Notizie Notizie Italia Pegaso 2000, l’eccellenza italiana che punta all’internazionalizzazione

Pegaso 2000, l’eccellenza italiana che punta all’internazionalizzazione

12 Luglio 2013 15:57
Due fratelli, un posto sicuro in banca ma la voglia di creare una realtà d’eccellenza, tanto nei rapporti personali che con tutta la catena degli stakeholders. Da queste basi è nata nel 1999 Pegaso 2000,società IT italiana che offre prodotti con una varietà completa di servizi e consulenze per banche, imprese e pubbliche amministrazioni. Un vero esempio di come anche in Italia la tecnologia possa essere un driver di crescita eccezionale.
Ha ormai 14 anni la società perugina fondata da Franco e Gianni Cicogna, rispettivamente Presidente e Vicepresidente, ma la voglia di continuare a crescere ed espandersi non è ancora finita. Dopo aver aperto negli anni le sedi di Roma e Milano, il cuore della società rimane comunque ben saldo a Corciano (PG), ora l’obiettivo è quello di guardare al processo di internazionalizzazione. “Nell’ambito di tale progetto riteniamo che il mercato degli Emirati Arabi e di Dubai in particolare sia promettente per l’alto tasso di sviluppo economico e  perché le nostre competenze tecnologiche e funzionali specifiche, anche in finanza islamica,  si fondono molto bene con i bisogni dell’imprenditoria locale”, dichiara a Borse.it Gianni Cicogna, spiegando di come Pegaso 2000 abbia individuato “nelle nostre competenze funzionali  la chiave per affrontare il mercato del Middle East”. Processo di sviluppo da portare avanti con la stessa logica che ha caratterizzato la società dalla nascita: la centralità della relazione personale e della partnership con le aziende locali. Internazionalizzazione che però guarda anche ad altre latitudini: “Stiamo valutando anche progetti verso paesi anglosassoni e asiatici“, specifica il manager umbro. La voglia di crescere ed espandersi all’estero di Pegaso 2000 non nasce dall’esigenza di cercare mercati alternativi a quello italiano ma piuttosto dalla volontà di allargare la sfida ai Big del settore IT mostrando come anche in Italia esistano delle vere eccellenze pronte a presidiare tutte le nicchie di mercato trascurate dai Big player. L’assioma usato dalla società, informatici nel Dna, creativi nell’anima e concreti nella mente, riassume appieno la visione e l’imprinting dato dai fratelli Cicogna alla società.
 
La società negli anni ha avuto una crescita costante, nonostante le diverse crisi che si sono succedute dal 2000 in poi. Nel 2010, “nostro peggior anno per via delle oggettive difficoltà del periodo”, il gruppo ha visto il giro d’affari salire del 5% a 3,5 milioni di euro. Ancora meglio gli ultimi due esercizi, con il fatturato cresciuto rispettivamente del 22% a 4,3 milioni e del 25% a 5,4 milioni, nuovo record storico per i ricavi. Risultati che si sono tradotti in un costante aumento dei dipendenti, passati nell’ultimo triennio da 59 a 74 unità (+25%). “Per noi le persone sono sempre state il cuore della tecnologia e in questi anni abbiamo sempre cercato di inserire nella nostra strutture le migliori figure professionali che riuscivamo a scovare, anche se al momento non avevamo magari posizioni aperte”, continua Cicogna, evidenziando come la centralità dei propri collaboratori si manifesti “nei costanti investimenti in formazione e aggiornamento professionale che facciamo ogni anno e nei premi produttivi che da sempre riconosciamo a tutti i nostri collaboratori, anche quelli a tempo determinato o ai nostri consulenti con partita Iva”.
Anche in questo caso osservando i numeri dell’ultimo triennio si scopre una realtà difficile da trovare in Italia: gli investimenti in formazione – partecipazioni a convegni – innovazione sono cresciuti nel 2011 del 75% rispetto ai 245 mila euro del 2010 e di un altro 51% a 648 mila euro nel 2012, con la quota percentuale sul fatturato destinata all’aggiornamento salita dal 7% del 2010 al 10% del 2011 fino ad arrivare al 14% nell’esercizio 2012.
 
“Questo ci ha permesso di sovraperformare sempre il nostro settore: quando il mercato stentava noi accusavamo le difficoltà meno dei competitor, quando andava bene siamo sempre stati più reattivi”, dichiara con motivato orgoglio il manager/ imprenditore perugino.
 
Se finora le business unit che hanno trainato i risultati del gruppo sono state quella finance e quella della P.A, con Pegaso 2000 ormai leader di mercato in Italia nella fornitura di strumenti propedeutici all’attività di funding come Abaco Pool, concepito per gestire pool di prestiti e titoli ceduti in garanzia presso Banca d’Italia da parte degli istituti di credito italiani , nel prossimo futuro la società punta molto su G.U.R.U., software dedicato alla gestione delle risorse umane delle aziende, pubbliche e private.
 
“Questo strumento permette di mappare le competenze umane delle aziende, fornendo così una panoramica esaustiva e immediata per supportare lo sviluppo strategico e organizzativo”, evidenzia Cicogna spiegando come “vorremmo rovesciare il concetto che l’ottimizzazione della struttura ricavi/costi sia raggiungibile solo tramite il taglio del personale”. Il manager a sostegno della sua visione porta dei dati: “Ci sono degli studi che dimostrano come in Italia – nel caso della P.A. ad esempio – per ogni punto percentuale di recupero di motivazione dei dipendenti si può avere una crescita del Pil pari a 1,1 miliardi di euro all’anno!”.
 
E lo sbarco in Borsa è tra i prossimi obiettivi? “Al momento io e mio fratello Franco non abbiamo pensato a questa eventualità, tuttavia non è da escludere che possiamo valutare questa evenienza”, risponde a Borse.it al termine della sua intervista Gianni Cicogna, sostenendo che “ogni impresa e ogni imprenditore che oggi vuole avere successo deve assolutamente pensare a creare discontinuità all’interno dell’azienda e il processo di quotazione è uno di questi elementi”.