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Margini sotto pressione per Stmicroelectronics

24 Gennaio 2007 08:58

Stmicroelectronics segue la parabola già disegnata dai conti trimestrali di altri produttori di microchip, su tutti il numero uno di settore Intel. Anche per il gruppo franco-italiano il quarto trimestre si è chiuso con indicatori di redditività al di sotto delle attese di mercato. Il Mol (margine operativo lordo) si è infatti attestato al 36,3% delle vendite, contro aspettative che andavano dal 36 al 38%. E allo stesso modo poco confortanti sono apparse le previsioni di Stm anche per il trimestre in corso, in cui il margine dovrebbe scendere ancora fino a posizionarsi tra il 34 e il 36%.
Si spiega così l’iniziale reazione del mercato ai conti presentati dalla società nella serata di ieri a mercati chiusi. Il titolo Stm segna in avvio di giornata un ribasso di circa 2 punti percentuali.
Sono passati quindi in secondo piano agli occhi degli operatori i pur buoni dati sugli utili, ammontati nel trimestre a 276 milioni di dollari, pari a 30 centesimi per azione, risultati superiori sia ai 20 centesimi per azione dello stesso periodo dello scorso anno che ai 22 centesimi previsti dal consensus. I conti degli ultimi tre mesi hanno contribuito anche a portare al di sopra dei 75 centesimi attesi l’eps dell’intero 2006, attestatosi a 83 centesimi.
Sul fronte dei ricavi si è assistito a una diminuzione trimestrale dell’1,2% rispetto a 12 mesi fa, con entrate complessive pari a 2,48 miliardi di dollari. Per il periodo gli analisti si attendevano un andamento dei ricavi compreso tra un -1% e un +5%. Anche con riferimento al giro d’affari le previsioni fornite da Stm non sono delle più rosee: il fatturato è atteso in declino tra il 3 e l’11% nei primi tre mesi del 2007.
L’a.d. Carlo Bozotti, a margine della presentazione dei risultati, ha detto che Stm è riuscita comunque a cogliere gli obiettivi primari che si era posta per il 2006, ricordando che il gruppo ha guadagnato quote di mercato, migliorando anche la performance finanziaria in termini di ritorno sul capitale investito e di cash flow.
Ora l’attenzione si sposta sulla presentazione che la società terrà oggi a Parigi, dalla quale alcuni analisti si attendono novità circa un eventuale deconsolidamento della divisione memorie, recentemente al centro di indiscrezioni relative a una sua fusione con la corrispondente divisione di Intel.
Intanto nella notte ha presentato i propri conti il numero due mondiale dei chip, Advanced Micro Devices. Anche i risultati di Amd sono stati condizionati da un restringimento dei margini dovuto alla guerra sui prezzi in atto con la rivale Intel. Sul trimestre di Amd hanno inoltre inciso gli oneri legati all’acquisizione di Ati Technologies, perfezionata nel periodo. Gli ultimi tre mesi dell’anno di Amd si sono così chiusi con una perdita netta di 574 milioni di dollari (utile di 96 milioni un anno fa) e vendite del valore complessivo di 1,77 miliardi, con una crescita delle consegne di microprocessori del 26%. Il margine lordo è sceso drammaticamente dal 57 al 40%.