News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in rialzo, vola Mediaset. Ben comprate Fiat e banche

Piazza Affari chiude in rialzo, vola Mediaset. Ben comprate Fiat e banche

Pubblicato 17 Gennaio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:23
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in rialzo aumentando i guadagni dopo il dato Usa sulle costruzioni di nuove case negli Stati Uniti, che a dicembre sono aumentate del 12,1% a 954 mila unità, il massimo da giugno 2008. I mercati hanno snobbato l'allarme quello lanciato dalla Bce, che nel suo Bollettino mensile ha mostrato crescenti preoccupazioni per la situazione politica italiana. Secondo l'Eurotower l'incertezza politica minaccia il futuro del Paese mettendo in fuga i capitali degli investitori e ponendo un freno alla ripresa. A detta della Bce la debolezza dell'economia continentale dovrebbe protrarsi anche nel 2013, anche se una graduale ripresa dovrebbe materializzarsi nella seconda parte dell'anno. I pericoli di una fiammata dei prezzi rimangono invece moderati. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo dell'1,43% a 17.587 euro.

Mediaset è volata in testa al paniere principale con un balzo del 9,03% a 1,908 euro in scia alla promozione di Credit Suisse a outperform. Ben comprati i titoli delle banche: Mediobanca ha guadagnato il 2,95% a 5,41 euro, Ubi Banca il 3,43% a 3,976 euro, Unicredit il 2,41% a 4,34 euro, Monte dei Paschi l'1,81% a 0,298 euro, Intesa SanPaolo l'1,71% a 1,49 euro, Banco Popolare l'1,34% a 1,508 euro. Le parole di Sergio Marchionne hanno trascinato Fiat (+6,18% a 4,50 euro). L'Ad del Lingotto si è detto pronto a confermare tutti gli impegni di Fiat in Italia. Per quanto riguarda il recente accordo con Gac in Cina, Marchionne ha dichiarato che la produzione probabilmente potrà iniziare tra 18 mesi e si potranno produrre 100 mila Jeep all'anno nello stabilimento di Guangzhou, con la possibilità di un'espansione a 200 mila vetture. Tod's (+2,20% a 102,1 euro) ha toccato i nuovi massimi storici a 102,4 euro. Telecom Italia (+1,47% a 0,758 euro) sotto i riflettori dopo aver rinviato sulla cessione di Ti Media e La7 a prima del 7 febbraio, data in cui si riunirà il prossimo board del colosso delle telecomunicazioni.