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Piazza Affari chiude in moderato ribasso, ancora acquisti sulle banche

Pubblicato 8 Gennaio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:14
Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso in scia all'andamento debole di Wall Street con l'attesa degli investitori rivolta alla pubblicazione questa sera dei verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve. Riunione nella quale la Banca centrale Usa decise di ridurre a 75 miliardi di dollari il suo piano mensile di acquisto asset. Nel pomeriggio è arrivata un'altra conferma della ripresa Usa: il sondaggio ADP di dicembre ha mostrato che negli Stati Uniti sono stati creati 238 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, in rialzo dai 215 mila del mese precedente e meglio delle attese che indicavano 200 mila nuovi posti. Nell'Eurozona l'attenzione è incentrata sulla riunione di domani della Bce che non dovrebbe lasciare invariati i tassi. Le preoccupazioni maggiori sono incentrate sull'euro forte e sul calo dell'inflazione (0,8% a dicembre). In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,17% a 19.436 punti.

Gli acquisti continuano a premiare i titoli delle banche: Banco Popolare ha guadagnato l'1,31% a 1,55 euro, Montepaschi lo 0,59% a 0,186 euro, Popolare dell'Emilia Romagna l'1,96% a 7,54 euro, Intesa SanPaolo il 2,17% a 1,929 euro, Unicredit l'1,98% a 5,925 euro, Ubi Banca lo 0,49% a 5,10 euro. In controtendenza la Popolare di Milano (-2,47% a 0,489 euro) che ieri aveva mostrato un balzo dell'8%. Restando nel comparto finanziario Generali ha guadagnato lo 0,69% a 17,40 euro dopo le indiscrezioni apparse questa mattina su Il Sole 24 Ore secondo cui Bi-Invest di Andrea Bonomi sarebbe vicina ad acquistare la maggioranza di Thalia, alternative asset management company di Lugano di proprietà di Banca della Svizzera Italiana (Bsi), a sua volta controllata da Generali. Ancora positiva Mediaset dopo un 2013 da record archiviato con un balzo di oltre 120 punti percentuali. Ieri il titolo del gruppo di Cologno Monzese ha guadagnato oltre il 5,50%, mentre oggi ha mostrato un progresso dello 0,55% a 3,66 euro. Di contro le vendite hanno colpito Salvatore Ferragamo che ha perso il 5,80% a 26 euro, mentre Fiat ha ceduto l'1,57% a 6,58 euro dopo che Moody's ha posto sotto osservazione per un possibile downgrade il giudizio Ba3 del Lingotto.