Notizie Notizie Italia Le Borse europee recuperano terreno, arrivano nuove rassicurazioni da Irlanda e Ue

Le Borse europee recuperano terreno, arrivano nuove rassicurazioni da Irlanda e Ue

12 Novembre 2010 11:12

Dopo un apertura in netto ribasso i listini del Vecchio Continente rimontano e annullano buona parte delle perdite. A Piazza Affari l’Ftse Mib segna in questo momento un timido +0,12%. In ordine sparso le altre Borse europee con Francoforte che segna un calo dello 0,25%, Madrid sale invece dello 0,6%, mentre Parigi si conferma la più pesante con -1,20%. “Solo panico momentaneo”, dice un sales da Londra. “Ci siamo svegliati con il tonfo di Shangai, la paura resta sempre alta ma i futures americani stanno leggermente girando e questo aiuta a ritrovare lucidità”, segnala un altro operatore.

 

I timori sul debito continuano a restare al centro delle preoccupazioni dei mercati, ma da Dublino arrivano solo rassicurazioni. Dall’Irlanda il portavoce del ministro delle Finanze, Brian Lenihan, ha appena smentito le voci di mercato che ventilavano che fosse pronto un pacchetto di salvataggio. Secondo l’ultimo tam tam di Borsa i leader europei continueranno a confrontarsi per mettere a punto un piano di salvataggio da oltre 80 miliardi di euro per Dublino prima possibile entro la prossima settimana. Una decisione finale in questo senso dovrebbe essere presa il prossimo giovedì, 16 novembre, in concomitanza con la riunione dell’Eurogruppo.

 

Le notizie si rincorrono in una girandola questa mattina. Adesso anche la Commissione europea ha ribadito per l’ennesima volta oggi di non aver ricevuto alcuna richiesta di intervento del Fondo anticrisi dalle autorità irlandesi. Non si stupiscono del cambio di sentiment gli strategist di Morgan Stanley, secondo cui le tensioni dei mercati non conduranno a una nuova fase di incertezza. “Abbiamo sbandierato il rischio di una correzione di mercato nelle ultime settimane e adesso sembra essere arrivato. Il nostro consiglio è semplice: che non avremmo dovuto prendere posizione dal momento che pensiamo questa fase sarà relativamente breve e non troppo drammatica”, si legge in una short note.

 

“Il rischio – avvertono – potrebbe piuttosto essere quello che le preoccupazioni dell’euro-zona creino un’ondata di incertezza più grande di quanto noi ci aspettiamo”. L’ondata di sfiducia si era allargata a macchia d’olio: aveva finito per travolgere anche l’euro. La moneta unica stamattina aveva accentuato la sua debolezza nei confronti del dollaro, scendendo anche sotto la soglia di 1,36. Ma adesso le rassicurazioni danno la carica anche alla divisa comune europea che sale e supera quota 1,37 dollari.  

 

Eppure sui mercati c’è chi ritiene che la crisi non avrà un’evoluzione positiva e che si avrà un effetto domino sui Piigs. Una tesi che potrebbe avere un fondo di verità: le tensioni sui mercati obbligazionari da Lisbona e Atene sembrano essersi spostate a Roma e Madrid. Vola al nuovo record il premio di rendimento dei titoli di Stato italiani. Lo spread, il differenziale di rendimento dei titoli di Stato a dieci anni dell’Italia rispetto al corrispondente bund tedesco, ha raggiunto i 186 punti, in base ai dati rilevati da Bloomberg, per poi tornare sui 180 punti.
 
Il mercato domestico, osservano nelle sale operative, paga comunque con tutta probabilità una situazione contingente sfavorevole: l’arrivo sul mercato di nuova carta. Il ministero del Tesoro oggi è infatti impegnato a chiudere un’asta di collocamento per effetti del valore complessivo di 8,25 miliardi di euro.Lo spread dei bond della Spagna viaggia a ridosso dei massimi, oltre i 220 punti, mentre quello dell’Irlanda si restringe tornando sotto i 600 punti (a 573) così come il premio di rendimento del Portogallo che si é ridotto a 430 punti.