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Piazza Affari chiude in ribasso, utility ancora sotto pressione. Sprint di Mps

Pubblicato 14 Novembre 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:49
Piazza Affari ha chiuso in ribasso complice la continua pressione sulle utility in una prospettiva di rialzo dei tassi d'interesse e di ripresa dell'inflazione. Questa prospettiva, in attesa dell'intervento di Janet Yellen giovedì davanti al Comitato economico del Congresso Usa, non ha arrestato l'ondata di vendite sui titoli governativi. Il rendimento del Treasury decennale è salito al 2,24%, sui massimi da gennaio, mentre il tasso del Btp è arrivato oltre il 2,1%. Lo spread Btp-Bund ha rivisto area 180 punti base, livello più alto da agosto 2014. Sul valutario è proseguita la forza del dollaro che ha raggiunto i massimi da inizio anno contro l'euro. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,75% a 16.686 punti.

La prospettiva di rialzi globali dei tassi d'interesse si è fatta sentira ancora sulle utility, il comparto più sotto pressione a Piazza Affari, specialmente quelle attive nei business regolamentati: Atlantia ha ceduto il 2,83% a 19,89 euro, A2A il 2,11% a 1,112 euro, Snam il 2,41% a 3,484 euro e Terna il 3,75% a 3,898 euro. Protagonista di seduta Mps che ha mostrato un balzo dell'11,43% a 0,279 euro in attesa delle comunicazioni del Cda, che oggi doveva fare il punto sulle eventuali manifestazioni d'interesse fino ad ora raccolte dalla banca per sottoscrivere il piano di rafforzamento patrimoniale. Tra i più tonici da segnalare Azimut (+1,56% a 16,91 euro) e Exor (+3,23% a 38,39 euro).

La holding della famiglia Agnelli ha diffuso nel primo pomeriggio di venerdì scorso i risultati del terzo trimestre 2016, dai quali è emerso un utile salito a 844,2 milioni di euro. Bene Tenaris (+1,83% a 14,45 euro) che ha sfruttato la promozione a overweight dal precedente equalweight da parte di JP Morgan. Gli analisti hanno sottolineato i buoni conti del terzo trimestre e la ventata di ottimismo sul settore shale oil portata dalla vittoria di Donald Trump. Infine ben comprata Campari (+2,02% a 8,60 euro) con gli analisti di Raymond James che hanno promosso il titolo a outperform dal precedente market perform.