Notizie Notizie Italia Padoan risponde all’Europa: misure da 4,5 miliardi per deficit. Evitare quarto anno di recessione

Padoan risponde all’Europa: misure da 4,5 miliardi per deficit. Evitare quarto anno di recessione

27 Ottobre 2014 11:19

Ammonta a 4,5 miliardi di euro il pacchetto di misure aggiuntive con cui il governo italiano si è impegnato ad adottare “per rafforzare lo sforzo fiscale già delineato nella bozza del piano di bilancio” e rispettare così la richiesta Ue di tagliare dello 0,3% del Pil il deficit strutturale nel 2015. E’ quanto scrive il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nella lettera di risposta inviata al commissario europeo per gli Affari economici, Jyrki Katainen.

Più nel dettaglio sono tre le misure in questione: 3,3 miliardi arriveranno dal Fondo per la riduzione del peso fiscale, 500 milioni dalla riduzione delle quota di risorse domestiche allocate per i fondi di cofinanziamento per la coesione europea ed esentati dai tetti del patto di stabilità domestico che si applica alle regioni, 730 milioni invece saranno recuperati da un’estensione del regime di reverse charge al settore al dettaglio. Quest’ultima misura, che punta a ridurre l’evasione fiscale, necessita dell’approvazione delle istituzioni europee.

Padoan nella missiva ha voluto ricordare che l’Italia sta attraversando una delle più severe e lunghe recessione della sua storia. “Il Pil è calato di oltre il 9% rispetto al livello del 2008. L’economia è ora al terzo anno di recessione ed ha un serio rischio di stagnazione (o di un prolungato periodo di inflazione molto bassa) e di deflazione. Un quarto anno di recessione deve essere evitato ad ogni costo. In caso contrario sarebbe estremamente problematico risollevare il Paese da questa situazione economica e sarebbe ancora più duro mantenere la sostenibilità del debito”.

Il responsabile di via XX settembre ha assicurato che il debito si trova su un “su percorso al ribasso” anche “grazie all’ambizioso piano di privatizzazioni pari a una media annua dello 0,7% del Pil”, precisando che “alcuni ritardi, dovuti a condizioni avverse del mercato, saranno riassorbiti nei prossimi mesi”.