News Lusso: vale ancora la pena acquistare?

Lusso: vale ancora la pena acquistare?

Pubblicato 9 Luglio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:19
Salgono verso nuovi massimi storici i titoli italiani del lusso dopo l'ennesima acquisizione da parte di Lvmh a spese di un altro storico marchio del tessile italiano. Dopo l'operazione che ha portato la pasticceria Cova in mani ai francesi, questa mattina Lvmh ha reso noto di aver acquisito l'80% di Loro Piana per un controvalore di 2 miliardi di euro.

Le notizie di M&A stanno spingendo i titoli del lusso italiano verso i nuovi massimi storici a dimostrazione di come l'appeal sul Made in Italy rimanga forte nonostante la crisi. In particolare, Ferragamo, Tod's e Brunello Cucinelli si sono spinti questa mattina verso livelli mai raggiunti in passato. Più indietro Luxottica che scambia intorno ai 41 euro, poco sotto i top di maggio (a 43 euro).

A inizio anno il nostro giudizio sul comparto era buy sulla scia del rafforzamento della domanda globale proveniente da Paesi strategici (come la Cina, gli Usa e altri Paesi emergenti ad alta crescita del Sud America e del sud est asiatico) e del rally che si stava prospettando sul mercato azionario.

In questo momento, la diffusione dei timori di rallentamento marcato in Cina e il deprezzamento di alcune valute chiave come quella il real brasiliano e la rupia indiana, ci spingono a essere più cauti sul comparto.

Malgrado le prospettive di ripresa nell'eurozona previste per la fine del 2013, rivediamo a hold il giudizio sul settore del lusso per la seconda parte dell'anno.

D'altronde la performance messa a segno da inizio anno a ora è di tutto rispetto. Ferragamo +52%, Brunello Cucinelli +51%, Luxottica +32% e Tod's +22%.

I driver del mercato nei prossimi mesi saranno principalmente due. In primo luogo, la debolezza dell'euro, soprattutto rispetto al dollaro statunitense, dovrebbe aiutare a mantenere intatti i flussi commerciali verso gli Usa. In secondo luogo, ci aspettiamo che la crisi possa creare ulteriori opportunità di M&A che vanno ad alimentare la speculazione di borsa.

Dal punto di vista meramente tecnico, i recenti massimi storici ci spingono a collocare le resistenze su soglie psicologiche importanti. Possibili fasi di correzione sono del tutto lecite viste le performance. In via del tutto generale il pull back potrebbe essere dell'ordine del 5-8% in scia anche alle possibili correzioni del mercato azionario.

VINCENZO LONGO
Market Strategist IG