corporate governance faranno parte Paolo Baratta, Domenico De Sole, Diana Bracco, Luigi Fausti e Cesare Vecchio, mentre il comitato per la remunerazione sarà composto da Fausti e da Stefano Cao, Renzo Capra e Luigi Zingales, i tre nuovi consiglieri eletti dalle minoranze.


 


Telecom Italia ha chiuso il trimestre con un fatturato in crescita dello 0,8% a 7,54 miliardi di euro, un margine operativo lordo in calo del 4,3% a 3,154 miliardi e un risultato operativo che ha registrato una flessione dell’11% a 1,763 miliardi. Voci straordinarie, tra cui la rivalutazione delle attività argentine hanno però consentito di raggiungere un utile netto di 775 milioni, pari a una crescita del 4,2%. La società prevede una contrazione del dividendo nel 2007 rispetto agli 0,14 euro dell’ultima cedola e un rapporto debiti/ebitda inferiore a 3.