Notizie Lavoro Occupazione: le aziende tornano ad assumere, contatti personali vincenti per chi vuole cambiare mestiere

Occupazione: le aziende tornano ad assumere, contatti personali vincenti per chi vuole cambiare mestiere

26 Luglio 2011 08:04

Le aziende vedono un mondo del lavoro in ripresa, che non ristagna più ed è pronto ad uscire dalla fase di letargo che lo ha colpito durante la recessione. È quanto emerge dal Salary Guide 2011 di Hays, gruppo specializzato in recruiting. Da quanto risulta dalle interviste a più di 2.500 professionisti appartenenti a diverse centinaia di aziende, l’idea è che nel 2011 un’azienda su due sia pronta ad assumere nuovo personale ed investire nelle proprie risorse umane. Le opinioni cambiano invece per quanto riguarda i singoli professionisti, secondo cui il mercato del reclutamento italiano sembra ancora essere colpito da un clima di incertezza economica (65%). Solo una minima parte degli intervistati (5,6%) ritiene questo momento propizio per migliorare la propria posizione professionale.
Professionisti e aziende concordano sui principali problemi del mercato del lavoro italiano: l’eccessiva rigidità della legislazione sul lavoro (42,7% aziende / 26% professionisti), la sfiducia nel mercato del lavoro ( 31,5% aziende / 40,2% professionisti), una pressione fiscale eccessiva, lamentata da 4 aziende su 10 lamentano. Non vanno inoltre dimenticati un uno scarso dinamismo nel mercato (27,7%) e una carenza di professionisti specializzati (26,3%).
Ben il 93% dei professionisti che all’epoca dell’intervista si è dichiarato occupato si dice disponibile ad abbracciare nuove opportunità lavorative. Ma quali sono le motivazioni che spingono un manager alla ricerca di una nuova occupazione? Per il 65,4% la possibilità di crescere professionalmente, per una retribuzione più elevata (50,3%) e una maggiore soddisfazione professionale (49,9%). Inoltre, mentre il 12,8% lascerebbe l’attuale occupazione per esplorare nuovi settori di mercato, il 5,1% è pronto a fuggire realtà aziendali prossime alla chiusura per raggiungere una migliore condizione contrattuale (in particolare a tempo indeterminato).
La via più veloce per trovare un nuovo lavoro è l’affidarsi a contatti personali per il 46,1% degli intervistati, oppure a società di ricerca e selezione (32,1%). Una parte dei professionisti afferma di contattare direttamente le aziende (11,9%), mentre la ricerca di opportunità di lavoro sul web è la soluzione scelta solo dal 9,3% degli italiani intervistati.
Tra i professionisti inoccupati al momento dell’indagine (7,6%), il licenziamento causa crisi risulta essere la principale motivazione di inattività (33,1%), seguita da dimissioni (29,2%) e fallimenti aziendali (31,5%). Dato, quest’ultimo, in forte crescita rispetto al 19,9% del 2009. Il tempo medio impiegato per trovare una nuova occupazione per il 30,3% dei disoccupati risulta essere pari a più di 6 mesi, rispetto ai 6 mesi medi dei professionisti occupati, a riprova che è più facile trovare una nuova occupazione mentre si è occupati piuttosto che quando non lo si è più.