News Notizie Italia Lunedì da dimenticare per piazza Affari, salve Luxottica ed Eni

Lunedì da dimenticare per piazza Affari, salve Luxottica ed Eni

Pubblicato 27 Settembre 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:34
Lunedì sotto il fuoco delle vendite alla Borsa di Milano. Il risveglio per il listino è stato amaro. I timori di un incremento della domanda del petrolio in vista dell'inverno hanno fatto capolino sull'S&P/Mib. Ed è andato in onda un copione ben noto. Gli indici hanno chiuso in territorio negativo. Il Mibtel ha ceduto lo 0,36% a quota 21.030 punti, mentre il Mib30 ha perso lo 0,35% a quota 27.977. Del nuovo guizzo dell'oro nero ha approfittato Eni. Il titolo del Cane a sei zampe ha infatti tagliato il traguardo in corsa, viaggiando sui massimi storici a quota 18,34 euro in rialzo dell'1,03%. Decisamente sopra le righe la prova di Luxottica(+1,47% a quota 14,54 euro), merito anche dell'Antitrust americano che ha dato il via libera all'acquisizione della statunitense Cole venerdì sera a mercati chiusi e il titolo fa festa sul listino. Hanno acciuffato il segno più anche Tim(+0,23% a 4,30 euro) ed Enel(+0,16% a quota 6,48 euro). Per tutti gli altri titoli segno meno. Seduta da dimenticare per Fiat (-2,74% a quota 5,83 euro). Il mercato, nonostante fosse preparato al no di Gm, non ha ancora assorbito il colpo. Fiat dovrà far fronte all'aumento di capitale pari a 2,5 milioni di euro, secondo indiscrezioni di stampa. Tutto da sola e qui viene la magagna. Il gruzzolo è più pesante di quanto si pensasse. Schiaffo anche a ST (-2,28% a quota 14,13 euro), colpa di Infineon. La società tedesca ha fatto di attendersi un mercato dei chip piatto alla fine di quest'anno e nel primo trimestre del 2005. Quanto basta per dare il là agli ordini di vendita.