News Notizie Italia Piazza Affari chiude debole nonostante Draghi, sprint di Tim in attesa del nuovo ad

Piazza Affari chiude debole nonostante Draghi, sprint di Tim in attesa del nuovo ad

Pubblicato 16 Novembre 2018 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:13
Piazza Affari fallisce il tentativo di rimbalzo e l'indice Ftse Mib rimane sotto la soglia dei 19 mila punti (-0,14% a quota 18.878 punti) riavvicinando pericolosamente i minimi di periodo. Dopo le tensioni di ieri sul fronte Brexit in scia alle dimissioni di quattro ministri tra cui il ministro responsabile della Brexit, Dominic Raab, oggi il mercato è tornato a guardare alle prospettive economiche e alle tensioni commerciali in vista del G20 di fine mese.

In mattinata Mario Draghi ha acceso i riflettori sulle prossime mosse della Bce. L'Eurotower il prossimo mese potrebbe ridiscutere la guidance sul rialzo dei tassi, attesi invariati almeno fino a tutta l'estate 2019. Il mutato scenario economico, con congiuntura in rallentamento, potrebbe indurre la Bce a temporeggiare più a lungo.


Tra i singoli titoli scatto di Brembo (+2,19%). Segno più anche per Telecom Italia (+1,9%) in attesa di sapere chi sarà il prossimo amministratore delegato. Il cda per la nomina è previsto domenica. Luigi Gubitosi, ex ad di Wind e dg Rai, fino a ieri era dato come come candidato numero uno alla successione di Amos Genish. L'altro nome forte è Alfredo Altavilla. Dalla Spagna oggi è rimbalzata però la voce del possibile inserimento di un terzo incomodo. Il quotidiano spagnolo El Economista riporta che tra i nomi presi in considerazione dal Comitato nomine e remunerazioni di Tim c'è anche Luis Miguel Gilperez, ex presidente di Telefonica Espagna.


Vendite sul Stmicroeletronics, scivolata indietro dell'1,53% sui timori per una debolezza della domanda globale di chip. Dopo le preoccupazioni che si sono scatenate nei giorni scorsi sui fornitori di Apple, che potrebbero dover fare i conti con un rallentamento delle richieste di iPhone, si sono aggiunti gli avvertimenti di Nvidia e Applied Materials. I due colossi statunitensi dei semiconduttori hanno riportato conti trimestrali inferiori alle attese e snocciolato previsioni deboli per il trimestre in corso. Nuovo calo marcato per Prysmian (-2,745) che ancora paga l'onda lunga negativa post numeri trimestrali.