Notizie Notizie Italia Alert Moody’s: tensione con UE alimenta rischi per economia, fuga stranieri dai Btp implicherà più coinvolgimento dei risparmiatori italiani

Alert Moody’s: tensione con UE alimenta rischi per economia, fuga stranieri dai Btp implicherà più coinvolgimento dei risparmiatori italiani

23 Novembre 2018 17:08

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L’escalation di tensione tra Roma e Bruxelles sul progetto di spesa pubblica pone un rischio crescente per l’economia del paese e i suoi rendimenti obbligazionari. Così l’agenzia di rating Moody’s in un report pubblicato oggi, dopo che in settimana la Commissione europea ha avviato i primi passi verso la procedura di infrazione per deficit eccessivo contro l’Italia.

L’agenzia che al momento sul nostro paese ha un giudizio di Baa3 e outlook stabile ha precisato che tale report non costituisce un’azione di rating. “Consideriamo molto probabile che l’Italia sarà messa sotto la procedura di deficit eccessivo e che il governo italiano continuerà a opporsi a ogni cambiamento significativo della manovra”, dice Moody’s che sottolinea come il perdurare dell’incertezza insieme con tassi di interesse relativamente alti “potrebbero deprimere ulteriormente la crescita nell’ultimo trimestre e nel 2019”. Lo scenario che individua Moody’s non è del tutto roseo per il nostro paese. “Anche se non ci aspettiamo una crisi del funding per il governo italiano, notiamo che gli investitori esteri hanno soprattutto venduto gli asset italiani negli ultimi mesi e crediamo che questo trend sia destinato a continuare” dice l’agenzia. Occhi puntati sui risparmiatori italiani che dovranno avere un ruolo importante nel finanziare il governo come ha dichiarato Kathrin Muehlbronner, vicepresidente senior di Moody’s. “Gli investitori retail italiani dovranno probabilmente svolgere un ruolo più importante nel fornire finanziamenti al governo”.

Sinora, tuttavia, le famiglie italiane si sono dimostrate riluttanti a sostenere i piani di aumento del debito del loro governo come dimostra l’emissione del BTpo di questa settimana che si è rivelata un flop, raccogliendo 2,2 miliardi di euro da investitori privati e istituzionali, ben al di sotto della consueta scala da 7 a 8 miliardi di euro che tali obbligazioni raggiungono. Moody’s ha inoltre osservato che l’economia italiana ha “già iniziato a rallentare nel corso dei primi nove mesi dell’anno” e l’agenzia di rating ha dichiarato di “vedere ora un significativo rischio di ribasso” per le prospettive economiche. Una crescita più lenta alimenterebbe la sostenibilità del debito italiano, ha concluso Moody’s.