Oro: il calo della propensione al rischio spinge le quotazioni verso nuovi record
Nuovi record per l'oro. Il downgrade di Moody's sulla Grecia ed il mancato accordo per l'innalzamento del tetto del debito statunitense stanno spingendo gli operatori verso gli investimenti considerati più sicuri, e l'oro storicamente rappresenta la quintessenza del bene rifugio.
L'agenzia Moody´s ha annunciato di aver tagliato il giudizio su Atene di ben tre gradini a Ca dal precedente Caa1, ad un passo dalla soglia fissata per il default. Sull'altra sponda dell'Atlantico a monopolizzare la questione ci stanno invece pensando le trattative per l'innalzamento del debito. Nonostante l'ottimismo dei contendenti, la scadenza del 2 agosto, ultimo termine prima che la prima economia sia dichiarata insolvente, si avvicina sempre più.
La richiesta di asset rifugio ha così spinto le quotazioni del metallo giallo ai massimi storici in area 1.623 dollari l'oncia. L'oro dall'inizio dell'anno ha guadagnato il 14% e questa mattina il fixing londinese si è attestato a 1618,5 dollari (1.602 dollari venerdì pomeriggio). In questo momento un'oncia d'oro è scambiata a 1.618,8 dollari.
L'agenzia Moody´s ha annunciato di aver tagliato il giudizio su Atene di ben tre gradini a Ca dal precedente Caa1, ad un passo dalla soglia fissata per il default. Sull'altra sponda dell'Atlantico a monopolizzare la questione ci stanno invece pensando le trattative per l'innalzamento del debito. Nonostante l'ottimismo dei contendenti, la scadenza del 2 agosto, ultimo termine prima che la prima economia sia dichiarata insolvente, si avvicina sempre più.
La richiesta di asset rifugio ha così spinto le quotazioni del metallo giallo ai massimi storici in area 1.623 dollari l'oncia. L'oro dall'inizio dell'anno ha guadagnato il 14% e questa mattina il fixing londinese si è attestato a 1618,5 dollari (1.602 dollari venerdì pomeriggio). In questo momento un'oncia d'oro è scambiata a 1.618,8 dollari.