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Petrolio e tecnologia fanno rinascere il listini del Nord Europa

Pubblicato 20 Luglio 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:46
Nell'Europa ricca e industrializzata non è possibile trovare listini più forti di quelli dell'area settentrionale. Il petrolio e l'alta tecnologia si sono trasformati nel carburante che alimenta le principali Borse della regione. Danimarca, Finlandia e Islanda guidano la classifica con un apprezzamento superiore al 20%, seguite dalla Norvegia con il 19,5% e dalla Svezia con il 14,5%.

Nei due anni e mezzo di traiettoria rialzista accumulati dai listini azionari del Vecchio Continente, il miglior titolo dell'indice Euro Stoxx 50 risponde al nome dell'azienda tecnologica transalpina Alcatel. Nel periodo analizzato, il titolo dell'azienda francese ha guadagnato il 130%. La rivalutazione di Alcatel impallidisce se messa a confronto con la performance sperimentata dalla svedese Ericsson che, nello stesso periodo, ha guadagnato il 320%. Ma il caso del primo fabbricante mondiale di reti per la telefonia mobile non è isolato. Le elevate quotazioni del petrolio e la riattivazione del settore tecnologico hanno fornito la spinta giusta alle Borse del Nord Europa, che presentano rendimenti compresi tra il + 14,5% dell'indice OMX di Stoccolma fino al + 24,1% dell'indice ICEX di Rejkiavik. Copenaghen sale del 21,6%, Helsinki del 20,6% e Oslo del 19,5%.

Il rialzo dei titoli del settore tecnologico è stato guidato dall'inversione di tendenza che ha coinvolto aziende pilota come Ericsson e Nokia. Per capire l'importanza dell'impulso fornito da questi titoli, basti pensare che l'apporto del settore tecnologico al prodotto interno lordo di Svezia e Finlandia è superiore a quello medio dei paesi dell'area Euro. Il petrolio è l'altra grande ricchezza dei paesi scandinavi. Le continue impennate delle quotazioni del greggio hanno spinto al rialzo i titoli delle principali società petrolifere dell'area. Norks Hydro e Statoil figurano tra i principali beneficiari del trend.

Un fattore determinante per i listini del Nord Europa risiede nel buon momento vissuto dall'indice statunitense Nasdaq (che ha messo a segno un guadagno del 10% negli ultimi due mesi). I gestori dei fondi specializzati nelle Borse del Nord Europa, alla continua ricerca di titoli di società attive nei settori della tecnologia e delle telecomunicazioni, sono convinti che la ripresa dell'indice dei titoli tecnologici Usa trascinerà al rialzo questi listini. I money manager mostrano molto interesse per le aziende a media e piccola capitalizzazione. Quest'ultima categoria di stocks ingloba una quota rilevante delle corporate che compongono i listini nordeuropei.

L'industria del risparmio gestito non offre ai piccoli investitori un elevato numero di prodotti specializzati nelle Nordic Equities. Fidelity Investments, Nordea e Aviva sono le uniche case di investimento che offrono la possibilità di apportare una diversificazione del portafoglio basata anche sull'acquisto di quote di fondi azionari dedicati ai paesi nordici. A cura di www.fondionline.it