News Mellon Capital, meno crescita negli Usa ma l’azionario rimane interessante

Mellon Capital, meno crescita negli Usa ma l’azionario rimane interessante

Pubblicato 24 Luglio 2012 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:32
Secondo Mellon capital management, società di gestione del gruppo BNY Mellon, il bilancio di crescita 2012 degli Stati Uniti sarà inferiore rispetto a quanto previsto nei trimestri precedenti. Nonostante ciò le aziende americane sono in salute e il mercato azionario in generale presenta valutazioni e opportunità interessanti.

I timori espressi da Bernanke nelle ultime audizioni alle Commissioni finanziarie di Camera e Senato si stanno lentamente materializzando. La nuova accelerazione della crisi del debito in Europa potrebbe far deragliare la già debole crescita statunitense. Le ultime previsioni per il 2012 elaborate dalla società di gestione di BNY Mellon indicano un Pil 2012 al 2,4% contro il 2,9% del maggio scorso. "I nostri strumenti di valutazione globale dei principali indicatori economici registrano una flessione che riflette una certa debolezza osservata nella maggior parte dei Paesi sviluppati" spiega Gabriela Parcella, amministratore delegato di Mellon Capital. Anche il contesto di crescita globale rimane lento.

Pur in un simile scenario l'asset class azionaria rimane la preferita. "Le valutazioni sono attraenti in particolare alla luce delle previsioni di crescita degli utili in mercati importanti come gli Stati Uniti o la Germania". Una posizione che non dimentica di guardare con prudenza e attenzione agli sviluppi della crisi europea. Non è un caso che a livello valutario gli esperti di Mellon Capital non vedano di buon occhio euro e sterlina. "Al contrario molti titoli obbligazionari presentano valutazioni relativamente onerose e poco remunerative, anche nell'ipotesi di una moderata inflazione in futuro" aggiunge Vassili Dagioglu, managing director di Mellon Capital.

I settori preferiti sono energia, industria e informatica per quanto riguarda gli Stati Uniti. Meno attraenti i beni di prima necessità e le utility.