Notizie Certificates Piazza Affari: oggi riflettori su FCA, Pirelli e titoli oil. Tim punta su Altavilla come ceo

Piazza Affari: oggi riflettori su FCA, Pirelli e titoli oil. Tim punta su Altavilla come ceo

15 Novembre 2018 09:58

Piazza Affari sull’altalena anche oggi con gli investitori che continuano a guardare con preoccupazione al rischio Italia con la mancata modifica della Manovra e l’acuirsi dei timori sulla crescita a livello globale. L’indice Ftse Mib, dopo un avvio in progresso di circa lo 0,7%, segna alle 10:12 una flessione dello 0,24% quota 19.022 punti. Dopo la risposta dell’Italia all’Ue, con la conferma dell’impianto e dei numeri della Manovra, il mercato è già proiettato ai prossimi sviluppi con l’avvio della procedura di infrazione che appare scontato anche se il governo è al lavoro per convincere Bruxelles a non usare la mano forte contro l’Italia e il premier Giuseppe Conte vorrebbe convincere la Commissione UE a processare l’Italia solo sul deficit e non sul debito.

A livello globale rimangono alti i timori sulla crescita e relativamente all’Europa ieri si è confermato il rallentamento nel terzo trimestre (+0,2% t/t) con la Germania in flessione (-0,2%t/t) per la prima volta dal 2015. Nel corso della mattina verranno diffuse le vendite al dettaglio della Gran Bretagna e la bilancia commerciale dell’Eurozona. Nel pomeriggio l’attenzione si sposterà Oltreoceano con le le vendite al dettaglio e le scorte delle imprese.

Le storie di oggi sul Ftse Mib, da Fca a Pirelli

Sul parterre di Piazza Affari soffre Stm che cede oltre il 2% pagando la debolezza dell’hi-tech statunitense con Apple scivolata ieri ai minimi a oltre 4 mesi con un calo giornaliero di quasi il 3%.

Bene invece Mediaset (+0,32%) dopo il tracollo di ieri complici i deboli riscontri trimestrali e i timori sulla raccolta pubblicitaria. In recupero anche i titoli oil (+0,73% Eni e +1,05% Saipem).

Cede alle vendite, dopo un avvio positivo, il titolo FCA (-0,53%)  complici i deboli riscontri di ottobre in Europa con immatricolazioni in calo del 13,3% per il gruppo italo-americano, facendo peggio del mercato e con quota di mercato passata dal 6,3% al 5,9 per cento. “Anche in ottobre la nuova normativa Wltp ha parzialmente influenzato il mercato mentre Fca ha proseguito nella sua strategia di privilegiare la qualità delle vendite. La crescita di Jeep continua mese dopo mese”, ha commentato Pietro Gorlier, chief operating officer per la regione Emea.

Cede circa mezzo punto percentuale Pirelli che ha visto quasi raddoppiare gli utili nei primi nove mesi dell’anno e ha confermato i target di profittabilità per l’intero 2018 mentre ha rivisto al ribasso quello sui ricavi a causa della debolezza del Sud America. Il gruppo della Bicocca ha registrato da gennaio a settembre un utile netto di 378,1 milioni, in rialzo del 90% rispetto ai 198,9 milioni dello stesso periodo del 2017. I ricavi sono stati pari a 3,9 miliardi, con una crescita organica del 4,4%.

Tim verso la scelta di Altavilla

Rimangono accesi i riflettori su Telecom Italia che questa mattina dovrebbe porre le basi per la scelta del successore di Amos Genish, sfiduciato martedì dal cda. Oggi, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, si riunirà il Comitato Nomine e Remunerazione di Telecom Italia per gli adempimenti relativamente alla individuazione del nuovo amministratore delegato. In pole position per il ruolo di ad ci sarebbe Alfredo Altavilla, ex braccio destro di Sergio Marchionne in FCA. Altavilla è entrato nel board di Telecom la scorsa primavera. Il gruppo starebbe valutando la nomina di due direttori generali da affiancare ad Altavilla. Uno dei due dovrebbe essere Pier Giorgio Peluso, attuale direttore finanziario del gruppo, già presente in azienda dal 2012.

La decisione finale sarà poi presa nel cda straordinario convocato per domenica 18 novembre.

 

(notizia aggiornata alle 10:12)