Parlamento Europeo, al vaglio nuove direttive per agevolare maxicessioni Npl. Banche in rally
Il Parlamento Europeo scalda il settore bancario. Secondo quanto risulta a FinanzaOnline, nelle ultime bozze in circolazione presso Strasburgo si sta discutendo circa nuove direttive di riferimento per l’industria bancaria (la Crr2 e la Crd5) secondo cui sarebbe prevista la sterilizzazione automatica degli effetti contabili in caso di cessioni massicce di crediti deteriorati.
Le banche hanno risposto alla grande, principalmente quelle italiane che al momento mantengono saldamente il comando di Piazza Affari. BPER Banca, Banco BPM e UBI Banca mostrano i maggiori incrementi di prezzo sul parterre della Borsa milanese, con il Banco che questa mattina è finito anche in asta per eccesso di volatilità al rialzo.
Come anticipato ieri da Credit Suisse in un report dedicato al tema, questo provvedimento dovrebbe agevolare le maxicessioni di crediti deteriorati da parte delle banche tricolore. La banca elvetica ha dipinto un quadro abbastanza ottimista sulle prospettive di incremento delle transazioni e del valore degli Npl nel 2018, “dopo un 2017 record per le transazioni, con circa 100 miliardi di euro di cessioni di crediti deteriorati annunciate” che saranno parzialmente eseguite nel 2018.
Non è un caso che questa mattina UniCredit, la banca italiana impegnata più a fondo su questo fronte, abbia palesato la volontà di richiedere la garanzia statale GACS sulla cartolarizzazione delle sofferenze sulla tranche senior in ambito alla fase due del progetto FINO.
Ricordiamo che l’istituto con sede in Piazza Gae Aulenti può contare sul più alto rating assegnato fino ad oggi in Italia nel contesto di operazioni di cartolarizzazione in presenza dello schema di garanzia GACS.
In quanto alla seduta odierna, il rally delle banche ha consentito a Piazza Affari di proseguire l’ultima seduta dell’ottava in maniera positiva e ha spinto l’indice FTSE Mib nei pressi di quota 22.500 punti.
In questo quadro BPER Banca, +6,68% a 4,406 euro, Banco BPM, +6,07% a 2,86 euro, e UBI Banca, +4,13% a 3,98 euro, mantengono saldamente la testa del listino fin dai primi minuti.