News Notizie Italia Milano: chiusura di ottava in moderato rialzo per Piazza Affari -1-

Milano: chiusura di ottava in moderato rialzo per Piazza Affari -1-

Pubblicato 14 Giugno 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:28
La Borsa di Milano ha chiuso in moderato rialzo l'ultima seduta di una settimana segnata dall'estrema volatilità della piazza finanziaria giapponese, complice il rafforzamento dello yen sul valutario. Questa mattina il Nikkei è rimbalzato con un più 2% in scia alla pubblicazione dei verbali della Bank of Japan. Secondo l'istituto guidato da Kuroda, l'economia nipponica ha iniziato a muoversi in una direzione positiva, anche se rimangono rischi e incertezze. In Europa l'inflazione è rimasta stabile all'1,4% in maggio, in linea con le attese degli analisti. Nel pomeriggio invece i dati Usa hanno deluso gli esperti: a maggio la produzione industriale ha registrato una variazione nulla rispetto al +0,2% del consensus, mentre la lettura preliminare di giugno della fiducia dei consumatori calcolata dall'Università del Michigan si è attestata a 82,7 punti, peggio degli 84,5 punti attesi dagli analisti. E così a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,23% a 16152,91 punti.

Contrastato il comparto bancario: Popolare di Milano ha guadagnato il 4,68% a 0,4075 euro e Intesa SanPaolo lo 0,91% a 1,336 euro. Monte dei Paschi (-1,04% a 0,2086 euro) sotto i riflettori dopo che il Cda ha convocato per il 18 luglio l'assemblea dei soci che dovranno decidere se eliminare il tetto del 4% per il possesso azionario ai soci diversi dalla Fondazione. Una partita che ha favorito la speculazione sul titolo, visto che l'eliminazione del tetto del 4% potrebbe aprire la strada all'ingresso di nuovi soci in vista dell'aumento di capitale da 1 miliardo di euro che Rocca Salimbeni dovrebbe lanciare il prossimo anno.

L'interesse per il Monte è alimentato anche da un altro appuntamento chiave che aspetta i vertici della banca: entro lunedì 17 giugno dovrà infatti essere consegnato alla Commissione Europea il piano per giustificare il prestito pubblico, sotto forma di Monti Bond, da 4 miliardi di euro.